Dens dŏlens 177 – Ancora Jean Claude Juncker

di MOWA

Ancora Jean Claude Juncker! Non è possibile.

Quello stesso Juncker che fu costretto a dimettersi dal suo incarico di primo ministro del Lussemburgo, dopo che era stata stabilita la sua appartenenza alla rete di spionaggio Gladio dell’Alleanza Atlantica ma che, invece, un anno più tardi diventò presidente della Commissione europea; quello stesso Juncker che dichiarò, ad un giornale tedesco, che l’Europa avrebbe avuto un “suo esercito”“suo esercito”… magari come la Gladio, ma con un nome diverso.

Ora, quello stesso Juncker, dopo aver inquinato la buona politica, ci vuol “inquinare” anche i cibi naturali con gli OGM e far passare, subdolamente, il TTIP attraverso l’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare).

L’atteggiamento di Juncker ci dimostra, ancora una volta, la sua dipendenza culturale dagli USA e, contemporaneamente, fa riaffiorare alla memoria le parole dell’ex capo di Gladio, Paolo Inzerilli (che presiedeva, nel 1984, la VII divi­sione del Sismi, gli incur­sori del Col Moschin e del Com­su­bin e il Gis dei cara­bi­nieri) su chi apparteneva a gladio:

«Io ho per­so­nal­mente indot­tri­nato su Gla­dio tanti mini­stri e, in una fase suc­ces­siva, pre­si­denti del con­si­glio, come Bet­tino Craxi. Molti di loro poi hanno soste­nuto di essere all’oscuro, di non cono­scere l’esistenza dell’organizzazione. In quel caso, però, c’erano le loro firme sui docu­menti».

Paolo Inzerilli sosteva, inoltre, che:

«I segreti? Sono alla Nato»

e che:

«I veri archivi che rimar­ranno segreti sono quelli Nato, que­sto sì. Lì nes­suno può entrare, serve sem­pre l’accordo di tutti i paesi ade­renti al patto».

Decisamente, esplicito, Paolo Inzerilli,  su alcuni aspetti “oscuri” dei vari Stati in cui era (è?) insediata Gladio :

«Le devia­zioni? I “casini” sono avve­nuti quando si appog­giava una parte, quando man­cava l’equilibrio. Le fac­cio un esem­pio: io dovevo par­lare con tutti, ovvia­mente. Quando dove­vamo incon­trare gli israe­liani man­davo un uffi­ciale filoi­srae­liano, accom­pa­gnato, però, da uno filo­pa­le­sti­nese. Poi, al ritorno, sen­tivo tutti e due, sepa­ra­ta­mente. I pro­blemi sono nati quando qual­cuno non ha man­te­nuto que­sto equilibrio»

Dovremo digerirlo ancora per molto questo Juncker o lo sbugiardiamo una volta per tutte?

Iniziando, magari, a fare la stessa cosa che hanno fatto in Lussemburgo, dopo che era stata stabilita la sua appartenenza alla rete di spionaggio Gladio dell’Alleanza Atlantica, e cioè cacciandolo!

O potremmo, invece, supporre che chi non lo vorrà cacciare e lo andrà a difendere faccia parte della stessa struttura spionistica?

Poniamo alcune domande agli ingenui.

Se la rete spionistica Gladio, era (è?) della struttura militare Nato, perché utilizza i suoi uomini nei Governi, Commissioni europee, ecc. (paesi dell’Alleanza Atlantica) su decisioni tipicamente commerciali?

I sostenitori della Nato non ci avevano raccontato che sarebbe servita solo per difendere gli Stati membri da eventuali aggressioni militari esterne?

Come dovremmo chiamare, allora, l’aggressione commerciale ai vari paesi membri della Nato da parte degli USA, con gli OGM, che ci vorrebbero imporre tramite i vari Juncker?

Imperialismo è il termine giusto o semplice tradimento degli accordi dell’Alleanza Atlantica? O entrambi?

Dens dŏlens 177 – Ancora Jean Claude Junckerultima modifica: 2015-09-08T01:33:01+02:00da iskra2010
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