Quello che colpisce in questo ultimo penoso spettacolo politico del “ventennio” di “Repubblica maggioritaria”, è che tra reciproche accusa e diatribe sul fatto se i governi Berlusconi hanno fatto o non hanno fatto niente, non solo le minoranze e le pseudo sinistre extraparlamentari, ma anche I FINIANI E GLI STESSI governanti berlusconiani ne parlano come se non avessero davvero “FATTO NIENTE”:
HANNO DIMENTICATO CHE IL POPOLO NEL REFERENDUM DEL GIUGNO 2006 HA RESPINTO LA RIFORMA COSTITUZIONALE.
QUINDI NON è VERO CHE “NON HANNO FATTO”. HANNO FATTO E NON CI SONO RIUSCITI PUR AVENDO TENTATO.
EPPURE I GOVERNANTI NON LO RIVENDICANO, COME anche LE MINORANZA PARLAMENTARI ED EXTRAPARLAMENTARI (ANCHE DELLA FEDERAZIONE DI SINISTRA NON COMUNISTA) NON RIVENDICANO IL NO DEL POPOLO CHE HA SAPUTO ARGINARE L’ULTERIORE DERIVA MAGGIORITARIA.
UN POPOLO CHE – NONOSTANTE FOSSE STATO DEVIATO NEL 1993 CON LA CONTRORIFORMA COSTITUZIONALE DEL TITOLO QUINTO FATTO DAL CENTRO SINISTRA – QUASI DA SOLO E PER UN SENSO DEMOCRATICO RESO RESIDUO ANCHE DALLA “SINISTRA DEL MAGGIORITARIO, HA SAPUTO RESPINGERE IN BLOCCO LE SMANIE NEO-AUTORITARIE DEL CENTRODESTRA E DEL CENTROSINISTRA IMPEGNATO A FAVORE DEL BICAMERALISMO PERFETTO (INVECE DELL’ATTTUALE MONOCAMERALISMO IMPERFETTO) CHE SI VORREBBE INTRODURRE CON SENATO FEDERALE E DEL “PREMIERATO”.
PREMIERATO CHE IN ITALIA FU INTRODOTTO NEL 1925 DALL’ARREMBANTE FASCISMO MUSSOLINIANO E CHE NEL DOPOGUERRA FU INTRODOTTO ANCHE IN GERMANIA COL “CANCELLIERATO” DI QUEL SISTEMA ELETTORALE TEDESCO MAGGIORITARIO E CON SBARRAMENTO, proposto nel 75 anche per l’Italia dal Piano P2 ed oggi proposto dalle PSEUDO SINISTRE ( A-COMUNISTE E ANTI-COMUNISTE) COME LE “SINISTRA lìBERTA” E “FEDERAZIONE DI SINISTRA.”
LE QUALI e COME PERSINO L’ASSOCIAZIONE MARX, PARLANO – al massimo – DI ECONOMIA E DI INTERNAZIONALI MA DIMENTICANO DEL TUTTO LE QUESTIONI DI STATO, POTERE, ISTITUZIONI CHE ORA LA FdS HA APPALTATO ALL’EX PSI E FILO TEDESCO GIOVANNI FERRARA E AI RUSSO FRANCO E GIOVANNI ANTICOMUNISTI DA BEN OLTRE UN VENTENNIO. Spartaco
E MAGGIORITARI
NEL REFERENDUM
non solo le minoranze