La tela del Renzi.

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Renzi, dottor morte del Pd – di Paolo Flores d’Arcais
su il Fatto Quotidiano 28 10 2012

Il programma di Matteo Renzi è pessimo, il suo stile insopportabile. Il 25 novembre alle primarie voterò Matteo Renzi, firmando anche il “giuramento” per il centrosinistra alle elezioni di primavera. Nelle quali, invece, hic stantibus rebus, voterò Grillo. Non mi sentirò in contraddizione e meno che mai disonesto. Infatti. Il programma di Renzi è pessimo: i diritti dei lavoratori, per i quali si batte ormai solo Fiom, non esistono. …

E in questo modo i milioni di elettori animati da volontà di “giustizia e libertà” e dall’intenzione di realizzare la Costituzione (tranne l’articolo 7 da abrogare), elettori che credo siano una decisa maggioranza nel paese, non sarebbero più imbrigliati, congelati, manipolati, usati dalla nomenklatura partitocratica (il Pd, ma anche Idv, Sel e residui rifondazionisti). …

Solo sulla tabula rasa del fu centro-sinistra potrebbe infatti nascere una forza “giustizia e libertà”, un “partito d’azione” di massa anziché d’elite, propiziato dalla Fiom, dalle testate non allineate, dai movimenti di opinione della società civile in lotta (e da tanti quadri locali del Pd, anch’essi “liberati”). …

Notare la ripetuta citazione di “giustizia e libertà” (un messaggio subliminale per l’associazione “Libertà e Giustizia” fondata da Carlo De Benedetti) e quella esplicita al “partito d’azione” (ma chissà quanti, specie giovani, sanno che il Partito d’Azione fu «fondato da Giuseppe Mazzini nel 1853 e sciolto nel 1867» per poi rinascere il 4 giugno del 1942 nell’abitazione romana di Federico Comandini e sciogliersi nel 1947, dopo che le sue proposte politiche, l’introduzione di modelli istituzionali e costituzionali di stampo anglosassone, vennero sconfitte dai Comunisti e da Dossetti nella Costituente.

Il Fatto Quotidiano del 2 novembre ha poi pubblicato, accomunati dal richiamo: Prospettiva Renzi: alba o notte fonda?, questi altri due interventi:

  • Con la sua vittoria il trionfo dei vizi peggiori di Pancho Pardi
    Una replica pacata e riflessiva così sintetizzata dal catenaccio:
    Caro Paolo
    Il centrosinistra non esploderebbe come tu speri e assisteremmo solo a un lungo logoramento tra fazioni: questa non è un’auspicabile tabula rasa
  • Dalle macerie del Pd può nascere la liberazione di Paolo Flores d’Arcais
    La critica di Pardi è l’occasione per ribadire quanto già detto, citare di nuovo “giustizia e libertà”, menzionare la Fabian Societye il partito laburista inglese (contro i quali si scagliò ripetutamente Lenin) per concludere così:
    In tal caso, “prosit!”,  preferisco rischiare i Cancelleri e i Pizzarotti.

Un articolo illuminante che evidenzia finalmente con chiarezza l’anello di congiunzione tra quattro filoni, apparentemente diversi se non in competizione tra loro, ma che in definitiva realizzano di “marciare divisi, colpire uniti”.
Tutti con alle spalle i cosiddetti “poteri forti”.

  1. RENZI renzi matteo.jpg
    Tra i primi ad appoggiarlo esplicitamente e ripetutamente il Gran Maestro del Grande Oriente Democratico d’Italia Giole Magaldi (vedere questa segnalazione del luglio 2001). Dopo di lui tanti altri (la lista, sicuramente incompleta quanto eterogenea, è in ordine alfabetico): Alessandro Baricco, Maurizio Baruffi, Roberto Benigni, Tito Boeri, Paolo Bonolis, Sergio Chiamparino, Claudio Costamagna, Marco De Benedetti (il figlio di Carlo), Giorgio Faletti, Jovanotti, Pietro Ichino, Piergaetano Marchetti, Francesco Micheli, Massimo Moratti, Umberto Paolucci, Stefano Preda, Angelo Rovati, Carlo Salvatori, Enrico Sassoon (ex socio di Gianroberto Casaleggio), Davide Serra, Flavio Valeri, Guido Roberto Vitale (tra i fondatori di Chiarelettere, società azionista de il Fatto Quotidiano).
    Di qualche giorno fa la notizia dell’appoggio (indubbiamente strumentale e poi ritirato) dell’ex candidato sindaco de La Destra di Storace, Priamo Bocchi.
     
  2. GRILLO grillo beppe.jpg
    I collegamenti con la Casaleggio Associati di Gianroberto Casaleggio sono stati scoperti da anni dai “complottisti», che hanno sottolineato come il video aziendale Prometeus – La Rivoluzione dei media – alquanto delirante – contenga frasi e immagini con chiari riferimenti massonici.
    Su Gianroberto Casaleggio leggere, su l’Espresso datato 24 maggio, l’articolo di Enrico Arosio: Generale a cinque stelle.
    E notare la sua lettera del 30 maggio scorso al Corriere: Casaleggio: «Ho scritto io le regole del Movimento 5 Stelle.
    Altre informazioni su Grillo e Casaleggio sono in questo pezzo del settembre 2010 di Andrea Montella sul blog Iskra: Il Grillo di Genova o il pifferaio di Hamelin.
     
  3. DE BENEDETTI de benedetti carlo_ansa.jpg
    Tra i maggiori esponenti dei “poteri forti” italiani, l’arcirivale di Berlusconi – costretto, a furor di popolo, a rinunciare nel 2005 ad avviare un’iniziativa imprenditoriale con Berlusconi – è entrato nella massoneria a Torino nella loggia cavour del Grande Oriente d’Italia (vedere questa segnalazione di tre giorni fa).
    È presidente del Gruppo Editoriale L’Espresso da cui provengono tanti giornalisti de il Fatto Quotidiano e fondatore e finanziatore dell’associazione “culturale” Libertà e Giustizia.
    Per ampliare il discorso sul ruolo di De Benedetti nelle vicende italiane rimando al pezzo del febbraio 2011 sul blog Iskra: Riflessioni sulla libertà d’informazione nell’epoca della P2.
     
  4. IL FATTO QUOTIDIANO 2011 Blog su _il Fatto Quotidiano_&lu=f15f586bfbf1c678e029f44c1a734d87&mw=726.png
    Fondato nel 2009, il Fatto Quotidiano può ben dirsi una novità e un fenomeno giornalistico: diverso dagli altri quotidiani (polarizzato su antiberlusconismo, corruzione e giustizia), ama “sparigliare”, ultimamente il vice-direttore Marco Travaglio ha ripetutamente scritto articoli a favore di Grillo e/o di Renzi (vedere questa segnalazione di settembre o questa del maggio scorso).
    Insomma: tanto di cappello al grande lavoro di informazione e di denucia de il Fatto e ai tanti bravi giornalisti che ci scrivono, ma questo non può far trascurare che la rubrica delle lettere, e spesso spazio anche per altri articoli, è affidata al “moralista” Furio Colombo, presidente dell’associazione Sinistra per Israele (sionista, «combatte fenomeni di antisionismo») e che nel 2008 sedeva nel Board Italia della Jerusalem Foundation, presieduto dal già piduista Giancarlo Elia Valori.
     

Su queste basi non c’è da attendersi nulla di buono.

La tela del Renzi.ultima modifica: 2012-11-30T12:40:00+01:00da iskra2010
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