Caro Bucci, sono sicuro… Giulio Cesare non si è suicidato e i complotti, come il terrorismo, sono inscindibili dai “signori” del capitale Alcune considerazioni sulla parte finale dell’articolo di Tonino Bucci uscito su Liberazione domenica 20 novembre

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Caro Bucci, sono sicuro… Giulio Cesare non si è suicidato 
e i complotti, come il terrorismo, sono inscindibili dai “signori” del capitale

Alcune considerazioni sulla parte finale dell’articolo di Tonino Bucci uscito su Liberazione domenica 20 novembre dove afferma: L’anticapitalismo della destra dei nostri giorni, però, viene utilizzato come critica alla mondializzazione (sulla scia delle teorie di Alain de Benoist), ritenuta causa di un totalitarismo omologante su tutte le nazioni, col risultato di distruggere le specificità etniche dei popoli. Più che il capitalismo, la critica all’economia finanziaria internazionale insegue una personificazione, un’incarnazione del male, da potersi identificare con un nemico a portata di tutti e al quale addossare la responsabilità della crisi. Non occorre scomodare le analogie con la Repubblica di Weimar, ma il rischio che la ricerca del colpevole si sposti dalla finanzia usuraia al complotto della massoneria e della lobby mondiale ebraica è sempre dietro l’angolo”.



E’ possibile caro Bucci separare il capitalismo dalle persone che lo governano, i capitalisti?


E’ possibile separare i capitalisti come classe dal suo vero ed unico partito, la massoneria?


Se la massoneria non complotta contro i proletari qual è la sua funzione? Non lo spieghi come mai? Nonostante sia sotto gli occhi di tutti l’avanzare sistematico del programma-complotto della P2, che nessuna forza politica osa arrestare o mettere in discussione. Mi sembra, anzi, che tutti dal capo dello Stato in giù, siano tutti al lavoro per realizzarlo.


Dell’ebraismo sociale cosa sai? Non lo dici, non argomenti, non dimostri. Soprattutto taci sul ruolo che svolgono le religioni monoteiste oggi? 
Si può separare il sistema capitalistico dalle religioni? E perché religioni, massoneria e capitalismo si sono alleate attorno al governo Monti? 

Alain de Benoist fa parte di quel terzetto di intellettuali di matrice reazionaria riunitisi attorno alla teoria della decrescita, come Edward Goldsmith  e Serge Latouche. Vedi Goldsmith o Golfinger in : http://iskra.myblog.it/archive/2011/02/16/exor-nuova-organizzazione.html 
oppure in: http://www.biblio.liuc.it/scripts/essper/ricerca.asp?tipo=anno&codice=321/2007 <http://www.biblio.liuc.it/scripts/essper/ricerca.asp?tipo=anno&amp;codice=321/2007> 


Ma molti a sinistra hanno abbracciato loro analisi e terminologie come: moltitudini, biopolitica, glocale, ecc.


Concetti ben noti a chi ha studiato la rivoluzione conservatrice tedesca. 



Partiamo col definire cos’è la massoneria
…Possiamo quindi dire, senza incorrere in errore, che la nascita della massoneria moderna, con il segreto nucleo di utopismo che continua ad animarla, è strettamente connesso allo sviluppo e all’affermarsi del sistema capitalistico. La massoneria è la fucina in cui si elaborano, grazie ai suoi preti scienziati, tutti i progetti economici, politici ed ideologico-culturali, necessari alla conquista del potere e al suo mantenimento, da parte della borghesia, una classe minoritaria e fortemente elitaria.


La massoneria, grazie al segreto iniziatico e alla coercizione del giuramento riesce ad ottenere dai propri affiliati una forte disciplina interna utilissima nell’infiltrazione dei partiti, degli apparati statali, delle associazioni professionali e culturali, arrivando sino agli Ordini religiosi.


La forza della massoneria, come partito della borghesia che opera costantemente in clandestinità, lontana dalla vista dei “profani”, sta nella pratica di un linguaggio segreto, fatto di simboli e “toccamenti”. Attraverso la sua simbologia la massoneria riesce a parlare al di sopra di tutte le contingenze storiche con un linguaggio unico ed universale, che presenta anche le caratteristiche dell’immutabilità. Infatti, una volta formulato il pensiero di base in simboli, esso viene trasmesso senza modifiche sostanziali. Questo linguaggio simbolico consente agli affiliati di poter entrare in un tempio in qualunque parte del mondo e partecipare ai lavori di loggia, anche se officiati da uomini appartenenti a culture diverse. 


