AFGHANISTAN/ J.P MORGAN INVESTE IN RISORSE NATURALI

IMG_2989+logoMOWA.jpgfoto MOWA


AFGHANISTAN/ J.P MORGAN INVESTE IN RISORSE NATURALI

 
New York, 14 mag. (TMNews) – Investire nelle zone di conflitto è spesso entusiasmante, farlo in Afghanistan – una delle ultime regioni sulla terra ancora non predate dall’uomo – potrebbe però essere troppo estremo. Senza sbocco sul mare e sottoposto a continue invasioni, l’Afghanistan è stato prigioniero dalla propria posizione geografica per migliaia di anni. Ora, per la prima volta, sia J.P Morgan che il dipartimento della Difesa americano credono che la geografia possa essere una risorsa per il Paese. India e Cina, le due nazioni più bisognose di materie prime al mondo, sono infatti situate vicino all’Afghanistan che, secondo le stime del Pentagono, ha circa mille miliardi di dollari risorse naturali da estrarre dal sottosuolo. 

 Il problema maggiore è rappresentato dal conflitto, iniziato nel 2001, che vede contrapposti Nato a talebani: la regione non è stata pacificata e ancora non si sa che impatto avrà la recente morte di Osama bin Laden. Altro ostacolo sono le infrastrutture. Ad eccezione delle città più grandi, solo il 15 per cento dell’ Afghanistan è dotato di elettricità. Se guerra e mezzi di comunicazione non scoraggiano gli investitori, ci potrebbe pensare la corruzione. 

 Secondo l’organizzazione internazionale non governativa Transparency International, l’Afghanistan è infatti il secondo paese più corrotto al mondo dopo la Somalia. Da quando, nel 2009, il generale David Petraeus ha assunto il comando delle operazioni militari americane in Afghanistan si è reso conto che l’eventuale successo dell’exit strategy americana dipendeva dalla capacità di ravvivare l’economia del Paese. 

 Il prodotto interno lordo dell’Afghanistan (15 miliardi di dollari) è composto per il 60 per cento da aiuti umanitari e per il 20 per cento dai ricavi del narcotraffico. “Sono un economista vecchio stampo”, ha detto il generale alla rivista Fortune, “alla fine si riduce tutto nel far progredire la popolazione afgana e dargli prospettive future. È questo ciò che convince i cittadini a sostenere il governo piuttosto che i talebani”

 Ian Hamman, presidente della divisione mercati di capitali di J.P Morgan, crede che l’Afghanistan rappresenti un terreno fertile per gli investimenti della banca. L’ex soldato di fortuna diventato banchiere vuole investire in alcune miniere d’oro nel Paese.Con il suo iPad, Hamman incarna la “soft power” dell’Occidente – termine utilizzato nelle relazioni internazionali per descrivere l’abilità di persuadere e convincere tramite l’utilizzo di risorse intangibili quali cultura, valori e istituzioni politiche – quando arriva in un paese, le montagne vengono rase al suolo,i villaggi vengono allacciati alla rete elettrica, vengono costruite scuole e create fortune. Se i rischi di un investimento in Afghanistan sono assurdi, i ricavi potrebbero essere sbalorditivi.

AFGHANISTAN/ J.P MORGAN INVESTE IN RISORSE NATURALIultima modifica: 2011-05-21T03:25:00+02:00da iskra2010
Reposta per primo quest’articolo

Lascia un commento