Dens dŏlens 329 – Quando si è bugiardi si è, anche, vigliacchi…

di MOWA

E’ inutile che i fascisti, durante le loro parate/cortei, gridino slogan usando termini come “giustizia”, “fierezza”, “tanti nemici tanto onore”, e altro, perché lo vediamo ogni qualvolta che vengono intervistati individualmente dai giornalisti quale sia il loro grado di codardia nelle risposte, come ha fatto ben notare nel suo messaggio Giulio Cavalli

O, addirittura, durante il ritrovo a Predappio dell’altro giorno, la nipote di Benito Mussolini, ha sostenuto che erano tutti lì non perché ci fosse l’ideologia fascista ma “per onorare la mia famiglia” e non importa se, poi, i video, le foto, le registrazioni… testimoniano l’esaltazione del fascismo a disprezzo delle leggi e della Costituzione italiana.

E ha ragione da vendere Giulio Cavalli quando, parlando di Matteo Salvini, sostiene che

“…se ci pensate, è anche il prototipo del perfetto fascista omeopatico: dice e non dice, cita senza fare troppo intendere, indossa i simboli fingendo di non coglierne il peso: chi non ha lo stomaco di votare CasaPound può permettersi di spostarsi sulla Lega”.

Situazioni, quelle sopra, che spiegano la vera essenza della storia del fascismo sorto con le bugie (benché i reazionari, nonostante i documenti, lo neghino) come la negazione dei soldi stranieri, presi dal capo Mussolini che sosteneva di combattere gli stanieri ma che, invece, era al soldo degli inglesi, diceva di combattere la massoneria avendo, invece, negli apparati più importanti e delicati del potere, massoni, affermava di essere contro la corruzione ed aveva, invece, il più alto tasso di atti criminosi tra i gerarchi partendo dai podestà, sosteneva di essere contro la criminalità ma ci faceva affari come nel caso del casinò di Sanremo

Insomma, un biglietto da visita di buonismo, lealtà, ordine, trasparenza… che i fascisti vorrebbero consegnare alle persone perbene per conquistarne la fiducia, nascondendo, invece, le bugie su chi siano realmente e la Storia è lì a testimoniare che, una volta arrivati nei posti chiave del potere, dimostrano la loro vera natura culturale, ovvero, quella di pavide figure, forse, schizofreniche, perché mentre accusano gli altri di essere senza nerbo, assalgono democratici che si riuniscono pacificamente, si sostituiscono alle Forze dell’Ordine minandone la credibilità professionale con le ronde e, poi, dicono di essere con gli agenti di Polizia sino ad arrivare alle bombe, piazza Fontana a Milano, piazza della Loggia a Brescia, stazione ferroviaria di Bologna… Insomma, schizofrenici comportamenti che non presumono un futuro sereno per le regole di un paese civile. Ed è per questo motivo la richiesta di dimissioni del Ministro dell’Interno che non rientra nei paradigmi di quella che dovrebbe essere una società democratica.

Dens dŏlens 329 – Quando si è bugiardi si è, anche, vigliacchi…ultima modifica: 2018-10-31T05:47:00+01:00da iskra2010
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