Il simbolismo è usato dalla massoneria abbondantemente all’interno del sistema mediatico per favorire la veicolazione ai “fratelli” dei progetti politici ed economici che i vertici dell’organizzazione hanno deciso di sostenere…”. (La massoneria il vero e unico partito della borghesia edito da http://iskra.myblog.it/archive/2011/10/01/la-massoneria-il-vero-e-unico-partito-della-borghesia.html



Vediamo come hanno analizzato e combattuto la massoneria e il suo agire politico, l’associazionismo segreto, i comunisti. Marx nella seduta del 22 settembre 1871 della conferenza di Londra dell’Associazione internazionale dei lavoratori, afferma: Nei Paesi in cui la regolare organizzazione dell’Associazione internazionale è resa temporaneamente impossibile a causa dell’interferenza del governo, l’Associazione e i suoi gruppi locali possono essere ricostituiti sotto qualsiasi altro nome, ma le società segrete nel senso proprio della parola sono formalmente proibite”. Marx poi prosegue nel ragionamento: “…questo tipo di organizzazione è in contraddizione con lo sviluppo del movimento proletario, dato che queste associazioni (segrete), invece di educare i lavoratori, li assoggettano a leggi autoritarie e mistiche che ostacolano la loro autonomia e indirizzano la loro coscienza in una direzione sbagliata. Le società segrete violerebbero il carattere dell’Associazione internazionale dei lavoratori; di esse possono servirsi i carbonari; esse non servono gli interessi del movimento proletario.

L’intervento di Marx era indirizzato ai massoni Mazzini, Bakunin e al suo socio Neciaev per i loro metodi settari e terroristico-cospirativi.


Con altrettanta determinazione i bolscevichi lottarono e imposero ad una sessione del IV Congresso dell’Internazionale comunista del 1922 quanto segue: È assolutamente necessario che gli organi direttivi del partito rompano tutti i ponti che portano alla borghesia e quindi effettuino una netta rottura con la massoneria. L’abisso, che separa il proletariato dalla borghesia, deve venir portato a conoscenza del Partito comunista. Una parte degli elementi  guida del partito (il riferimento è alla situazione francese) ha voluto provare a gettare oltre questo abisso dei ponti mascherati ed a servirsi delle logge massoniche. La massoneria è la più disonesta ed infame truffa per il proletariato da parte di una borghesia indirizzata verso posizioni radicali. Noi ci vediamo costretti a combatterla fino ai limiti estremi.


Passiamo ora alla questione ebraica.


L’ebraismo come struttura religiosa organizzata che funzione sociale e ideologica svolge? E a favore di chi?


Mi sembra che Karl Marx, profondo conoscitore del ruolo sociale dell’ebraismo l’abbia chiarito una volta per tutte ne La questione ebraica. Chissà perché i contenuti politici di questo libro non sono mai utilizzati per impostare correttamente la critica al mondo ebraico organizzato e “…rompere la formulazione teologica della questione. La questione della capacità dell’ebreo ad emanciparsi si trasforma per noi nella questione di quale particolare elemento sociale sia da superare per sopprimere il giudaismo. Infatti la capacità ad emanciparsi dell’ebreo d’oggi è il rapporto del giudaismo verso l’emancipazione del mondo d’oggi. Tale rapporto risulta necessariamente dalla posizione particolare del giudaismo nell’asservito mondo odierno.


Consideriamo l’ebreo reale mondano, non l’ebreo del Sabbath, come fa Bauer, ma l’ebreo di tutti i giorni.


Cerchiamo il segreto dell’ebreo non nella sua religione, bensì cerchiamo il segreto della religione nell’ebreo reale.


Qual è il fondamento mondano del giudaismo? Il bisogno pratico, l’egoismo.


Qual è il culto mondano dell’ebreo? Il traffico. Qual è il suo Dio mondano? Il denaro.


Ebbene. L’emancipazione dal traffico e dal denaro, dunque dal giudaismo pratico, reale, sarebbe l’autoemancipazione del nostro tempo.


Un’organizzazione della società che eliminasse i presupposti del traffico, dunque la possibilità del traffico, renderebbe impossibile l’ebreo.  La sua coscienza religiosa si dissolverebbe come un vapore inconsistente nella vitale atmosfera reale della società. D’altro lato: se l’ebreo riconosce come non valida questa sua essenza pratica e lavora per la sua eliminazione, egli si svincola dal suo sviluppo passato verso l’emancipazione umana senz’altro, e si volge contro la più alta espressione pratica dell’autoestraneazione umana”. Karl Marx – La questione ebraica,  pag.  81 – Editori Riuniti, gennaio 1974.


Marx afferma ne Il Capitale, III 33: “Il sistema creditizio che ha come centro le pretese banche nazionali e i potenti prestatori di denaro, e gli usurai che pullulano attorno a essi, rappresenta un accentramento enorme e assicura a questa classe di parassiti una forza favolosa, tale non solo da decimare periodicamente i capitalisti industriali, ma anche da intervenire nel modo più pericoloso nella produzione effettiva – e questa banda non sa nulla della produzione e non ha nulla a che fare con essa. Questi rispettabili banditi – ai quali si uniscono i finanzieri e gli speculatori di borsa – sfruttano la produzione nazionale e internazionale”.


Che l’ebraismo organizzato socialmente abbia favorito, in quanto parte della borghesia il sistema capitalistico è nei fatti della storia, in seguito essendo parte del capitalismo, come il fascismo, il nazismo, la chiesa cattolica, quella protestante, ecc. si è attivato  in funzione anticomunista e antiassimilazionista. E’ arcinoto che la maggior parte degli ebrei europei era su posizioni comuniste, socialiste, progressiste e praticavano poco o per nulla la sinagoga, ma molto le sezioni di partito. Questa era la loro colpa agli occhi di tutti reazionari anche quelli ebraici come i sionisti. La loro emancipazione dalla religione rompeva quella autoestraneazione di cui parlava Marx e impediva l’eterodirezione di quel popolo in funzione degli interessi del capitale.


