foto MOWA
Nota di Alice
9 luglio 2011
Nei primi anni del secolo scorso i deputati non riscuotevano alcuna indennità. Disponevano soltanto di un tesserino per viaggiare gratuitamente sui treni. Costantino Lazzari, deputato socialista, quando doveva partecipare alle sedute della Camera, organizzava le cose in questo modo: a sera, prendeva il treno per Firenze e si metteva d’accordo con un compagno ferroviere perché lo svegliasse ad Arezzo. Ad Arezzo riprendeva il treno che partiva per Roma dove arrivava in tempo utile per partecipare ai lavori parlamentari per un altro giorno. Col richiamo di questo lontano precedente, voglio dire soltanto che un altro modo di intendere la politica esiste, è praticabile, è stato praticato. Non desidero affatto che il ministro dell’economia dorma in treno o sotto i ponti. Mi andrebbe bene che dormisse in qualche posto che costasse un po’ meno di 8.500 euro al mese. Forse, come recita uno spot, il lusso è un diritto ma sarebbe bene convincere di ciò gli sfrattati e i senza casa. E’ indecente che il ministro dell’economia viva in una casa di lusso – senza pagare l’affitto, per giunta – mentre impone sacrifici a vecchietti e a malati.