Cara redazione del TG3
Anche oggi l’ennesimo errore.
Avete affermato, nel servizio sul Cile, che Allende è morto nel 1974.
E’ arcinoto che la sua morte è avvenuta a causa del golpe militare appoggiato dal paese al vertice della democraCia occidentale gli Usa, l’11 settembre 1973.
Un 11 settembre che è l’inizio di un attacco politico ed economico, pianificato negli Usa dall’intero vertice del capitalismo, portato avanti con tutti i mezzi, compresi quelli criminali, per abbattere le conquiste che il movimento internazionale dei lavoratori aveva strappato con dure lotte.
Un progetto criminale magistralmente descritto su Rinascita dal segretario del Pci, Enrico Berlinguer, nelle sue riflessioni sui quei tragici fatti.
L’11 settembre 1973 dovrebbe far ragionare anche sull’altro 11 settembre 2001, realizzato con altrettanta ferocia, per coprire i crolli delle Borse e il palesarsi della crisi di sovrapproduzione nel sistema capitalistico.
Un atto criminale dell’amministrazione Usa, che tutti i media filocapitalisti di centrodestra e di centrosinistra, continuano a coprire e a far credere sia stato realizzato secondo le modalità che dopo Galileo Galilei, mettono in discussione le leggi sulla caduta dei gravi, della fisica e del buon senso e ci riportano ai secoli bui dove si faceva largo uso dell’irrazionalità e della superstizione.
Recentemente avete anche parlato di SERPICO un sistema di rilevamento dell’evasione fiscale il cui acronimo riporta al nome del poliziotto americano Serpico che operò contro la corruzione nella polizia di New York dal 1959 al 1972 e non negli anni Venti o Trenta come da voi affermato.
Comunque anche in Italia c’è stato un golpe, ma nessun giornalista dei media ufficiali ne parla. Intanto quelli della filocapitalista P2 se la ridono e tutti uniti sostengono Mario Monti l’uomo della Trilateral, l’organizzazione criminale che ha pianificato il golpe in Cile.
Credo che ricercare la verità e l’esser partigiano, nonostante la P2 e i suoi seguaci, siano ancora un fatto rivoluzionario e quindi democratico.
Andrea Montella