E l’eterodirezione del popolo ebraico da parte dei capitalisti, con la nascita di Israele, è sotto gli occhi di tutti. 
Israele svolge la stessa funzione dell’Arabia Saudita nei confronti dei musulmani. Tutte e due quelle realtà sono parte del grande capitale. Come il Vaticano del resto per i cattolici.


I nazisti, essendo gli agenti più coerenti del capitale, volevano soprattutto eliminare i comunisti, questo spiega anche il feroce accanimento contro i russi nella seconda guerra mondiale, 21 milioni di morti, è lì a dimostrarlo. Sacrificio oggi quasi del tutto dimenticato. I nazisti la politica di sterminio la facevano per conto dei vertici della masso-borghesia, che aveva superato certe divisioni religiose a favore dell’unità e degli interessi generali della classe. 


Il capitale non si serve delle religioni per alimentare divisioni tra i proletari? Lo scontro delle civiltà e la nuova costruzione dell’ordine mondiale, del trilateralista Samuel P. Huntington,  non è un piano-complotto contro l’umanità mascherato da saggio?


Tacere sui solidissimi rapporti esistenti tra il partito occulto dei capitalisti, la massoneria e i gerarchi del fascismo e del nazismo non fa che favorire la politica dei reazionari di ogni specie compreso il sionismo che ne è parte integrante.


Forse è a causa di tanta ignoranza che il nostro Partito ha fatto poco o nulla nei confronti della P2 e nonostante avesse a disposizione sull’argomento Marx-Engels, Lenin, Gramsci e l’articolo 18 della Costituzione contro le società segrete, voluto congiuntamente dai comunisti e dossettiani.


Il ruolo della destra è quello di spostare quelle problematiche di classe e sociali a quelle razziali e individuali. 


Ma il problema di come è strutturata e funziona la dittatura della borghesia descritta da Marx va analizzata compiutamente e spiegata politicamente,  altrimenti si fa per l’ennesima volta il gioco della destra, che solleva demagogicamente un problema vero, dando nel contempo una soluzione orrendamente sbagliata.


Questa nostra assenza politica, non è frutto del caso, ma è causata  dall’azione svolta dalla massoneria e da una sua loggia in particolare, la P2, che nel nostro paese ha favorito con un golpe, la sparizione del suo nemico giurato il Pci prima, e poi ha lavorato per la nascita dei governi Berlusconi-Lega. Oggi quello di Monti. 


Quest’ultimo governo è potuto nascere grazie all’impegno che tutti hanno profuso nel lasciar lavorare Berlusconi che aveva come compito quello di accrescere il debito pubblico e la sua conseguente drammatizzazione mediatica per permettere al peggiorista Napolitano di trovare l’uomo della Trilateral-provvidenza, Mario Monti, appunto.


Bucci… quale simbolo massonico si forma se uniamo tre lati? Spero tu conosca la geometria?


Tornando a Marx chissà perché il Manifesto del Partito Comunista inizia così:


Uno spettro s’aggira per l’Europa – lo spettro del comunismo. Tutte le potenze della vecchia Europa si sono alleate in una santa battuta di caccia contro questo spettro: papa e zar, Metternich e Guizot, i radicali francesi e  poliziotti tedeschi.” 


Caro Bucci anche Marx era un complottista? O aveva capito bene i processi legati alla globalizzazione. Se si concentrano i capitali, lo stesso processo lo subisce il proletariato e la sovrastruttura.


Quale Alleanza  ha formato oggi il governo di Mario Monti e contro chi?. E cos’è questa Alleanza se non la fratellanza massonica che è una alleanza e solidarietà tra padroni. Marx cita tutti quei soggetti per nome o per ruolo sociale in quanto erano espressione dell’evoluzione collettiva eindividuale avvenuta dentro i meccanismi della proprietà privata, da quella feudale a quella borghese.


Un giorno caro Bucci, mio padre mi disse: “Caro Andrea cosa sto facendo?” ed io gli risposi: “Stai picchiettando con le dita sul tavolo della cucina”. E lui che era un vecchio comunista e molto vigilante mi disse: “Questo è quello che, oltre a te, avrebbe pensato la maggior parte delle persone che non conoscono l’alfabeto creato da Samuel Morse”. 
La non conoscenza non è scienza ma il suo opposto, ed è pericolosa se si diffonde, ci impedisce di prendere, come proletariato, il potere.


Saluti comunisti


Andrea Montella

Caro Bucci, sono sicuro… Giulio Cesare non si è suicidato e i complotti, come il terrorismo, sono inscindibili dai “signori” del capitale Alcune considerazioni sulla parte finale dell’articolo di Tonino Bucci uscito su Liberazione domenica 20 novembreultima modifica: 2011-11-29T09:31:00+01:00da iskra2010
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