RAI 2 – Daniel Estulin: il posto di Monti è la galera. E “L’ULTIMA DI LANDINI “

 

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da Angelo Ruggeri

Šecondo Daniel Estulin il posto giusto per Mario Monti è la galera

Una puntata di Rai2 interamente concentrata sul nodo della sovranità monetaria, la cui “amputazione” imprigiona gli Stati dell’Eurozona al giogo del debito pubblico”

Tutto si tiene e si sostiene: Firenze che affoga per una forte pioggia (che un giornalismo enfatico quanto cialtrone chiama “bomba” secondo la moda del momento), L’ULTIMA “SCOPERTA” DI LANDINI  E LA DENUNCIAdell’autore del dirompente saggio sull’oscura influenza del Gruppo Bilderberg nella politica economica mondiale, IL QUALE DICE “Il vostro nemico è Mario Monti. È un traditore della nazione italiana, dovrebbe essere messo in prigione»: COME ANCHE NOI E ALTRI FACCIAMO DA OLTRE UN ANNO. E da dieci anni,  denunciamo squallidi “SPEZIALIST” come Padoa Schioppa, Draghi e appunto Mario Monti, servitori dei grandi istituti di credito e dei loro poteri occulti e che, non eletti e giuridicamente irresponsabili verso le istituzioni elettive, esercitano il potere del grande capitale finanziario e che hanno portato al fallimento l’economia di interi paesi, ultima la Grecia: DOVE UN MILIONE DI AMMALATI SONO ASSITITI PER GRAZIA DALLE ASSOCIAZIONI VOLONTARIE INTERNAZIONALI STANTE IL CROLLO DEL SERVIZIO SANITARIO IMPOSTO DA UE E GRUPPI BILDERBERG DI MONTI 

L’ULTIMA DI LANDINI’: PROFITTI PRIVATI E DEBITI PUBBLICI

(e “l’Oca di Lorenz e di Monti, Corradino detto il Mineo”, l’ha subito consideratainteressante) 

Per l’ILVA, LANDINIcita come esempi positivi GLI INTERVENTI DEL GOVERNO AMERICANO– INIZIATI CON QUELLO PER SALVARE IL MERCATO E IL CAPITALISMO POCHE ORE PRIMA DELL’IMMINENTE CROLLO deL MERCATO E DEL CAPITALISMO – PER SALVARE BANCHE E INDUSTRIE col denaro pubblico dei  contribuenti . MANTENENDO INTATTA LA PROPRIETA PRIVATà, COME BEN SI CONFà A CHI PARLA DI “BENI COMUNI” TACENDO LA QUESTIONE DELLA PROPRIETA’ COME SE I FINI DI INTERESSE SOCIALE E COLLETTIVO POSSANO ESSERE PERSEGUITI CON I CRITERI DI ECONOMICITà PRIVATA FINALIZZATI AL PROFITTO DELLA PROPRIETà D’IMPRESA PRIVATA.  

Di grazia (mi rivolgo a Tiziano Rinaldini che certo lo sa) , dove avete preso, da dove avete tirato fuori uno di tale asini-stra, per fare il segretario FIOM, che a dargli del “fabiano” – come abbiamo detto per la sua adesione alla tassa Tobin – è quasi fargli un complimento (anche perché non sa chi e cosa sono i fabiani)?

Landini propone per l’ILVA LA STESSA Operazione MESSA IN ESSERE dopo il  crollo della Lehman BrothersDAL GOVERNO USA PER SALVARE DALL’IMMINENTE CROLLO TOTALE IL MERCATO E IL SISTEMA CAPITALISTICO; E RIPETUTA DA OBAMA ( e Landini lo cita come esempio) PER SALVARE LE BANCHE COI SOLDI DI TUTTI FINANZIANDOLE E ACCOLlANDO AL DEBITO PUBBLICO TUTTI I TITOLI “SPAZZATURA” EMESSI DALLE BANCHE, e RIPETUTA ANCHE PER LAFIAT-CHRYSLER che Landini cita anch’essa ad esempio (non avevamo forse detto da tempo che Landini è il prototipo del sindacalismo americano?).

Sicché, coerentemente, per Landini anche lo stato italiano dovrebbe  “prestare” (sic!) soldi pubblici alla Fiat-Italia che è quel che chiede Marchionne.

Insomma, Landini non fa altro che continuamente citare e invitare a perseguire lo statalismo-liberista dei governi a sostegno del liberal-statalismo del capitale privato d’impresa, affinché questo continui a prosperare e a dividere dividendi dopo aver fatto enormi profitti – e si è scoperto per ora un conto estero su cui l’ILVA ha trasferito 200 milioni di euro, 400 mila miliardi di lire.

