PISAPIA, ECCO LA SQUADRA: Esclusi Idv, Radicali e Rifondazione

 

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sabato 11 giugno 2011

PISAPIA, ECCO LA SQUADRA: “SE SBAGLIO PAGO IO” 
Tabacci al Bilancio, Boeri all’Expo Esclusi Idv, Radicali e 
Rifondazione
 
di Antonella Mascali 

Il manuale Cencelli questa volta è rimasto chiuso. 
La giunta milanese presentata ieri dal neo sindaco di centro-sinistra, Giuliano Pisapia, è un mix di rappresentanti della società civile, tecnici ed esponenti di partiti. 
Nessuno ha il profilo del pericoloso “estremista e sovversivo”. 
Dodici gli assessori, di cui metà donne, compresa la vice sindaco, Maria Grazia Guida, direttrice alla Casa della carità del prete dei poveri, don Virginio Colmegna. 
Pisapia l’ha voluta fortemente, anche se il Pd avrebbe preferito l’architetto Stefano Boeri, capolista dei democratici con un boom di preferenze (oltre 13 mila). All’ex candidato delle primarie, sconfitto, invece, vanno le deleghe alla Cultura, all’Expo (con quali poteri?) Moda e Design. 
ESCLUSI dalle poltrone, Italia dei valori, Radicali e Rifondazione comunista, anche se da quella lista arriva Basilio Rizzo, “lanciato” dal sindaco come presidente del Consiglio comunale. Una vita, la sua, spesa a palazzo Marino, da protagonista delle battaglie anti corruzione, da Tangentopoli in avanti. Al posto di Rizzo il Pd proponeva la consigliera Carmela Rozza. 
L’onda lunga dell’entusiasmo per “il vento che cambia”, si fa sentire anche ieri pomeriggio. Appena Pisapia mette piede nella sala Alessi del municipio, scatta l’applauso dei tanti volontari protagonisti della campagna elettorale. 
E quando un giornalista del Tg1 chiede al sindaco cosa ne pensa della mancata estradizione dal Brasile dell’ex terrorista Cesare Battisti, il pubblico lo fischia. 
Pisapia glissa: “Mi sono occupato di giustizia per molto tempo, ora mi occupo di Milano”
La conferenza stampa ha inizio con due smentite ai giornali: “Non sono mai stato in riunione con i partiti fino alle 6 di mattina perché non abbiamo mai avuto problemi, non ho mai battuto i pugni sul tavolo perché non c’è mai stato bisogno”
È la premessa per rimarcare la solidità della coalizione: “Siamo uniti, guardiamo agli interessi della città”
Poi Pisapia entra nel merito delle nomine e rivendica con forza la sua autonomia: “Ho ascoltato tutti, ma alla fine ho preso da solo le decisioni. Mi assumo ogni responsabilità, se avrò sbagliato sarà solo colpa mia”
Ed eccoli alcuni degli assessori: 
Bruno Tabacci
, economista e parlamentare dell’Api di Rutelli, è l’assessore al Bilancio. Ha già cominciato a studiare i conti del Comune, che non sono floridi come ha voluto far credere Letizia Moratti. 
Daniela Benelli, di Sel, si occuperà, tra l’altro, di Area metropolitana. 
Diversi i tecnici: Ada Lucia De Cesaris, avvocato ed esperta di diritto ambientale, è l’assessore all’Urbanistica. 
Lucia Castellano, stimata direttrice del carcere di Bollate, è l’assessore alla Casa e 
 Lavori pubblici. 
Chiara Bisconti, assessore al Benessere, è una manager della San Pellegrino. 
Marco Granelli, protagonista del mondo del volontariato, ha diverse deleghe tra le quali Sicurezza e coesione sociale, Volontariato. 
Cristina Tajani, 32 anni, segretaria della Flc-Cgil di Milano, è assessore alle Politiche per il lavoro. 
È DEL PDPierfrancesco Maran, il più giovane assessore, 31 anni, con delega alla Mobilità e Ambiente. L’ex capogruppo dei democratici in Comune, 
Pierfrancesco Majorino, è l’assessore alle Politiche sociali e per la salute. 
Istituita anche l’Autorità per le Garanzie civiche (partecipazione e trasparenza) presieduta dal costituzionalista Valerio Onida (ex candidato alle primarie ) che sarà affiancato dall’avvocato Umberto Ambrosoli
Piero Bassetti, l’ex presidente della Camera di commercio di Milano, che ha fatto campagna tra la borghesia milanese, presiede la “Consulta per l’internazionalizzazione del Sistema Milano”. 
Mercoledì prossimo Pisapia volerà a Parigi insieme al governatore Roberto Formigoni in vista dell’Expo 2015. Con loro ci sarà anche il commissario straordinario Letizia Moratti. Ma come conciliare il piano (Comune-Regione) di edificare almeno 600 mila metri quadri (su un milione) in aree ancora agricole, con il progetto di Boeri di creare un orto planetario? 
 “Non c’è ancora niente di definito”, si è limitato a rispondere il sindaco, “vedremo più avanti”. L’architetto-assessore, che l’ha spuntata sulla delega all’Expo, resta in silenzio.

PISAPIA, ECCO LA SQUADRA: Esclusi Idv, Radicali e Rifondazioneultima modifica: 2011-06-27T01:17:00+02:00da iskra2010
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