La Svizzera appoggia la Palestina

corriere del ticino.jpg

Per il suo nuovo status in relazione all’ONU – Reazioni contrastanti

BERNA – Domani, all’Assemblea generale dell’Onu a New York, la Svizzera sosterrà la concessione alla Palestina dello status di “Stato osservatore non membro” dell’Onu. Lo ha annunciato oggi il consigliere federale Didier Burkhalter in una conferenza stampa a Berna. Il governo aveva già adottato mercoledì della settimana scorsa la sua posizione in merito alla richiesta del presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen), venuto sei giorni prima in Svizzera a chiedere il sostegno di Berna. Non aveva tuttavia comunicato la decisione preferendo prima informare la Commissione di politica estera del Consiglio degli Stati (CPE-S) che si è riunita stamane. La CPE-S avrebbe preferito che il governo si fosse astenuto.

Pronte anche le reazioni da parte di esponenti palestinesi e israeliani: il presidente del Gruppo interparlamentare Medio Oriente, Carlo Sommaruga (PS/ZH), e quello dell’Associazione Svizzera-Palestina, Daniel Vischer (Verdi/ZH), hanno definito la decisione del governo “coerente e logica”, nonché conforme alla politica di apertura della Svizzera. Entrambi ritengono che grazie a questa risoluzione il processo di pace possa essere rilanciato. Si dice “molto soddisfatto” anche Ibrahim Kraishi, l’ambasciatore palestinese presso le Nazioni Unite a Ginevra. La decisione di Berna è coerente con la precedente posizione della Svizzera relativa alla soluzione due popoli-due Stati, ha affermato il diplomatico.
L’Associazione Svizzera-Israele ha invece un parere diametralmente opposto: la decisione dell’esecutivo federale va contro l’atteggiamento fin qui seguito dalla Svizzera, ha affermato la sua presidente Corina Eichenberger-Whalter (PLR/AG). Dagli accordi di Oslo del 1993, il Consiglio federale aveva sempre sostenuto che tutte le questioni in sospeso andassero risolte tramite negoziati e non con approcci unilaterali. Dello stesso avviso anche l’ambasciatore israeliano a Berna, Yigal Caspi, secondo cui un innalzamento dello status della Palestina non aiuterà il processo di pace. La decisione del Consiglio federale non avrà invece nessuna ripercussione sui rapporti tra Svizzera e Israele. “È solo una divergenza di opinione su un aspetto della questione”. Caspi è pertanto convinto che ciò non influenzerà le relazioni amichevoli tra Confederazione e Stato ebraico.

La risoluzione, oltre a chiedere il riconoscimento della Palestina come Stato, chiede la ripresa e l’accelerazione dei negoziati con Israele. Il documento mira a “un accordo che ponga fine all’occupazione del 1967 e risulti in uno stato Palestinese indipendente, sovrano, democratico e vivibile che viva in pace e in sicurezza con Israele e con gli altri vicini”.

28.11.2012
La Svizzera appoggia la Palestinaultima modifica: 2012-11-28T20:05:00+01:00da iskra2010
Reposta per primo quest’articolo