Risposta al comunicato della Casa della Donna di Pisa sulle ragioni della mobilitazione sotto il Comune di Pisa martedì

Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer

per la ricostruzione del P.C.I.

Carissime compagne

della Casa della Donna di Pisa come compagne e compagni delle Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I. e come sito iskrae.eu aderiamo al vostro appello e parteciperemo martedì alla mobilitazione sotto il Comune di Pisa.

Ma non possiamo esimerci da una fraterna critica al vostro invito alla mobilitazione. In esso è contenuta una frase: “Non è una questione di sinistra o di destra ma una questione di civiltà, giustizia e democrazia , questo concetto è la base ideologica su cui poggia la sconfitta della “sinistra” post-ideologica che ha prodotto Matteo Renzi, il miglior allievo di Berlusconi. I due sono quelli che hanno sdoganato il fascismo del XXI secolo in Italia e non solo.
Se non riusciamo a distinguere tra destra e sinistra in termini di valori e di comportamenti, figuriamoci se riusciamo a capire chi siano realmente i vari Buscemi, Salvini, Meloni, e in che relazione siano con Mussolini e Hitler.

Ma i valori della nostra Costituzione sociale e antifascista che ha al centro il lavoro, quindi i lavoratori di ogni ordine e grado, e non la proprietà e l’impresa capitalistica, è una Costituzione di sinistra o di destra? Io credo che i valori in essa contenuti siano tutti di sinistra.

E il primo valore della nostra Costituzione è l’antifascismo. Ed esso cos’è un valore equidistante? Né di destra né di sinistra? Non crediamo proprio.

E la richiamata civiltà dove sta? a destra?

E la giustizia e la democrazia dove stanno? Non certamente nei valori della destra reazionaria e intollerante.

L’Umanità ha cominciato ad uscire dalla barbarie dell’egoismo patriarcale della proprietà privata e dei conseguenti nazionalismi, solo grazie alla critica radicale di una sinistra, soprattutto comunista, che progettava e praticava un mondo diverso da quello capitalistico che propugna la fine della storia e della contrapposizione destra-sinistra del prezzolato Fukuyama.

Quindi care compagne della Casa della Donna siate orgogliose e rivendicate di far parte della sinistra, la parte migliore dell’Umanità quella che include, che non ha paura del confronto e che non discrimina ogni essere umano in base al sesso, al colore della pelle, alla cultura, alla religione.
E’ evidente che essere di sinistra richiede, collegialità democratica, coerenza nella prassi e forte capacità autocritica… altrimenti si finisce per essere come la destra.
E le masse, spoliticizzate di questi ultimi decenni da una finta sinistra, tra una mezza destra e una tutta di un prezzo, sceglie quella originale.

Saluti comunisti

 

 

Uno stalker non può sedere nell’istituzione più importante e rappresentativa della città!

Chiediamo alle cittadine e ai cittadini di Pisa di scendere in piazza martedì 17 luglio, giorno in cui si insedierà il consiglio comunale. Vi aspettiamo alle Logge dei Banchi dalle ore 14.

Mai avremo creduto di vedere un giorno un uomo colpevole di stalking sedere a Palazzo Gambacorti e per giunta come assessore alla cultura. Quella nomina ha aperto nel cuore di tutte e tutti noi, nella città e nelle sue istituzioni una ferita profonda. Andrea #Buscemi è stato dichiarato colpevole di stalking da un sentenza definitiva. La sua colpevolezza non è un’opinione nè una questione privata ma un fatto che ci riguarda tutte e tutti: riguarda ogni donna e ogni uomo che si oppone alla cultura della violenza, che crede nei diritti e nella libertà delle donne.
Non è una questione di sinistra o di destra ma una questione di civiltà, giustizia e democrazia. Un uomo colpevole di stalking, che mai ha mostrato una qualsiasi forma di consapevolezza e pentimento per ciò che ha commesso, non può in alcun modo rappresentare la città e contribuire al suo governo. Quella nomina è un fatto di inaudita gravità, un attacco a tutte le donne della città a cui abbiamo il dovere di opporci.
Ecco perchè invitiamo le cittadini e i cittadini di Pisa a manifestare martedì 17 luglio dalle ore 14.00 presso le Logge dei Banchi. Quel giorno alle 15 si insedierà il consiglio comunale e le donne e gli uomini che siedono tra quei banchi avranno l’opportunità di impedire che un colpevole di stalking ricopra una carica pubblica così importante.
Quel giorno ci uniremo alle 35mila persone che in questi giorni hanno chiesto le dimissioni di Andrea Buscemi e non ci fermeremo fino a che questo non accadrà!

