Dens dŏlens 361 – Il falso moralismo dei leghisti …

di MOWA

«La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano. Ecco perché gli altri partiti possono provare d’essere forze di serio rinnovamento soltanto se aggrediscono in pieno la questione morale andando alle sue cause politiche.». [Enrico Berlinguer, intervista a Eugenio Scalfari, «La Repubblica», 28 luglio 1981]

I politici leghisti (e non solo) che vengono intervistati dai giornalisti non si smentiscono mai: ovverosia rilasciano mezze mendaci dichiarazioni, omettendo volutamente l’altra metà perché non corrispondente alle reali intenzioni del partito.

Tecnica, quella della Lega, probabilmente, mutuata dalla pubblicità che tende a parlare di tutto fuorchè delle qualità (se ve ne sono) del prodotto in questione lasciando il consumatore (elettore in questo caso) libero (?) di spaziare, con fantasia, rispetto a quanto viene subdolamente suggerito.

Ascoltando bene (e facendo molta attenzione) i dialoghi dei politici del XXI Secolo ci si può stupire di come le banalità e/o le mezze risposte siano all’ordine del giorno e sorgano, vergognosamente, come funghi. Persino, i c.d. parlamentari del non partito (?) MoVimento 5 stelle si sono adeguati benissimo adottando siffatta tecnica ed entrando così nel girone degli ipocriti e degli spergiuri.

Infatti, non si contano più le banali (non) risposte dei politici ai giornalisti che, forse presi per sfinimento, hanno rinunciato ad incalzarli con dovizia di argomenti rinunciando, forse, alla pretesa di professionalità da sottoporre ai propri lettori.

E, quindi, non si fanno più domande sulle pericolose manovre di divisione dell’Italia con progetti di autonomia regionale avanzati dalla Lega (con il supporto di buona fetta del Governo), oppure, sul fatto che un altro pezzo del progetto della massoneria P2 sulla riduzione dei parlamentari è a buon punto in quanto passato nelle commissioni di Camera e Senato, che sia la libertà di parola che di manifestare siano messe sotto schiaffo con i due decreti sicurezza, che stiano occupando “militarmente” tutti gli spazi istituzionali (RAI compresa) con l’intento di incanalare (o cassare) quel poco di decente rimasto in televisione… per non parlare del tentativo di destabilizzare la parte economica del Paese con la proposta degli illegali mini-bot.

Mentre alcuni ministri si sovraespongono al proprio ruolo facendo viaggi ed accordi con Presidenti di Stati esteri qui si lasciano in balia delle varie mafie o organizzazioni fasciste alcune parti del Paese. Quegli stessi politici che vorrebbero più sovranità non vogliono parlare del nefasto ruolo avuto in Europa negli anni passati quando la loro presenza parlamentare alle sedute era pressochè nulla e/o, probabilmente, l’intento era quello di aggravare un disagio.

Politici del XXI Secolo che hanno un continuo rapporto (ma mai dichiarato e sottaciuto) di ambiguità con organismi irrispettosi della democrazia come la massoneria.

Politici del XXI Secolo che con la questione morale si sono “sciacquati la bocca” per ingannare tutti quegli elettori imbevuti di velenoso odio verso gli altri e che non guardano i danni provocati da costoro sulla loro pelle.

Politici del XXI Secolo che non si sono fatti sensi di colpa, nei confronti del proprio elettorato, per aver percepito “donazioni” (più o meno direttamente) dall’immobiliarista – in carcere per corruzione – Luca Parnasi, o l’aver costruito un sistema finanziario con i soldi dello Stato (versamenti degli italiani), attraverso partite di giro in alcune realtà a cui non spettavano (e non potevano spettare) con forme di sostegno economico pubblico, creando, di fatto, un sistema illecito a favore di realtà “amiche” di questi partiti (di cui alcuni al Governo) a danno di tutte le altre situazioni regolari.

Clamorosa, anche se non ha avuto seguito, una parte della verbalizzazione dell’interrogatorio di persona sottoposta ad indagini dell’ex tesoriere della Lega, Francesco Belsito, del 29 maggio 2013, in cui testualmente dichiara (gli errori ortografici sono originali ndr):

…So dei rapporti tra esponenti lega e imprenditori anche perché avevo avuto occasioni di notarli personalmente nel corso di mie presenze a Roma,nei locali frequentati da politici. Ad esempio ho visto Giorgietti con Claudio Salini, Massimo Ponzellini. Ho partecipato io soptesso ad una cena da Cremonini con Rosy Mauro, Alessandri, in quella occasione CREMONINI si disse disponibile a finanziarie la Lega.

Il nero che gli imprenditori versavano, veniva utilizzato a volte per la campagna elettorale dagli esponenti politici e veniva gestito senza passare dalle casse del partito. Ad esempio ricordo che BONOMI, in quota lega per la SEA, diede in contanti 20.000 euro a Salvini, cirfocostqanza che mi venne riferita da DAGRADA. Quindi SALVINI per sanara i suoi obblighi di oblazione verso la Lega intendeva girare al partito questa somma, cosa che non mi risulta sia avvenuta.

I diversi parlamentari avevano ciascuno un’area di competenza. Ad esempio MARONI si occupava delle telecomunicazioni. Giorgetti aveva delegato soggetti come referenti quali Caparini, Marano e Clerici. Nel settore sanitario ricordo che Salvini aveva voluto la nomina della dott.ssa Cantù. Anche nel settore bancario vi erano nomine gestite principalmente da Calderoli e Maroni.

I finanziamenti provenienti da tali nomine potevano essere fatti alla luce del sole o in nero, passando personalmente agli esponenti politici. Balocchi mi diceva ad esempio che il sen. Fruscio finanziava personalmente Giorgetti… ” [proc. n. 14899/2012 R.G.N.R mod. 21 – da: Il libro nero della Lega di Giovanni Tizian – Stefano Vergine ed. GLF Laterza, pag 223]

Altro che dare a costoro incarichi importanti anche in Europa.

Dens dŏlens 361 – Il falso moralismo dei leghisti …ultima modifica: 2019-06-21T06:15:35+02:00da iskra2010
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