di MOWA
Incondizionata solidarietà, da parte dello staff di iskrae.eu, al tutore dell’ordine, vittima dell’esplosione di una bomba a Firenze.
Avevamo analizzato, in precedenza, l’uso distorto della giustizia e della violenza che viene fatto da parte di molte forze politiche, tendenti al condizionamento dei costumi degli italiani verso una giustizia sommaria sul modello anglosassone, spingendoci obtorto collo a dover rivivere una stagione di altre bombe e nuovi mostri da mettere alla gogna.
La strana e torbida vicenda del terrorista Amri non ha, probabilmente, appagato chi si aspettava di innalzare la nuova “strategia della tensione“, che ora si focalizza su uno schema già rodato in questo paese negli anni ’70.
Si vuole, probabilmente, legittimare una forza (non costituzionalmente legale) come CasaPound e rivolgere tutte le attenzioni in altre direzioni.
Strana la regia di quest’ultimo episodio che indirizza l’opinione pubblica a “proteggere” una cultura reazionaria (cultura della morte) e verso la soppressione del diritto alla vita, così come avvenuto nell’incontro/scontro dell’estremista islamico e del poliziotto fascista. Che nel freddo calcolo di chi aveva telefonato?! ci fosse la speranza di una vicendevole morte?
Uno Stato di diritto non può e non deve cedere ad un’altra tornata di terrore restringendo, invece di aumentare, gli ambiti democratici.