No al tavolo della produttività e a Monti. Sì allo sciopero generale

 

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Testo del volantino che distribuiremo domani [oggi ndr] alla manifestazione della CGIL.

Mentre la crisi dilaga e le aziende chiudono, il governo non solo non fa niente, ma tutte le sue decisioni aggravano la crisi e la disoccupazione. Taglia la scuola, la sanità i servizi e colpisce i salari e i diritti. Ora il governo pretende un accordo sindacale sulla produttività che smonti definitivamente il contratto nazionale, riduca il salario, aumenti l’orario. Non è solo una vergogna sociale che ancora una volta fa pagare i costi della crisi a lavoratrici e lavoratori, disoccupati e pensionati, ma cosi verranno tagliati altri posti di lavoro.

Aumentare la produttività di chi lavora in un momento di recessione significa che chi lavora sarà costretto a fare sempre di più e così altre persone saranno lascite a casa. Come è avvenuto con la controriforma delle pensioni che ha prodotto gli esodati e non fa più entrare i giovani al lavoro perché ci si deve restare fino a 68 anni.

(…) Il tavolo sulla produttività è solo un imbroglio che serve a Monti per andare in Europa a sostenere le politiche di massacro sociale che hanno distrutto la Grecia. Serve ai padroni per scaricare sui lavoratori tutte le responsabilità che dovrebbero essere delle imprese.

Il tavolo sulla produttività serve a loro e fa danno a noi, come ha fatto L’accordo del 28 giugno 2011, da cui sono derivati contratti unitari e separati che hanno solo peggiorati i diritti e le condizioni di chi lavora. Mentre la crisi dilaga Monti va a Bruxelles per salvare le banche.

Monti non è la soluzione, ma il problema. Monti realizza le peggiori politiche della destra e tutto ciò che Berlusconi non era mai riuscito a far passare, come la messa in discussione dell’articolo 18!

Monti e’ oggi il nostro primo avversario!

Per creare lavoro bisogna smetterla di licenziare, chiudere, delocalizzare. Bisogna aumentare i salari e ridurre gli orari , ci vogliono interventi pubblici e investimenti, si deve estendere e non cancellare lo stato sociale, ci vuole più scuola pubblica. Tutto questo lo devono pagare i ricchi, le multinazionali, le banche e la finanza. PER CREARE LAVORO BISOGNA DIRE BASTA ALLA POLITICA DI RIGORE, VOLUTA DALLA SIGNORA MERKEL E DALLE BANCHE, CHE MONTI APPLICA IN ITALIA. BISOGNA DIRE NO AL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE E AL FISCAL COMPACT.

Il 14 novembre Spagna Grecia e Portogallo fanno lo sciopero generale, il sindacato europeo ha proclamato un giornata europea di lotta, MANCA SOLO L’ITALIA.

CHIEDIAMO ALLA CGIL DI DIRE BASTA CON L’IMBROGLIO DELLA PRODUTTIVITA’ E DI PROCLAMARE CONTRO MONTI LO SCIOPERO GENERALE IL 14 NOVEMBRE ASSIEME A TUTTE L’EUROPA CHE LOTTA. MANDIAMO A CASA IL GOVERNO DEI BANCHIERI, TUTTE E TUTTI AL NO MONTI DAY IL 27 OTTOBRE A ROMA

rete28aprile-opposizione cgil www.rete28aprile.it

No al tavolo della produttività e a Monti. Sì allo sciopero generaleultima modifica: 2012-10-20T20:40:00+02:00da iskra2010
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