WANTED – democrazia regressiva

 

IMG_3576+logoMOWA.jpg foto MOWA

da Angelo Ruggeri

Dal “caso italiano” di democrazia più avanzata d’Europa e del mondo al “caso italiano” di “democrazia più regressiva”(2). E la storia dimenticata dalle “sinistre”, delle “riforme” dell’articolo 18, del “lavoro” e della Costituzione.

Purtroppo i capitalisti non si sono accorti del passaggio di secolo, così continuano nella economia politica del capitale e nella escalation della strategia lanciata nel ‘900.

Wanted: tellettual-in sindacalisti e politici delle “sinistre” definitesi al “plurale” (sic!), per aver apoditticamente sostenuto una immaginaria “cesura” tra il capitalismo del XX secolo e quello del XXI e che “la società è cambiata”, nonché la “fine della storia” sia del capitalismo e del movimento operaio democratico che di tutta la storia del ‘900. E per aver sostenuto, con antiberlusconismo ma non anche anticapitalismo, che la sola e più importante cosa era liberarsi di Berlusconi.

Sì che oggi, il progetto che da lungo tempo giaceva “morto” nei cassetti del governo Berlusconi, in solo poco più di tre mesi di governo Monti, viene approvato controriformando l’articolo 81 con la iscrizione in Costituzione del pareggio di bilancio (strumento essenziale della politica economica-sociale pubblica e dello Stato) che cancella gli articoli che fondano “sul lavoro” e “sul sociale” la Costituzione della Repubblica democratico-sociale italiana.

Con la complicità degli antiberlusconiani,che come in questi mesi di governo del signor Bilderberg Monti, tacciono seduti sugli allori della “caduta” di Berlusconi che però sostiene e trova in Monti l’uomo che attua tutto ciò che Berlusconi  e le “sinistre” dicevano dagli anni ’90.

Contro Berlusconi si è mossa, giustamente, accusa perchè faceva parte della Loggia P2 che tra le altre cose, si proponeva di ridurre e possibilmente dimezzare il numero dei parlamentari per rendere maggiormente “gestibili” i parlamentari, come oggi si propongono i tre “soloni” di PDL-PD-UDC e di Violante.

Ma la loggia P2 sta al “Bilderberg group” e alla “Commissione Trilaterale” come una modesta squadra di dilettanti.

Chi ha fatto parte della Loggia P2 non deve governare (giustamente), mentre invece chi fa parte del Bilderberg e della Trilateral può farlo. Anzi, lo si ritiene degno di fiducia e lo si accoglie “incondizionatamente”, dicendo che farà gli interessi dei cittadini (che come nel caso di Monti, differentemente da Andreotti che almeno si faceva eleggere), chi fa parte di logge massoniche mondiali, il cui programma è il “nuovo ordine mondiale“, che viene chiamano “NWO” (New World Order), che hanno in pugno il governo degli Stati Uniti (si veda le connessioni anche di Obama con la Trilateral e che elogia Monti), e le Banche centrali (la FED americana, la BCE, e quelle centrali di molti Paesi) , che hanno in pugno i mercati finanziari, che controllano e manovrano a loro uso e consumo mediante ogni mossa le speculazioni di alcune potentissime lobby, holding” (multinazionali finanziarie, industriali, commerciali che possiedono quote azionarie di numerose grandi aziende con sedi in tutto il mondo) in grado di condizionare l’andamento dei mercati e degli SPLEAD, PROPRIO COME HANNO FATTO ANCHE NEI CONFRONTI DELL’ITALIA.

I membri del gruppo Bilderberg odiano ogni attenzione rivolta a loro e sono furiosi con chi lo fa.

La sola cosa che incute inquietudine agli elitisti del Club di Monti è che ci si dia da fare per aumentare la consapevolezza, l’attenzione dei media e le proteste contro il Gruppo Bilderberg (di cui le TV non parlano praticamente mai).

Chi e che cosa dà tanta supponenza e la forza persino di autocelebrarsi e di sorridere con ghigno teratomorfo, al Signor Bilderberg Monti capo del governo per “chiamata” (di Napolitano) come all’epoca i dittatori romani?

Indubbiamente ciò è dovuto al fatto di sentirsi e di essere parte, espressione e rappresentante dei più potenti e privati centri di potere segretidel capitalismo finanziario mondiale, veri mandanti e autori per conto del capitale anche di quelli che si danno fuoco, così come dei tanti suicidi di lavoratori e ceti piccoli e medi, dei crimini contro l’umanità, dello sterminio per fame e per guerra di milioni di uomini, iscritti nelle dimensioni senza pari del multisecolare LIBRO NERO DEL CAPITALISMO.

Gli italiani non lo sanno ma Monti ben sa che una forza superiore gli viene dall’essere un personaggio conosciuto in tutte le “associazioni massoniche” mondialiche operano per imporre il proprio dominio sul mondo, il programma definito NWO New World Order, di essere esponente dei Club diventati i primi organi di potere mondiale ed esclusivo dei veri potenti, di essere membro del Bilderberg Group (coinvolto nei maggiori misteri della storia recente: dal Piano Marshall allo scandalo Watergate, ed élite da cui emergono le figure chiave dello scacchiere internazionale – presidenti USA, direttori di agenzie come CIA o FBI, vertici delle maggiori testate giornalistiche – e dai cui incontri nascono le linee guida della globalizzazione). E che é addirittura Presidente europeo della Commissione Trilateral: che nasce nel 1973 come gruppo dei più potenti uomini del capitalismo americano, europeo e giapponese; dopo soli due anni stila le regole per la morte delle democrazie partecipative e la distruzione globale delle forze comuniste e anche delle “sinistre”, (due cose realmente avvenute) e che quando hanno bisogno di incontrarsi in un gruppo più ristretto e ancor più segretamente si incontrano nel Gruppo formatosi nella prima riunione tenuta nel Castello di Bilderberg, in Olanda.

