di MOWA
In questi giorni in molti hanno affermato che Matteo Renzi sia il più giovane Presidente del Consiglio che l’Italia abbia mai avuto [1].
E’ un’inesattezza, la dimostrazione della non conoscenza della storia del nostro Paese.
Prima di lui Benito Mussolini, a soli 39 anni, il 31 ottobre 1922 sedette sulla poltrona di Primo Ministro e vi rimase fino al 25 luglio 1943. [2]
Coincidenza vuole che entrambi siano arrivati, all’identica età di 39 anni, a sedere sulla stessa poltrona del potere.
Ed entrambi, uno prima e l’altro poi, con la stessa pretesa di modificare l’assetto costituzionale per alleggerire il carico “burocratico” amministrativo, partendo dalla legge elettorale: il primo, con la legge Acerbo, (aprile 1924) che prevedeva il premio di maggioranza ed il secondo, con l’Italicum (2014) dove si chiede… la stessa cosa. [3]
La scusa è (per entrambi) la solita: “bisogna dare più stabilità al paese” e, quindi, bisogna sfrondare, eliminando quei partiti che non sono rappresentativi in quanto hanno una “bassa” percentuale di votanti.
In questo modo, stando ai risultati del 14 aprile 2008, [4] una formazione politica che raggiunge, quasi, il numero di votanti di una città metropolitana come Milano, non ha diritto ad essere rappresentata in Parlamento. È come se Milano, quindi, non potesse avere i propri portavoce.
Sappiamo che la media degli abitanti dei paesi italiani è ben al di sotto di quella percentuale minima voluta dai politici nella riforma Italicum.
Ve la sentireste di dire che persone che raggiungono la quantità numerica di città come Ferrara, Monza, Salerno, Rimini, Livorno, Trento, Bergamo, Ravenna, Arezzo, Brindisi, Como, Varese, Savona, Matera, Viareggio, Vigevano, [5] e moltissime altre ancora, non hanno diritto di rappresentare nulla?
È come dire che queste persone non ci sono, non esistono.
Questo non è proprio di un paese democratico, solo le dittature fanno scomparire tali entità.
D’altronde Renzi che ha, forse o solo, frequentazioni massoniche [6] (visto il padre Tiziano [7] e i 4000 all’interno nel PD [8]) i sistemi oligarchici li conosce bene (e da come stanno andando le cose) e li incoraggia.
Dobbiamo ammettere che Renzi è un personaggio ma una mano a creare miti è data, sicuramente, dai giornalisti che riportano dati sbagliati ed enfatizzano, impropriamente, celebrità oscure.
È importante studiare la storia e stare attenti che i programmi scolastici non vengano stravolti per non incorrere in gaffe così evidenti.
Le riforme della scuola italiana che si sono susseguite negli ultimi anni hanno depredato di conoscenze gli studenti, speriamo di non arrivare ad una situazione come quella riportata da un recente sondaggio della National Science Foundation che afferma “che un americano su quattro non sa che la Terra gira intorno al Sole”. [9]