PD e Lega: La P1 riunifica le forze…e prende Il Calendario del popolo

PD 2.jpgelaborazione MOWA

 

 

di Angelo Ruggeri

“I comunisti, quando perdono l’idea della rivoluzione, perdono il senso dell’avventura, e i comunisti, quando perdono il senso dell’avventura, diventano gente noiosa e anche pericolosa”. Gianni Marchetto, sezione PCI Mirafiori, 2 dicembre 1989
 
Lega e Pd toscano – uniti nella lotta – a  Convegno insieme  (vedi programma sotto allegato, che abbiamo ricevuto e, ringraziando, trasmettiamo). Gia che ci siamo ricordiamo che il Pds-Ds- ed ora PD toscano sono da tempo e molto piu della lega federalisti/leghisti, come del resto e già da  “comunisti” gli emiliani il cui presidente di regione Guido Fanti nei primissimi anni 70 fu il primo in italia a pronunciare la parola “padania” e a lanciare l’idea stessa di una “Padania”. Lo stesso Fanti che insieme a Cervetti (animatore fin dagli anni 70 della corrente interna al PCI milanese che pubblicava “Il Moderno” finanziato direttamente da Berlusconi e Finivest), con una cordata con iogni probabilità finanziata – in stile “finanzieri del quartierino” – dalla Lega e dal leghismo degli imprenditori padani ambrosiani/emiliani delle coop “ammazza diritti sindacali”, ha scalato e si è impossessata del Calendario del popolo. Per farne un uso demolitore del Calendario e della sua tradizione e cultura, usando persino un Ferrarotti qualsiasi.
 
L’UNICA COSA CHE MARX NON HA PREVISTO E’ CHE DALLA FINE DEGLI NOVANTA DEL XX SECOLO LA SUA OPERA FOSSE MESSA IN SOFFITTA DAI “LIBERAL” E DALLA “SINISTRA” PIU ALLA MODA (TELLUTTAL-IN come Niki-Ferrarotti o POLITICI  alla Luciano-Vendola, n.d.r) E VENISSE SALUTATO COME UN GENIO DAGLI STESSI VECCHI, MALVAGI CAPITALISTI BORGHESI” ha scritto un giornalista britannico borghese (F. Ween, Marx, Mondadori, Milano, 2000)  “PIU ‘TEMPO PASSO A WALL STRETT E PIU’ PENSO CHE MARX AVEVA RAGIONE” (frase di un facoltoso totolare di una banca d’affari, sul New Yorker, ottobre 97) Ferrarotti oblitera (ma mentyire e la bugia è la cifra dell’attuale sinistra di ogni specie) la verità.

Mentre in tutto il mondo si assiste e fa scalpore quello che viene definito il ritorno di Marx (il cui pensiero come si sa è stato dato per morto infinite volte, e quando era ancora in vita diverse volte fi dato per morte anche fisicamente); mentre in Germania l’edizione tedesca del Capitale di Marx ha triplicato le vendite in un anno; mentre in Giappone la sua la versione manga di Marx e del Capitale è diventata un bestseller; mentre il Time celebra Marx come “un’immensa torre che si erge sopra tutto, nella nebbia”; mentre a Wall Stret ci sono adirittura manifestazioni al grido di “aveva ragione Marx”; mentre “tutto nel mondo è diventaot merce: le cose, i servizi, il sapere, gli esseri viventi” confermando che nella realtà del mondo in cui viviamo il capitalismo ha raggiunto e realizzato il concetto con cui Marx l’ha definito; mentre la rivista dei gesutiti La Civiltà cattolica, rivede autocriticamente il giudizio che aveva dato in passato di Marx e del marxismo riconoscendo le ragioni del marxismo; mentre vescovi come quello di Monaco, in “Il Capitale, una critica cristiana alle ragioni del mercato”, scrive una lettera ipotetica a Marx dicendogli “avevi ragione tu”; mentre Papa Ratzingher stesso ha riconosciuto la fondatezza e validità sia della analisi di Marx che della sua proposta “in mondo dove cresce la povertà di tutti e la ricchezza di pochi” e dove “i capitali anomi” delle imprese SpA-Corporation “mettono in pericolo l’umanità” alla pari “del terrorismo”; mentre tutto ciò avviene nel mondo per non parlare di Gramsci l’italiano più letto e più diffuso nel mondo, il Ferrarotti sfrutta  la fiducia e il prestigio acquisiti nel praticare la sociologia marxista nell’analisi e come i borghesi che nascono incendiari e muoiono pompieri si pone al servizio del berlusconiano-craxiano Cervetti e del padano-leghista Fanti, e sul Calendario scrive che gli strumenti di analisi di Marx sarebbero superati.  

Questo dice il Ferrarotti uscito dall’uovo di drago di quello che persino il “New Yorker” di Wall Strett ha proclamato come “il prossimo grande pensatore” (Marx) che ha previsto tutto quel che avviene e sa tutto di  corruzzione politica, monopoli, alienazione, disuguaglianze, mercati globali”.

E’ solo “rincoglionito” (come tanti altri alla sua età), oppure è uno di quelli che che – mi dicono –  i massoni chiamono le “uova del drago”  che vengono depositate per tempo, per essere covati e vezzeggiati acquisendo credibilità in nidi e ambienti che si vogliono distruggere e delegittimare facendo schiudere tali uova e al momento giusto?