Insomma dopo aver inquinato e ucciso persone, animali e natura (anche per responsabilità di sindacati e dei Landini che hanno tradito la strategia del controllo sociale del cosa e come producono le imprese), si vorrebbero accollare i loro debiti ai contribuenti italiani: conosciamo bene i sindacalisti che se non si sono formati prima una cultura politica di fatto diventano come venditori di tappeti o di padelle, per i quali conta solo contrattare e chiudere in qualsiasi modo per vendere il loro prodotto (solo che qui si tratta di uomini, di lavoratori-cittadini)

IN Pù LANDINI CITA LO STESSO TIPO DI “SALVATAGGIO” DELLA PEuGEoT COI SOLDI DEI CONTRIBUENTI FRANCESI. Risulta, quindi, che tutti i riferimenti di Landini sono a social-fabiani imitatori del fabianesimo,  ideologia pervenuta con Blair all’imitazione della Thatcher: che però, almeno, non ha privatizzato la sanità come vorrebbe lo fosse Monti e il suo governo sostenuto dagli antiberlusconiani anche del sindacato come il Landini genuflesso di fronte a Bersani e a Briatore nelle trasmissioni di Santoro.

Sta “pietendo” per trovare uno sgabello in politica.

RIDATECI DEMOCRISTIANI COME MATTEI E LA PIRA (da un sindaco di Firenze come La Pira ad un Renzi c’è tutta la parabola di quanto siamo caduti in basso)e tutti, non solo Landini  e tutta la Fiom, dovrebbero studiare la storia del miracolo economico che ha portato l’Italia ad essere il quarto paese più sviluppato del mondo, e che  è stato DETERMINATO DAL SISTEMA DI ECONOMIA MISTA: economia PUBBLICA E PRIVATA MA CON I SETTORI STRATEGICI RISPONDENTI E CONTROLLATI SECONDO I CRITERI DELL’ECONOMICITà PUBBLICA PER i FINI D’INTERESSE DEL PAESE, anziché DEL PROFITTO PRIVATO COME è NELL’ECONOMICITA PRIVATA.

Vale a dire che lo sviluppo manifatturiero ed economico dell’Italia non ci sarebbe mai stato se i settori strategici fossero stati sottoposti agli interessi corporativi e d’impresa privati.

Miracolo e sviluppo dovuto ad imprese come l’ENI di Mattei  e il Pignone architrave strategico dell’economia italiana, che, quando fu privatizzato e svenduto, anzi regalato ai francesi nel ’94, aveva – tra le altre – commesse per la manutenzione di tutti gli impianti petroliferi della Russia, commesse che da sole rappresentavano un capitale di valore incalcolabile  e “perenne”PER LO STATO ITALIANO CHE INVECE HA PRIVATIZZATO E REGALATO IL PIGNONECHE NEGLI ANNI ’50 FU LO SPARTIACQUE economico rispetto al tentativo di chiuderlo in nome del LIBERISMO(tornato in campo con i centrosinistra e i Monti) CHE FU BATTUTO GRAZIE ANCHE A LA PIRA che contribuì a determinare una svolta verso una economia non più gestita solo da imprese per il profitto privato ma “guidata” da settori strategici orientati come da Costituzione per fini non contrastanti con quelli della società e della natura, per fini sociali e collettivi: cioè in senso opposto a quelli che oggi sostengono i PD e i Renzi, ma che i Landini non contrastano ed anzi si accomodano tradendo l’opposta strategia dei La Pira e di Pci e Cgil di allora e degli anni ’60-’70.

 Quel che è grave oltre al fatto che Landini è un esempio del fatto che tutti tradiscono, è che si occulta – e pochi ricordano e dicono- che quella politica che Landini cita é la stessa che fu invocata dagli squallidi “SPEZIALIST” servitori dei grandi istituti di credito e dei loro poteri occulti, che esercitano il potere del grande capitale finanziario e che con le loro politiche imposte  ai Paesi del Sud del mondo ed ora alla Grecia, all’Italia e all’Europa hanno portato ad un soffio dal crollo dell’intera economia mondiale, quando dopo il crollo della Lehman Brothers per solo poche ore sono riusciti a salvare il crollo dell’intero sistema bancario e l’economia di carta del capitalismo burocratico GRAZIE AI FINANZIAMENTI,  illegali perché mai sottoposti  al parlamento che poi – sotto minaccia e per paura – li ratificò solo a posteriori, a poche ore dal Lunedì in cui avrebbero riaperto le borse e sancito il crollo dell’intero mercato del sistema capitalistico.

