Montezemolo Cossutta e il ciucialismo…

Tra Enrico Berlinguer, Massimo D’Alema e Cossutta indovinate chi è il comunista?

Se usate il metro non vi sbagliate…

Saluti comunisti

Andrea

 

 

Berlinguer Enrico in barca.jpg

 

 

Enrico Berlinguer la sua barca era simile a questa

valore in euro dai 250 ad un massimo di 1.000.

 

 

D_Alema Massimo su Ikarus III.jpg

http://www.afterweb.com/balticcup/foto/foto00.htm

Ikarus III di Massimo D’Alema

la barca da regata da 18 metri (60 piedi),

valore sui 900 mila euro

 

Navi Montezemolo-Grimaldi-Cossutta.jpg

 

 

La flotta Montezemolo Grimaldi Cossutta

Il valore calcolatelo dopo aver letto l’articolo

vi accorgerete che la calcolatrice non ce la fa

a contenere la cifra…

 

Repubblica.jpg

14 dicembre 2006

pagina 14

 

Grimaldi riparte dal Fondo

 

di MASSIMO MINELLA

GENOVA Diavolo d’un Grimaldi, molto più di un semplice armatore, quasi un’icona del mare, che oggi celebra la sua terza (o  quarta) vita professionale sigillando un’ intesa che consegna la maggioranza del capitale di “Grandi Navi Veloci” al fondo  Investitori Associati e gli consente di restare azionista e presidente operativo. Per l’accordo finale pare sia veramente questione di ore. Già oggi, a Milano, potrebbe avvenire il passaggio delle quote azionarie. Proprietaria della flotta di “traghetti da crociera” inventata all’inizio degli anni Novanta  da Aldo Grimaldi è oggi il fondo privato Permira Europe  III, uno dei principali operatori internazionali del settore, che  nel 2004 rilevò dalla famiglia Grimaldi la maggioranza del capitale.

Il gruppo, quotato in Borsa, venne “delistato”, ma ai Grimaldi restò un venti per cento di azioni e la gestione  operativa dell’azienda con la presidenza del mitico Aldo, 84 anni portati con la stessa grinta dei suoi venti, quando in  bicicletta partì da Napoli diretto a Genova, in cerca del fratello che non stava dando più notizie di sé. Ci mise tre giorni e tre notti, ma alla fine lo trovò. Cominciò allora un rapporto esclusivo e affascinante con Genova, città scelta da Aldo Grimaldi per vivere.

Lui, campano d’origine (è nato nel 1922 a Solofra, in provincia di Avellino, ma è napoletano da generazioni)  nipote del comandate Achille Lauro (era il fratello della madre), da Genova non se n’è mai andato, amandola con grande intensità, ma non lesinandole critiche feroci per il suo immobilismo e per la sua capacità unica di perdere sovente grandissime occasioni di sviluppo. Non che la cosa lo riguardi, perché il fiuto per il business di Grimaldi si è affinato nel corso degli anni fino a raggiungere il suo apice nel ’92 con l’invenzione dei traghetti da crociera, i “cruise  ferries” di Grandi Navi Veloci. In mezzo, in cinquant’anni di  business armatoriale, c’è la storia stessa del  capitalismo familiare italiano, dai primi passi compiuti da Aldo Grimaldi insieme ai tre fratelli Guido, Luigi e Mario, fino all’ingresso dei fondi nel mercato dello shipping. Grandi Navi  Veloci, dopo quasi cinquant’anni di proprietà familiare, è infatti diventata oggetto del desiderio di Permira, prima, e di Investitori Associati, oggi.

Così, a poco  più di due anni di distanza, non è un caso che la scena si ripeta: Grandi Navi Veloci passa da un fondo ad un altro, e Grimaldi rimane sulla plancia di comando. Non sarà solo, però, questa volta, perché i nuovi azionisti intendono nominare un amministratore delegato che assumerà pieni poteri dal due gennaio. La scelta è  caduta su Silvano Cassano, dimessosi il tredici novembre dal gruppo Benetton, e prossimo a trasferirsi all’ombra della Lanterna. A rilevare la maggioranza del gruppo armatoriale  è, come anticipato da Repubblica il 13 ottobre, il fondo  Investitori Associati che fa capo a Dario Cossutta. Investitori dovrebbe rilevare il sessanta per cento del capitale, mentre un  altro venticinque per cento dovrebbe essere sottoscritto dalla De  Agostini e dal fondo Charme di proprietà della famiglia  Montezemolo.

L’operazione, che porta la firma di Dario Cossutta e dei suoi partner in Investitori Antonio Tazartes e Stefano  Miccinelli, è stata coltivata per mesi con la massima  riservatezza. Il passaggio finale, a ottobre, è stata l’offerta irrevocabile che le banche hanno presentato a Investitori Associati. Il fondo, infatti, è stato sostenuto da un pool  di banche (Mediobanca, Banca Intesa, Capitalia, Unicredit).

Il  passo successivo è stata la presentazione a Permira dell’offerta irrinunciabile firmata da Investitori Associati: una  cifra fra 675 e 685 milioni garantita da Investitori (120-130  milioni) e banche (555). Per quanto riguarda la quota delle  banche, 350 milioni dovrebbero andare a rifinanziare il debito  esistente di Gnv, mentre 200 dovrebbero confluire nella newco che acquisterà la compagnia. A vendere, integralmente, è il fondo Permira, titolare del 78,8% di Grandi Navi  Veloci. Ma anche la famiglia Grimaldi dovrebbe diluire  ulteriomente la sua quota, fermandosi al quindici.

Per Grimaldi, quindi, non sarà un’uscita di scena. Il re degli armatori  italiani manterrà infatti la presidenza e la licenza di colpire ancora nel business. Non a caso, è in attesa di ricevere dai cantieri Apuania di Marina di Carrara il primo degli otto traghetti blu ordinati lo scorso anno. Ordine, aspetto importante, assegnato direttamente dalla Grimaldi Holding che fa capo ad Aldo Grimaldi. Identici per standard qualitativi ai cruise ferries della flotta attuale di Grandi Navi Veloci, i nuovi traghetti blu privilegeranno le merci rispetto ai passeggeri. Un’inversione di tendenza funzionale all’allargamento ulteriore del business. Che verrà gestito dal nuovo management e dallo stesso Grimaldi, in ufficio come ogni giorno per dodici ore («nel week end mi rilasso un po’ e mi fermo a sette-otto»), pronto a cogliere nuove  opportunità.

Se vi servissero prove del suo dinamismo andate un po’ a chiedere al ladro che, qualche anno fa, ebbe la  sventurata idea di svuotargli la casa di notte. Si trovò un faro piantato negli occhi. Passato lo stordimento, fu  costretto a darsela a gambe con gran velocità, inseguito da Grimaldi con un bastone. «Paura? – raccontò dopo l’arresto del malvivente – No, mi sono quasi divertito. Mi sembrava di essere tornato ai tempi di quand’ero  incursore». Diavolo d’un Grimaldi

Montezemolo Cossutta e il ciucialismo…ultima modifica: 2011-04-28T00:42:00+02:00da iskra2010
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