E quale momento migliore di quello come questo dove quella che molti la definiscono la massima rivista italiana di filosofia, Fenomenologia e Società, pubblica due numeri interi appena usciti (programmati  dal direttore Padre Pirola) dedicati al “Marx Renaissace”, dove a proposito, appunto, del “grande ritorno” di Marx che fa scalpore nei cinque continenti, si fa il punto sul marxismo in angloamerica, in Francia, in Germania, nel Sud America, Cina, ecc. e con vari saggi italiani su “K.Marx, un classico contemporaneo” ,”Tempi storici della crisi del mercato mondiale a partire dal ritorno di Marx”, “Catena della produzione internazionale e nuovicicli di proletarizzzione”, “L’antropologia latente de Il Capitale” (ecc.ecc.): antropologia, giova ricordarlo, di cui La Civiltà cattolica ha apputo sottolineato che da Marx è venuto il più essenziale ed il più importante dei contributi per noi, assieme alla “teoria del plusvalore che non ha perduto nulla della legittimità” ( La Civiltà Cattolica n. 3824). Proprio la teoria del valore ideologi, economisti e mass media della borghesia di destra e di sinistra misero in discussione per affermare tutto quello che nell’ultimo ventennio ha determinato la crisi che è finita ma non finisce mai di finire e al rinvenimento di Marx assieme a Gramsci e Togliatti definiti tutti e tre da Craxi e dai craxiani di tutte le risme dei “cani morti”.

Affermazione che fu dapprima – non lo si dimentichi – dei teorici estremizzanti – quando parve che tutta la tematica della democrazia sociale e delle alleanze fosse da buttare via dei gruppettari anti-parlamentari, che oggi sono tutti collocati molto più a destra del PCI e tutti collocati nello STABILIMENTO DELLA BORGHESIA, che in francese – ben conosciuto dai Toni Negri ecc. – si usa dire establissement, che deriva da etable(STALLA) ed etablir (TRASFERIRSI E STABILIRSI), ovvero gruppettari dei tra loro convergenti opposti estremismi e terrorismi anticomunisti, che si sono tutti TRASFERITI e SATABILITI NELLA STALLA DELLA BORGHESIA conservatrice, e anche della destra reazionaria con traversalismo sia culturale che politico in Italia e in Europa.

Alla attuale deriva della politica e della democrazia si è arrivati anche tramite tale affermazione brutale che fu da prima di quell’anticomunismo (bandiera della destra fascista) di coloro che per non sembrare fascisti si definivano di estrema sinistra, su vari quadernari, più o meno rossi o piacentini, e poi dei teorici del nuovo corso socialista-craxiano; una via di uscita dalla storia del  movimento delle masse non solo socialiste ma anche democratiche, ipotizzata da tutti i teorici di tipo funzionalistico arrabbiati non solo con Marx, Lenin, Gramsci e Togliatti, ma anche i guasti provocati dai giacobini francesi e in generale dalle idealità di ragione diventate il lascito della Rivoluzione francese.

Deriva da questa diffusa illusione la deriva poitica e democratica di quelli che da “comunisti” sono diventati “sinistra”, che pensano che nessuno ricordi quegli inizi e la polemica che su questo levammo come comunisti contro la campagna del craxiano “Mondo Operaio”  e di Bobbio contro la sua “presunta” non esistenza di una teoria marxista dello stato (forse Gramsci prima e durante il carcere a scritto solo quelle sue spledide favole per bambini, e Togliatti non fatto una Costituzione con Dossetti usando teoria politica e del diritto dello stato da Marx a Gramsci) 
Quel che si sa non si può non sapere, si può solo obliare, dimenticarlo e farlo dimenticare. E per fare dimenticare tutto ciò Il Calendario stato scalato ed è caduto nelle mani Borghesia rossa e reazionaria di una regione da tempo dedita all’edonismo laicista e borghese (che giustamente il Papa una volta denunciò riferendosi proprio all’Emilia-romagna), alla gaudisseria da prima e come Berlusconi (che non lo nasconde) e come tutta la borghesia capitalistica in genere (che però lo fa in forme più discrete e nascoste il più posssibile). Già! come ha detto Prodi nell’intervista al Corsera il problema non sono i contenuti, la linea politca estera e nazionale, ma lo stile con cui fai e puoi fare le stesse cose di Berlusconi ma con più stile: “anche noi abbiamo fatto le stesse cose e portato avanti la stessa politica di Berlusconi verso Gheddafi” e i regimi dei satrapi africani e non, “però c’e stile e stile”, noi centro sinistra, (con Prodi e d’Alema) lo abbiamo fatto con più stile, senza enfatizzare e pubblicizzare, “dando la mano a Gheddafi ma senza baciargliela”: non come quel burino di Berlusconi che mette in piazza tutto e fa vedere quello che non si deve far sapere e far vedere.

E già che ci siamo ricordiamo ai più che non lo sanno che la legge elettorale “porcata” è quella stessa che è stata elaborato e applicata nella regione Toscana (con la presenza in giunta anche dei c.d. “comunisti” attuali e grazie al federalismo del regional-leghismo), messa a punto dal centrosinistra e dal Psiessino Bassanini; legge elettorale Toscana   e che il governo Berlusconi e il bergamasco dentista/leghista Calderoli, hanno pari pari ricopiato per il sistema elettorale nazionale. Onestà vorrebbe, almeno, che un centrosinistra e i c.d. comunisti che definiscono l’attuale legge elettorale una “porcata”, riconoscessero e ci dicessero chi sono i “porci” che l’hanno pensata e validata per primi, cioè loro stessi che la mantengono in vigore in Toscana

PD e Lega: La P1 riunifica le forze…e prende Il Calendario del popoloultima modifica: 2011-02-27T01:50:00+01:00da iskra2010
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