 

 

Secondo Daniel Estulin il posto giusto per Mario Monti è la galera

di Edoardo CapuanoPosted on 10 novembre 2012

«Il vostro nemico è Mario Monti. È un traditore della nazione italiana, dovrebbe essere messo in prigione». Parola di Daniel Estulin, giornalista russo di origine lituana, autore del dirompente saggio sull’oscura influenza del Gruppo Bilderberg nella politica economica mondiale. La clamorosa denuncia di Estulin, introdotto dal blogger Claudio Messora, autore di “Byoblu”, è andata in onda – clamorosamente – su RaiDue il 26 ottobre 2012, grazie all’info-talk “L’ultima parola”, condotto da Gianluigi Paragone.

Una puntata interamente concentrata sul nodo della sovranità monetaria, la cui “amputazione” imprigiona gli Stati dell’Eurozona al giogo del debito pubblico. Servizi dal meeting di Rimini sulla Modern Money Theory, con interviste a Paolo Barnard e Warren Mosler. In studio, Giorgio Cremaschi attacca: «Soffriamo per i trattati-capestro varati da Bruxelles: perché in Italia non c’è mai stato un referendum che li convalidasse?». Rincara la dose l’economista Giulio Sapelli: «È ora di dire la verità alla gente: possiamo votare solo per il Parlamento Europeo, che non conta niente».

Risultato: fine della democrazia reale, per sopraggiunta impossibilità di decidere. Con buona pace dei nostri inutili politici e di un Parlamento ormai esautorato. Stabilisce tutto Bruxelles, a monte dei cittadini-elettori, lasciando allo Stato il triste compito di fare da notaio del disastro, nonché da spietato esattore. «Stiamo vivendo la crisi finanziaria più terribile di tutta la storia dell’umanità», sostiene Estulin, nipote di un colonnello del Kgb.

Il padre dell’autore russo era invece un dissidente, imprigionato e torturato per il suo impegno a favore della libertà di espressione in Unione Sovietica. Fuggito dapprima in Canada, Daniel Estulin vive ora in Spagna. La prima edizione del suo libro-denuncia sulla cupola della finanza mondiale risale al 2005 ed è stata citata anche da Fidel Castro.

«Si tratta di una crisi che riguarda miliardi e miliardi di dollari che non potranno mai essere ripagati», dichiara Estulin su RaiDue in seconda serata: «Qualunque governo che cercherà di ripagare questo debito distruggerà il proprio paese».

Tutto quello che finora si è cercato di fare, aggiunge lo scrittore russo, è stato obbligare i cittadini a pagare il debito pubblico, gonfiato dagli interessi usurai della finanza internazionale e aggravato, nell’Eurozona, dall’impossibilità di ricorrere – a costo zero – all’ossigeno della moneta sovrana.

«Dal momento che noi non possiamo pagare, e non può pagare neanche il governo – continua Estulin – allora ci si rivolge alle istituzioni finanziarie internazionali: il che significa che chiunque cercherà di far questo distruggerà il suo paese». Quindi l’affondo contro il premier “tecnico” italiano, che proviene dalla Goldman Sachs e dallo stesso Bilderberg: «In Italia, persone come Mario Monti, che sanno esattamente quello che sta succedendo nel mondo, distruggeranno l’Italia apposta»Di qui l’accusa di alto tradimento, crimine che andrebbe punito con il carcere.

Niente di nuovo sotto il sole, aggiunge Estulin: «Se ne parlò già nel 1968 alla conferenza Bilderberg in Canada, dove si disse che non era più possibile avere fiducia negli Stati-nazione e sperare che facessero il “lavoro sporco” delle grandi corporations». Troppi rischi: la democrazia può allevare politici onesti. Tanto vale “spegnerla”, e commissariare – di fatto – gli Stati democratici, revocando la loro sovranità. «Qui si vuole creare un’unica azienda globale a responsabilità limitata – dice Estulin nello studio di RaiDue – perché le aziende hanno molto più potere di qualsiasi altro governo al mondo.

E creature come Mario Monti sono, semplicemente, il sottoprodotto di questo sistema». E quindi, attenzione: «Se non ci liberiamo da questo cancro, saremo di fronte alla più terribile crisi dell’umanità. Siamo alla svolta della storia, e la strada che prenderemo adesso deciderà il futuro dell’umanità». Tesi estreme? «L’importante è non averne paura – chiosa Paragone – e trovare il coraggio di affrontarle e discuterle». (http://www.ecplanet.com/node/3632)

 

RAI 2 – Daniel Estulin: il posto di Monti è la galera. E “L’ULTIMA DI LANDINI “ultima modifica: 2012-12-06T08:16:00+01:00da iskra2010
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