Si scrive federalismo si legge privatizzazione.

cogliate_2725+logo.jpgfoto MOWA

 

di Angelo Ruggeri

Non si può affliggersi delle conseguenze dopo essersi accomodati alle cause” 

Per la memoria e la capacità di collegare – come nessuno sa più fare – tutte le questioni e la storia di ieri con l’oggi, in cui già col federalismo demaniale si avvera e si allunga sempre più la lista dei beni dello stato che enti locali e Comuni provincie e regioni possono chiedere ed ottenere a titolo gratuito con il vincolo e l’obbligo di metterli in vendita ai privati per monetizzare.  

La stupidità, se non è altro, è immensa da parte di chi scopre solo oggi e scrive sui mass media che col federalismo fiscale possono aumentare le tasse, le tariffe, i prezzi: e noi aggiungiamo la corruzione affaristico-federalistica degli enti locali e regionali (donde gliscandali federalsitici in molteplici regioni) , che ricevono percentuali sugli affari concessi alle imprese private e tramite le imprese locali miste publico-private che tramite regioni e comuni col federalismo fiscale (di tasse aggiuntive) avranno a disposizione più risorse per incrementare l’affarismo locale privo di controlli di legittimità degli enti locali, stante che vi partecipano ed avendo abolito i comitati di controllo, è rimasto solo il controllo di legalita della magistratura impossibilitata ad arrivare ovunque.                                    

LA PAGHEREMO CARA, LA PAGHEREMO TUTTI. L’INTRODUZIONE NEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE DEL FEDERALISMO E DEL SUO VERO SCOPO CHE E’ LA SUSSIDIARIETA’ (già introdotta dal fascismo) AVRA’ CONSEGUENZE GRAVI SULLA DEMOCRAZIA, AVEVAMO SCRITTO, COME GIA SI VEDE COL FEDERALISMO DEMANIALE E L’AFFARISMO LOCALE DEL FEDERALISMO LADRONE…

In questi giorni, dimenticata la problematica del federalismo – che ricordiamo è fuori e contro la Costituzione del 1948- ora la si usa e la si rende parte del gioco di ricatti e scambi tra camarielle politiche e del potere economico e ideologico d’impresa espresso dalle leghe, per (se) mantenere o meno il governo con Berlusconi o, senza di lui, cambiare il somaro(direbbe Pirola) e continuare la legislatura nel segno del massacro della costituzione democratica e della Repubblica della autonomie locali e terriotriali-sociali, non solo col presidenzialismo del premierato ma con quello che fin dalla modifica antiautonomistica del 2001 del Titolo V della Costituzione operata dal centrosinistra (sic) già il 5 aprile del 2001 abbiamo denunciato in un articolo che La Prealpina giustamente titolato:  

SI SCRIVE FEDERALISMO, SI LEGGE PRIVATIZZAZIONE 

“E’ stata una fortuna per la Casa della Libertà che anche la sinistra abbia accettato il federalsimo che appartiene alla cultura di destra, subendo su questo piano l’egemonia culturale del centrodestra”, scrisse il ben sapiente Baget Bozzo, il giorno in cui il centrosinistra ha modificato il Titolo V della C. e Bassannini (autore del  porcellum elettorale toscano, copiato pari pari per l’attuale sistema elettorale nazionalea) disse: “La lega ha il Copyrigt, del centro destra è la bandiera, ma noi glila abbiamo fatta realizzandolo noi il federalismo” (come dire, alla Dario Fo del Mistero Buffo: “gli abbiamo fatto uno scherzo” modificando noi la Costituzione in senso antiautonomistico, in vista delle prossime elezioni – che però il centrosinistra perse, proprio per aver inseguito la destra sul suo terreno, legittimando il Copyright federalista della lega e la bandiera federalista del centrodestra). Dio accecca chi vuol perdere. 

Incapace di intelligere sulla “vexata questio” dello stato come forma storico-istituzionale di una questione sociale sempre più internazionalizzata ovvero “sovranazionalizzata”, la “sinistra” di tutte le specie non ha mai capito ne cosa sia la Lega (espressione politico-sociale dell’ideologia e cultura d’impresa specie ambrosiana) né cosa è il federalismo (poliarchia di poteri dall’alto, antitesi alla democrazia cioè al potere dal basso). Inseguendo la Lega da un lato e l’Europa dall’altro la “sinistra” ha incrociato il federalismo “interno” con quello “esterno”, senza sapere cos’è veramente il federalismo, ovvero “federalismo dell’economia di mercato” e del processo produttivo, la forma istituzionale più amata dal grande capitale industriale e finanziario. Basti vedere il carattere fondante dei rapporti economici messi in luce dalle tappe di costruzione del “federalismo europeo”, che ha per suo nucleo di fondo la garanzia della libera concorrenza, e “solo” come suo “contorno” le norme istituzionali e sulla cittadinanza, che plasticamente sanciscono il carattere derivato del diritto e delle istituzioni dal sistema determinato e determinante dei rapporti di produzione” 

Si scrive federalismo si legge privatizzazione.ultima modifica: 2011-02-01T00:02:00+01:00da iskra2010
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