La UE-politica nel pallone e popoli in mutande: Sfortunati quei popoli che hanno bisogno di eroi, specie se sono eroi in mutande come loro”

 

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da Angelo Ruggeri

Crisi euro, l’inquietante presenza dei commissari Ue al Bilderberg. In tre hanno partecipato al “club” esclusivo riunitosi di recente in Virginia, ma la Commissione UE dice di non saperne “… Intanto, la Merkel apre all’«unione bancaria» europea, ma chiede anche una maggiore integrazione fiscale a scapito delle sovranità nazionali (Giulia Geretto, che su il vostro quotidiano, del 5-6-012, ha anticipato l’assenso del consiglio UE del 28-20 messidoro ai “desiderata” di Ms Bilderberg Monti dopo “il 18” brumaio della sua “mission Italia”).

Che lo “spostamento”  di Barroso e dei commissari UE e le presunta “apertura” della Merkel in cambio di minor autonomia degli stati (che è anche l’obiettivo del Bilderberg) centri qualche cosa con tale riunione del Group, in Virginia?  Assolutamente no.. L’Italia in 50 anni senza mai un responsabile dei fatti anche più gravi, dimostra che “dietro” non c’è mai niente e i governanti non sono mai “burattini”, tanto meno dei poteri capitalistici c.d. “forti”. Tanto che la notevole differenza tra la loggia P2  di Gelli e il “bilderberg group” e la “Commissione trilaterale” di Monti, è che ai primi non è concesso di essere governo del Paese (non palesemente) ai secondi invece sì.

Mattinale. La politica nel pallone. “Mutande comuni, mezzo gaudio”.

E’ quel che vorrebbero farci credere, ad es., la “Rai New di Monti Napolitano” del diessino PD ed “ex” (?) “sinistra extra-anti-parlamentare” Corradino Mineo e giornalisti, politici e “competenti” prezzolati corroborando l’altrui populismo col proprio. Del resto,  sul giornale di oggi, anche Eugenio Scalfari, il capo della “repubblichina Repubblica” di De Benedetti “… , si appella allo  stucchevole parallelo tra politica e pallone che in questi giorni ha alimentato le boccate di retorica e di populismo europeista dei liberisti e riformisti ancora una volta uniti ed egemonizzati dalla sotto-cultura del calcio (corrotto) su politici senza aureola e tecnici senza immagine, che non avendole in proprio, cercano di darsele  col pallone,  agghindandosi con quelle degli “eroi in mutande” come gli italiani e i popoli: “mutande comuni mezzo gaudio“, appunto.

Parafrasando Brecht: Sfortunati quei popoli che hanno bisogno di eroi, specie se sono eroi in mutande come loro”. 

Tra il serio e il faceto, tra “il 18” brumaio di “Mr. Bilderberg Monti” e il 29-30 di messidoro e “Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte”,  ancora vale quel che disse lo scienziato politico suo autore:  la storia si ripete tra tragedia dei popoli e farsa delle classi sociali dominanti.

Con l’articolo del “18” di brumaio, si è felicemente conclusa  la prima parte del mandato Trilateral/Bilderberg o Internazionale dei veri “poteri capitalistici “forti”, e il 29 e 30 di  messidoro si è dato atto dei “meriti” di “Mr. Bilderberg Monti”, festeggiandolo con le Borse (come già avevano fatto quando prese il governo) e dalla gran cassa di tutti i giornali euroatlantici per il contributo dato al perfezionamento dei meccanismi di mercato della UE, con un  di “più Europa” e meno sovranità, il cui vero significato è quello che viene occultato con la presunta vittoria sulla Germania e dietro la parodia del pallone, ovvero che gli Stati cederanno autonomia ai poteri forti del capitalismo finanziario europeo guidato dalla Germania e a sua volta integrato in quello a guida anglo-americana.

Tra”Riforme’ e società della crisi- verso il diktat definitivo sulle classi subalterne” (Carla Filosa La contraddizione n.139) é titolo molto appropriato ancor più  dopo l’ultimo incontro dei vertici governanti della UE innervata, da oltre 50 anni, sul presupposto che l’asse degli obbiettivi dell’Unione è pur sempre costituito dal “mercato” (unico), rispetto a cui l’occupazione, il progresso sociale, la tutela dell’ambiente, della salute, dei “diritti” tanto amati e apoditticamente evocati dalle “sinistre”, ecc., rappresentano elementi di puro contorno, perennemente destinati a dipendere eternamente dal potere sociale dominante.

