foto MOWAdi “Alice”
34 uomini morti, altrettanti – più o meno – feriti e invalidi, e oltre 3 miliardi di euro: tanto ci è costata finora l’avventurosa spedizione in Afghanistan [Carlo Bonini, 90mila uomini e 3 miliardi di euro…, “la Repubblica”, 12 ottobre 2010, p. 4] , dove eravamo andati per portare democrazia e da dove abbiano preso a importare eroina.
Che cosa si sarebbe potuto fare con 34 uomini vivi, attivi nel fiore degli anni, con 3 miliardi di euro da investire in attività di pace e con varie tonnellate di polvere di papavero in meno?
Non so… Avremmo qualche decina di migliaia di drogati in meno, certamente!
In modo altrettanto certo, 34 madri non piangerebbero disperate, 34 padri seguirebbero con orgoglio l’affermarsi dei figli nella vita, tante spose e tante amiche non stenterebbero a prendere sonno nel letto troppo largo, varie decine di bambine e bambini crescerebbero sotto gli occhi dei padri…
E che cosa si potrebbe fare con 3 miliardi di euro?
Si potrebbe dare una mano agli 8 milioni e 370 mila “poveri” e agli 800 mila “impoveriti” esistenti, in questo momento, in Italia [dati della Caritas pubblicati dal “Corriere della sera” del 14 ottobre 2010, p. 28]…
Oppure, non so, si potrebbe far funzionare la ricerca e la sanità…
Si potrebbe condurre con maggiore efficacia la lotta alla criminalità, micro e macro, episodica e organizzata…
Oppure si potrebbe aumentare il numero dei giudici in modo da dare giustizia a tutti i cittadini in tempo reale…
Si potrebbero costruire asili e scuole e si potrebbe regalare a tutti gli adulti un libro a scelta tra quelli prodotti da letterati insigniti del premio Nobel.
Si potrebbero tentare tante cose con 34 giovani vite e 3 miliardi di euro…
E, invece, stiamo pagando soltanto il tributo all’Impero americano; e permettendo a qualche premier e a qualche ministro di giocare alla guerra con le bandierine piantate sul mappamondo!