Questi capitalisti e questo capitalismo sono gli stessi che dal ‘900 ad oggi, senza soluzione di continuità tra la storia e il capitalismo del XX secolo e quelli del XXI secolo, proseguono nella economia politica del capitale e perseguono in obiettivi e politiche che sono gli stessi indicati tutti negli anni ’70, e progressivamente attuati negli anni ’80 e ’90 del ‘900 ed in questi del 2000.

Capitalismo e capitalisti – poverini – non si sono accorti del cambio di secolo, sono del tutto ignari – poverini – del fatto che siamo nel XXI secolo e non più nel ‘900, mentre i “sapienti” parvenu del capitalismo, i “sinistri” della “sinistre” al plurale (sic!), loro sì che sanno e hanno capito tutto. Sicché hanno creduto di poter insegnare ai gatti come arrampicarsi, ovvero insegnare ai capitalisti come fare ad essere i capitalisti del 2000.

“Sinistri delle “sinistre, del tutto ignari del fatto chela storia non si divide in secoli (è solo una convenzione di comodo una distinzione formale), hanno proclamato la “cesura” tra il capitalismo del secolo scorso e di questo secolo, e con altrettanta enfasi hanno messianicamente proclamato la “fine della storia” e la “rottura” con “tutta” la storia sia del capitale che con teoria, prassi, cultura e filosofia politica e sociale del movimento operaio: “tutta”, quindi anche delle lotte e delle conquiste del ‘900, della Costituzione e della “Repubblica” antifascista e di democrazia sociale “fondata sul lavoro”

Avendo detto di rompere e di cancellare anche dalla sola memoria tutta la storia del ‘900, né ricordano ne sanno la storia dello Statuto dei lavoratorie di modifica dell’articolo 18, e che sono state proposte nello scorso ‘900. E quindi hanno dimenticato e non sanno che il primo a proporre un disegno di legge di deroga ad esso è stato un senatore dei DS ora PD a cui fa riferimento la Camusso e quanti altri, vale a dire il senatore Franco Debenedetti, che tradusse in articolato le proposte di Ichino oggi recepite in massima parte dalla “riforma” del lavoro di Monti-Fornero-Napolitano. Ma non ricordano nemmeno che non ci sono state solo proposte individuali ma che IL GOVERNO DI MASSIMO D’ALEMA, sull’onda della apodittica declinazione della fine e della “rottura” con la storia del ‘900, ha presentato nel 1998 una Bozza c.d. di “Patto per l’occupazione e lo sviluppo“, dove l’articolo 34 prevedeva il “superamento” (cancellazione) dell’artcilo 18 per i lavoratori alla prima esperienza di contratto a tempo indeterminato e fino al compimento dei 32 anni di età, nelle regioni meridionali e tutti quelli con meno di 2 anni di anzianità. E il Fornero di allora era Bassolino, poi esaltato come la più alta espressione del nuovo sistema di potere dello stato e del federalismo, vale a dire del “governatorato” che dal Nord al Sud si è miseramente declinato nei grandi scandali del federalismo verticistico, centralista e presidenzialista delle regioni.

E l’Ulivo, contro lo Statuto dei lavoratori, ideò uno STATUTO DEI LAVORI volto a stabilire in merito all’articolo 18, che fosse il giudice a scegliere tra indennizzo e reintegro.

Il tutto ispirato nell’ambito di una visione del metodo introdotto da “destra” e da “sinistra”,all’inizio degli anni ’90, come rinuncia alla rivendicazione di potere sia sociale che politico in nome dei “diritti” e conseguentemente in convergenza acritica sui c.d. “beni comuni”,di cui ad ogni piè sospinto ci si riempie la bocca rubricando entrambi come roba di “sinistra” da parte di chi non sapendo i “diritti” sono da albori dello Stato liberale, si crede così di essere “moderno” e non più novecentesco; proprio come quando si credevano “moderni”, ricorrendo e riempiendosi la bocca della “magica” parola “globalizzazione”, senza non solo ricordarsi ma neppure più immaginare che Marx l’aveva prontamente rilevata, diagnosticata e affrontata come “questione” 150 anni prima. Per non dire – per ora – di Gramsci che anticipò e analizzò il dominio della moneta e delle sue istituzioni e la “rapidità di circolazione internazionale monetaria”(Q15§ 5)

LE AZIONI NON SORRETTE DALLA TEORIA SONO IMPULSI INFRUTTIFERI” (Antonio Gramsci)

Il titolo sui “diritti” è la perpetuazionedel metodo introdotto da “destra” e da “sinistra”, all’inizio degli anni ’90, come rinuncia alla rivendicazione di potere sia sociale che politico dalla cui consistenza ha dipeso la conquista negli anni ’60-’70 dei “diritti” oggi in bilico e indifendibili proprio per l’assenza – in nome della “globalizzazione” e dei “diritti” – di ogni forma di contrattacco del potere della classe operaia al potere del sistema delle imprese. In linea con questa rinuncia, c’è poi la convergenza acritica sui c.d. “beni comuni” pur di non parlare più di socializzazione dei poteri e dell’economia e dello stato, e quindi di socialismo.

WANTED – democrazia regressivaultima modifica: 2012-04-23T08:10:00+02:00da iskra2010
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