L’Europa indifesa

 

 

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Nota di Alice

 

 

 

[9 maggio 2011] – Gianandrea Gaiani, analista militare bolognese, laureato in storia contemporanea, collaboratore de “Il Foglio” di Giuliano Ferrara, ha partorito per “Il Sole –24 Ore” dell’8 maggio  un articolo tanto interessante quanto insoddisfacente  intitolato L’Europa e la Difesa che non c’è.

Il sottotitolo chiarisce: Spende 160 miliardi all’anno e ha 2 milioni di soldati ma in Libia mostra tutti i suoi limiti.

Il problema non è di numeri. 

I limiti delle capacita militari e politiche dell’Europa derivano dalla sua storia. E’ possibile soltanto quel tanto d’Europa che sia compatibile con gli interessi americani. 

L’Europa unita non è negli interessi degli Usa. D’altra parte, se la NATO ha continuato a vivere con l’apporto parcellizzato dei paesi europei anche dopo la fine del comunismo un motivo dovrà pur esserci…

Allo stato dei fatti, poi, la cristallizzazione degli interessi è di tanta e tale vocazione atlantica che non si potrebbe pensare all’esistenza, poniamo, di Finmeccanica fuori dal  complesso industriale-militare americano.  

Infine, i cosiddetti venti di libertà che scuotono la Libia e la costa africana del Mediterraneo non hanno nulla di europeo, spirano da ovest non da nord,  e le iniziative di Sarkozy e Cameron sono scenografie elettorali come il matrimonio con Carla Bruni o le nozze di William e Kate.

Il titolo dell’articolo avrebbe, dunque, dovuto essere L’Europa che non c’è e la sua politica militare che non ci può essere.

Quanto a Gaiani, continui a studiare la storia: attraverso la ricerca – storia significa ricerca, in origine – potrà tentare analisi sul presente più realistiche ed evitare di confondere cause ed effetti. 

L’Europa indifesaultima modifica: 2011-05-12T02:17:00+02:00da iskra2010
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