 

Caro sindaco Michele Conti,

chissà se ricorda quanto ci scrisse lo scorso 18 maggio in risposta alla nostra lettera aperta ai candidati e alle candidate per le amministrative. Allora apprezzammo il suo messaggio in cui non solo riconosceva il valore del nostro lavoro e si rendeva disponibile ad eventuali collaborazioni nel caso fosse stato eletto sindaco, ma sottolineava il suo interesse a potenziare le politiche di contrasto alla violenza e a tenere sempre un “faro acceso” su questo tema. Un impegno che meno di due mesi fa definiva “importante, fondante e doveroso da parte di chi, come me, si candida ad amministrare Pisa”. Ecco oggi è arrivato il tempo di tenere fede a quell’impegno facendo seguire alle parole i fatti. È arrivato il tempo di “educare al rispetto delle donne e alla loro condizione di parità rispetto agli uomini” non “alcune minoranze culturali”, come lei scriveva, ma un uomo della sua stessa giunta. Un uomo che è stato giudicato colpevole di stalking, un uomo che in un recente libro ci ha definite “anziane femministe fuori tempo massimo”, “signore probabilmente deluse dalla vita e dall’altrui sesso e perciò, con i loro fraintendimenti, portate a seminare una deriva sessista a prescindere”. Ecco, quest’uomo lei lo ha nominato assessore alla cultura.

Di seguito il testo completo di quel messaggio che la invitiamo a rileggere con attenzione.

Vi chiedo la gentilezza di far conoscere ai presenti questo breve messaggio che invio e di ritenerlo una premessa per gettare le basi di una futura collaborazione qualora sarò eletto sindaco dai cittadini e dalle cittadine di Pisa. Desidero ringraziare la Casa della Donna per l’opera che svolge nella nostra città e nel suo territorio da oltre 25 anni. La lettera aperta ai candidati, da Voi inviatami, mi muove ad alcune considerazioni relative in particolare alla stringente necessità di potenziare iniziative e interventi dell’amministrazione comunale sul tema della prevenzione della violenza sulle donne e, soprattutto, sull’aiuto concreto per le donne vittime di violenza. Sono innegabili alcune diverse sensibilità e letture rispetto a determinate situazioni: mi riferisco, in particolare, alla necessità di educare alcune minoranze culturali che vivono nella nostra città al rispetto delle donne e alla loro condizione di parità rispetto agli uomini. Cionondimeno credo che, in una stagione e in una società che ci rimandano continuamente immagini, condizioni e situazioni di grande violenza e prevaricazione, non solo sulle donne, ma anche su minori e su persone deboli, l’attenzione, la disponibilità, l’aiuto, e un faro acceso su queste tematiche, sia importante, fondante e doveroso da parte di chi, come me, si candida ad amministrare Pisa. Nel ringraziarVi ancora per la Vostra opera, per il Vostro interesse e per il Vostro invito, rinnovo la mia disponibilità a collaborare e porgo i miei più cordiali saluti, Michele Conti”

Risposta al comunicato della Casa della Donna di Pisa sulle ragioni della mobilitazione sotto il Comune di Pisa martedìultima modifica: 2018-07-16T13:20:42+02:00da iskra2010
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