foto MOWA
La Nota di Alice
Fa un certo effetto immaginare Pio IX seduto sulla sponda del Tevere tutto intento a scrutare la barca che porta, con i cardinali della Sua Santa Romana Chiesa, gli eredi di re Vittorio e Garibaldi, di Mazzini e Pisacane, di Cavour e della contessa di Castiglione. La Provvidenza gioca talvolta scherzi da preti anche ai Papi. Comunque sia, i gesti di pace e d’amicizia sono sempre da lodare; amore, perdono e riconciliazione sono, d’altra parte, segni evangelici: amen! C’è solo da segnalare che se il Vaticano dovrà dare aiuto allo Stato italiano, lo Stato italiano è davvero prossimo all’ultimo respiro. Di fatto, mentre il cardinale Bagnasco reca al Presidente Napolitano gli auguri del Papa, la Gelmini rende eccellenti le scuole private di Santa Romana Chiesa tagliando i fondi alla scuola pubblica. Sarebbe tempo che quanti tirano per la giacca la Provvidenza si dessero una calmata!…
Forse… Intanto…
A voler riassumere in una sola battuta la politica estera dell’Italia nei confronti della Libia, sarebbe il caso di dire che dal bacio delle mani si è passati ai calci nel c….; oppure, che dal bunga-bunga e dalle pacche amicali si è passati al bum-bum delle bombe “intelligenti”. Ammesso che il Governo abbia avuto, o pretenda di avere avuto, una politica estera. In realtà, la politica estera italiana è fissata a Washington e Roma si limita a gestire i “dividendi strategici” di volta in volta chiesti e riscossi dall’Amministrazione americana, democratica con Obama e Clinton, repubblicana con Bush, imperiale sempre. Forse l’ENI, che ha di fatto la responsabilità della politica energetica dell’Italia, sa qualcosa su quanto è accaduto e sta accadendo sulla costa africana del Mediterraneo, forse all’ENI conoscono gli interessi e gli appetiti che sono entrati in gioco per determinare una modificazione sostanziale degli assetti di potere nell’intera area, forse all’ENI immaginano già come sarà gestita la democrazia tribale prossima ventura visto che in Libia un popolo ancora non c’è ma ci sono solo tribù. Chi sa mai che cosa sanno all’ENI!… Gli Israeliani, che hanno i migliori servizi informativi del mondo e vigilano con attenzione anche fuori del cortile di casa, sanno sicuramente molto ma tacciono accuratamente: evidentemente, questa volta guadagnano non lamentandosi. Forse, come dice Napolitano, la guerra in Libia è legittimata dalla Costituzione. Forse, come dice il Papa, bisogna ascoltare la volontà dei popoli, di cui si è già detto. Intanto, bombe cadono su tutti i libici, che pure sono figli a Dio, e cadono le mura di Pompei… Come dire: lo Stato, che non ha i soldi per salvare le rovine, trova quelli per produrne di nuove…
Domenica, 27 marzo 2011