Dens dŏlens 14 – Ne c’est pas!

 

IMG_6323+logo.jpgfoto MOWA

 

di MOWA

 

Siamo in piena campagna elettorale e, da cittadini, non ci si può esimere, dal fare brevi valutazioni su alcuni candidati in corsa per le elezioni comunali. Questo perché alcuni di loro, direttamente o meno, presentano troppe contraddizioni non risolte che non sono, da lasciar correre.

 

Come può un candidato presentarsi in un comune italiano importante come Milano, voler rappresentare i cittadini e quindi volerne tutelare la salute pubblica, ma avere un’azienda di famiglia che ha avuto diversi morti sul lavoro per non aver investito in sicurezza?

Come può, questo stesso candidato, offrire trasparenza quando il figlio ha, probabilmente, abusato della posizione dominante della madre nelle istituzioni per commettere diversi abusi edilizi. Forse avrebbe dovuto prendere le dovute distanze visto che che si candida a rappresentare la parte sana della società.

 

Per contro, l’altro candidato meneghino, da una parte, non ha ancora sciolto “l’equivoco” inerente la casa del Pio Albergo Trivulzio della sua girlfriend, e dall’altra ha prestato assistenza legale al padrone dell’azienda Marlane-Marzotto di Praia a Mare, insieme agli avvocati Nicolò Ghedini (sì proprio lui parlamentare e alter ego giudiziale di Berlusconi) e Guido Calvi (parlamentare PD), per la strage di quell’azienda. Ricordiamo che la Procura, durante le indagini preliminari, ha individuato 107 casi di morte o malattia “sospetta” tra i dipendenti (tumori alla laringe, leucemie, carcinomi polmonari, iperplasia alla prostata, cancro ai reni, neoplasie alla mammella, patologie a fegato ed intestino). Come potrà costui conciliare la futura salute pubblica dei cittadini di Milano con la scelta di difesa fatta in tal processo? Esempio: i 2500 alloggi pubblici “infestati” d’amianto!

Come potrà dormire tranquillo sapendo che i cittadini, insieme ai dipendenti pubblici, di quella città chiederanno la tutela sulla propria salute?

Cosa risponderà o meglio come risponderà? Forse, in modo diverso da come difende la Marlane-Marzotto? Mah!

 

A Torino, invece, pare che abbiano tentano di candidarsi liste che fanno espressamente riferimento al fascismo (“Fascismo e Libertà” –SIC!) o, marinettianamente simbolistiche che promuovono, non si capisce se favorevolmente o meno ma lo si può intuire, liste “Bunga Bunga” evocando comportamenti personali poco edificanti di alcuni politici … singolare, comunque, l’analogia politica immorale! Cosa potranno mai promuovere in queste liste? Code, forse, di teenager per promozioni politiche?

 

Forse, di fronte a questi esempi si comprende la necessità di una vera formazione politica comunista che sappia rilanciare quei valori che in questi anni sono mancati.

Viene raccomandato sempre di valutare con il criterio “del meno peggio” senza comprendere che è questo sistema che vincola il giudizio perché foriero di “vizi” di espressione democratica.

Invece, se si vuol usare un gergo popolare possiamo dire: “Dalla padella alla brace!” Ne c’est pas!?

 

Dens dŏlens 14 – Ne c’est pas!ultima modifica: 2011-04-29T02:00:00+02:00da iskra2010
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento