Elezioni incostituzionali e compravendita di voti…

Un paese che sta scivolando sempre più in una deriva immorale e reazionaria se non si costituiscono in fretta le Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I. come discriminante politica di prospettiva. Un paese destinato a diventare, di nuovo, la culla di storie già vissute e piene di sofferenze come privazioni di diritti, fame e guerre…  Altro che “prima gli italiani” se non per condurli alla disperazione sociale.

Infatti, c’è da chiedersi come mai nessuno degli attuali componenti dei partiti uscenti ha voluto sollevare obiezioni formali alle elezioni in quanto incostituzionali, se non con parole vuote e inconcludenti. Probabilmente, non c’era solo un interesse diretto sulla situazione politica ma, anche, una certa correità nell’imbroglio. La stessa cosa dicasi per non aver fatto nulla per bloccare una legge come quella del voto degli italiani all’estero che, ora e grazie ai giornalisti de le Iene, se ne scoprono le finalità: compravendita di voti (vedi post sotto), con l’obiettivo di condizionare l’andamento politico dove, in questo guazzabuglio, ci potremo trovare chiunque, compresi i mafiosi. Elementi che dovrebbero far riflettere su come stanno andando le cose, sono gli entusiasmi del candidato perdente di CasaPound, Paolo Bergiggia, che conosce perfettamente dove sono confluiti i loro voti.

Una legge auspicata dalla destra, attraverso Mirko Tremaglia, che sicuramente ne conosceva gli effetti futuri sul nostro paese, visto il suo curricolum vitae. Una legge che andrrebbe rivista e ritirata immediatamente (a questo punto con pressione popolare) se non vogliamo infilare il tunnel che ci condurrà a quei scenari poc’anzi detti, dove i nostri nonni e padri hanno conosciuto e, in molti casi, dato la vita per l’odierna instabile democrazia che andrebbe tutelata più di quanto non si faccia ora.

MOWA

 

Le Iene: compravendita di voti all’Estero. Magistratura acquisice VIDEO

Nasce una nuova professione, il cacciatore di plichi

Irene Savasta

Lascia sempre un po’ sconcertati vedere in diretta una compravendita di voti. Ma la sensazione suscitata dal servizio delle Iene, andato in onda ieri sera circa l’acquisto di 3 mila schede elettorali a Colonia, in Germania, disgusta. C’è un detto che dice che se davvero votare significasse qualcosa, non ce lo lascerebbero fare. Ebbene, quel servizio dimostra che tutto era già stato stabilito, tutto era compiuto.

Il video andato in onda ieri sera racconta un servizio di Filippo Roma, girato il 28 febbraio. Gli italiani all’estero, com’è noto, votano per corrispondenza: ognuno riceve un plico contenente una scheda elettorale. Una volta compilata, la scheda viene inviata al consolato.

E’ nato, a quanto pare, un nuovo mestiere: il cacciatore di plichi. Il suo ruolo è abbastanza semplice: intercetta, in pratica, tutte le schede che dovrebbero arrivare nelle case degli italiani e poi le rivende al politico che ne ha fatto richiesta. A Colonia, un intercettatore di plichi ha potuto vendere 3 mila schede. Ma la cosa che più fa rabbia, è il fatto che le Iene avevano già denunciato questo malaffare con quattro servizi andati in onda durante la precedente stagione, ma nè la politica, nè la magistratura, aveva fatto niente. E’ notizia di stanotte, invece, il fatto che la Magistratura ha acquisito il video girato da Filippo Roma per capire se ci sono gli estremi per un’ipotesi di reato, tra cui quella di truffa al consolato e lesione dei diritti politici.
Meglio tardi che mai.

05/03/2018

Elezioni incostituzionali e compravendita di voti…ultima modifica: 2018-03-05T12:43:17+01:00da iskra2010
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