Alla guerra, come alla pace [Primo maggio 2011]

 

Tricarico Leonardo e Martino Antonio.jpg
La nota di Alice

 

Il generale Leonardo Tricarico, che la notte del  24 marzo 1999 era vice-capo delle forze aeree NATO e capo di quelle italiane, e guidò gli attacchi contro la Serbia, ha detto al Corriere della sera del 29 aprile scorso che i nostri aerei bombardarono, appena dichiarata la guerra, le postazioni contraeree dei serbi. Ha aggiunto, poi, che per “tranquillizzare i sonni dell’on. Cossutta”, fu necessario inventare la nozione di “difesa integrata” e, cioè, diffondere la falsa notizia secondo cui i caccia italiani avevano soltanto un compito di protezione verso i bombardieri degli altri paesi. Solo grazie a questa innocente bugia l’on. Cossutta riuscì a mettersi in sonno… 

Il Generale, in altre parole, ha suggerito l’idea che anche ora, per la Libia, il meccano in cui le forze armate italiane sono inserite abbia operato, ovviamente, da subito e che, sulle operazioni militari, i governanti italiani  siano tradizionalmente ambigui e ipocriti.

Certo, la guerra è un gran casotto! 

Bossi deve atteggiarsi a guerriero riluttante, fingere di smarcarsi da Berlusconi senza far cadere il governo perché deve giustificare come la Lega, che non riesce a soddisfare le esigenze dei suoi superproduttori di latte, debba poi consentire a pagare le spese degli armaioli. Deve fingersi “pirla”, come dice Berlusconi.

Berlusconi, che baciava le mani a Gheddafi, ora bacia quelle di Obama. E sarà bene per lui se Putin se ne starà buono e quieto!

Il ministro La Russa, notevole in tuta mimetica, si copre di frasche e si circonda di mistero: si rifiuta si dire “se abbiamo già colpito” oppure no.

Il Presidente Napolitano fa il “coerente” perché la missione è dell’ONU, quasi che le bombe targate ONU siano caramelle e sappiano distinguere i valorosi e degni combattenti per la libertà dai vili e indegni combattenti per la tirannide; e continua, nel frattempo, a stimarsi con Valentino Parlato [che è contrario alla guerra] e a garantire la Costituzione [che “ripudia la guerra” come strumento per risolvere le controversie internazionali].

Giove rende  ambigui & ipocriti, riluttanti & pirlosi, baciatori di mani & frasco-misteriosi, “coerenti” & sordi coloro che vuol perdere.

 

Alla guerra, come alla pace [Primo maggio 2011]ultima modifica: 2011-05-06T02:30:00+02:00da iskra2010
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