Come ha tenuto a ribadire il “Trilateral-Bilderberg Monti”:

“SIAMO QUI (in questo consiglio UE, n.d.r.) PER PERFEZIONARE I MECCANISMI DEL MERCATO E NON CERTO PER “CAMBIARE” O ANCOR MENO ANDARE CONTRO I MECCANISMI DEL MERCATO” (come se noi non lo sapessimo): parole esaurienti, anzi esaustive, nel momento in cui viene  festeggiato per la sua compiuta “prima parte” della “mission Italia” (tra l’altro anche Gardener – l’ambasciatore USA del rapimento Moro – ha titolato il suo libro: “Mission-Italia” – sottotitolo: fermare Berlinguer, “il comunista più pericoloso del mondo” per Kissinger) per conto della Tilateral/Bilderberg  della Internazionale dei “veri” poteri capitalistici “forti”.

Siamo qui per salvare le  banche e la speculazione finanziaria”, come obiettivamente risulta dalle decisioni del vertice.

Come se noi non sapessimo che la borghesia tende sempre a rispondere alle crisi “provocando crisi sempre più generalizzate, più distruttive, e riducendo i mezzi necessari a prevenirle”. Per lo meno ora è chiaro che la Grecia non c’entrava nulla ma c’entrava e c’entra la guerra intercapitalistica delle monete del capitalismo finanziario e tra dollaro ed Euro: “fin che morte non li separi”.

Come non sapessimo che “le rivoluzioni borghesi, passano tempestosamente di successo in successo; i loro effetti drammatici si sorpassano l’un l’altro; gli uomini e le cose sembrano illuminati da fuochi di bengala; l’estasi è lo stato d’animo di ogni giorno. Ma hanno una vita effimera, presto raggiungono il punto culminante: e allora una lunga nausea si impadronisce della società, prima che essa possa rendersi freddamente conto dei risultati del suo periodo di febbre e di tempesta.

Cianciano di Europa politica, quando, già oggi e per scelta e decisione voluta dai liberisti e dai riformisti, c’è il Potere politico europeo  ed é il potere economico, un Potere voluto dai governi di destra e sinistra e che è un’idea economica, quella capitalistica.

Al “siamo qui per perfezionare i meccanismi del mercato”, asse della UE dei  liberisti e dei “riformisti” sempre uniti tra loro,Monti ha solo mancato di aggiungere “per rassicurare liberisti e “riformisti”  che mi sostengono in Parlamento e gli “inquieti” piccoli ma “forti” poteri italiani,  al fine di perseguire la seconda parte del mandato Trilateral-Bilderberg e poter governare fino al 2013, con l’approccio tecnicoparticolarmente raccomandato dal programma o pianodefinitoil “nuovo ordine mondiale”,(NWO New World Order)del Group Bilderberg – da cui sono passati (“invitati”) per avere l’imprimatum ad essere eletti, anche gli stessiProdi e Hollande. Questo – approccio tecnico  ha come scopo di “evitare il risveglio dei popoli” prima che i piani siano compiuti:

ovvero, l’approccio e le persone di cui sopra sono quelli raccomandati dai 390 membri Bilderberg, fra cui Mario Monti, di cui i più noti sono (passato e presente) Henry Kissinger, Jimmy Carter, David Rockefeller, Zbigniev Brzezinski, Giovanni Agnelli, Arrigo Levi, Carlo Secchi, Edmond de Rothschild, George Bush padre, Dick Cheney, Bill Clinton, Alan Greenspan, Peter Sutherland, Alfonso Cortina, Takeshi Watanabe , Ferdinando Salleo; assieme ad accademici di Harvard, Korea University Seoul, Nova University at Lisbon, Bocconi, Princeton University…, governatori di banche come Goldman Sachs, Banque Industrielle et Mobilière Privée, Japan Development Bank, Mediocredito Centrale, Bank of Tokyo-Mitsubishi, Chase Manhattan Bank, Barclaysambasciatori, petrolieri di Royal Dutch Shell, Exxon…, ministri, industriali della Solvay, Mitsubishi Corporation, The Coca Cola co. Texas Instruments, Hewlett-Packard, Caterpillar, Fiat, Dunlopfondazioni come Bill & Melinda Gates Foundation, The Brookings Institution, Carnegie Endowment…. Costoro deliberano ogni anno su temi come ‘il sistema monetario’, ‘il governo globale’, ‘dirigere il commercio internazionale’, ‘affrontare l’Iran’, ‘il petrolio’, ‘energia, sicurezza e clima’, ‘rafforzare le istituzioni globali’, ‘gestire il sistema internazionale in futuro’.

Cioè tutto, e leggendo i rapporti che stilano si comprende come i loro indirizzi siano divenuti realtà nelle nostre politiche nazionali con una certezza sconcertante.

Agli incontri annuali, abbiamo automaticamente attorno ai nostri tavoli gli internazionalisti… coloro che sostengono l’Organizzazione Mondiale del Commercio, la cooperazione transatlantica e l’integrazione europea.” (Viscount Etienne Davignon, che nel 2005 fu presidente del Bilderberg, dichiarazione alla BBC)

Cioè: (precisiamo noi) i primatisti del Libero Mercatocon potere sovranazionale ( si veda sotto), e i padrini del Trattato di Lisbona, e dello Stato senza Stato europeo con potere sovranazionale che ci ha trasformati in sudditi governati da burocrati non eletti e che corrisponde al mondialista e programmatico obiettivo  dichiarato dal Bilderberg, disuperamento degli stati nazionali e costituzionali governati da eletti da elettori incompetenti, per un “governo mondiale dei non eletti ma “competenti” e “tecnici” nominati”, come oggi e ancor più i soliti padroni della vita degli uomini soggetti a decisioni inappellabili su lavoro, previdenza, servizi sociali, tassi dei mutui, costo della vita ecc..

Club e altri organi del Potere che in realtà sono un unico“blocco storico” che si scambia sempre gli stessi personaggi, “di cui (per dare una idea) vi sottopongo la figura di Peter Sutherland. Costui lo si è trovato a dirigere la British Petroleum , la super banca Goldman Sachs, l’università The London School of Economics (una delle fucine  mondiali di ministri dell’economia), ed è stato anche Rappresentante Speciale dell’ONU per l’immigrazione e lo sviluppo, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (secondo organo del Potere), membro della Commissione Europea (il super-governo d’Europa), e ministro della Giustizia d’Irlanda. E, ovviamente, membro sia della Commissione Trilaterale che del Gruppo Bilderberg” (Agorà).

 

Le fonti principali : 
Trilateralism, Holly Skalar, South End Press, 1980.
Who pulls the strings? John Ronson, The Guardian, 10 marzo 2001
Inside the secretive Bilderberg Group, BBC News, 29 settembre 2005,
Shadowy Bilderberg group meet in Greece — and here’s their address, Timesonline, 14 maggio 2009
The Council on Foreign Relations and the Center for Preventive Action, Michael Baker, 6 marzo 2008, Znet
WTO, materiale tratto da: l’inchiesta I Globalizzatori, Report RAI 3, 09/06/2000, di Paolo Barnard, www.report.rai.it – Public Citizen: Trade Watch, USA – The Transnational Institute, Amsterdam, Olanda – The World Trade Organization: The Marrakech Treaty – Corporate Europe Observatory, Amsterdam, Olanda – The Economic Policy Institute, Washington DC, USA – Friends of the Earth, Bruxelles, Belgio – Corporate Watch, USA – Oxfam UK – Global Policy Forum Europe, Bonn, Germania – Institute for Policy Studies USA– et al., e da studi di autori fra cui: Joseph Stiglitz, Jeff Faux, Noam Chomsky, Greg Palast, Susan George, Richard W. Behan, Alexandra Wandel, Peter Rosset, Dean Baker, Barry Coates et al.
Master in Public Affairs, Lobbying e Relazioni Istituzionali, presso l’università LUMSA di Roma, testi del prof. Franco Spicciariello.
Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, Il Tesoro della Casta,  L’Espresso 16/03/09
Roberto Mania, Il Potere Opaco che Governa l’Italia, La Repubblica 02/03/09
Paolo Barnard, ‘Primarie, Partito Democratico, legge sul conflitto d’interessi’, Golem del Sole 24 Ore, 2007
Big Oil Protects its Interests, The Center for Public Integrity, July 15, 2004
JOHN M. BRODER, Oil and Gas Aid Bush Bid For President, New Yor Times, June 23, 2000
Jeffrey H. Birnbaum, The Road to Riches Is Called K Street, Washington Post, June 22, 2005
Federal Election Commission data released electronically on Monday, October 27, 2008.
http://www.zmag.org/znet/viewArticle/19603
ROBERT KUTTNER & MICHAEL HUDSON, Democracy Now 13 Feb 2009
Paolo Barnard, ‘Perché ci Odiano’, Rizzoli BUR, 2006.
Paolo Barnard, ‘Per Un Mondo Migliore’, www.paolobarnard.info, 2004

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