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Nota di Alice
16 ottobre 2011
Michele Pisacane, 52 anni, da Agerola (penisola sorrentina), è un ex democristiano, poi passato nell’Udeur con Mastella, poi nell’Udc con Casini, finché nel 2010 non litiga con il grande Ciriaco De Mita e si mette sul mercato. Tratta con il Pd, entra nel gruppo misto, infine fonda il Pid e appoggia Berlusconi. Va dicendo nei comizi: “Sono laureato in psichiatria. Faccio il [sic!] psichiatra sociale”.
Queste notizie si possono leggere in coda a un articolo di Fabrizio Roncoroni apparso sul “Corriere della sera” del 15 ottobre 2011. Il giorno seguente sullo stesso giornale Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella danno notizie sulla moglie di Michele Pisacane. La signora Pisacane, da nubile Annalisa Vessella, è consigliere regionale della Campania e, contemporaneamente, è amministratrice delegata dell’Istituto per lo Sviluppo Agroalimentare [ISA], destinato a distribuire prestiti a tassi agevolati alle imprese agricole. La signora Annalisa Vessella e il signor Michele Pisacane mettono insieme 30 mila euro netti al mese: tanto costa alla comunità il loro “servizio”.
Lascio ogni possibile commento ai lettori. Per conto mio, nella ragionevole ipotesi che i coniugi Pisacane siano cattolici credenti e praticanti, sono curioso solo di sapere, per ogni possibile buon uso, le seguenti informazioni: 1) chi ha battezzato, chi ha cresimato, chi ha unito in matrimonio, chi confessa e quali Santi proteggono gli industriosi coniugi; 2) a fronte dei 30 mila euro netti mensili e a fronte di una disoccupazione diffusa e di un precariato che investe intere generazioni, che cosa è un furto, e che cosa non lo è, per Santa Romana Chiesa; 3) il caso dei Pisacane è un paradigma dell’impegno politico del mondo cattolico che è sulla via del tramonto o, invece, di quello che è sulla via dell’alba, visto che il mondo cattolico si sta organizzando per rifare politica; 4) che cosa dicono i confessori a chi, credenti nello stesso Dio padre onnipotente, cerca e non trova lavoro; 5) chi è stato relatore e chi correlatore della tesi di laurea del signor Pisacane.