Il podestà straniero

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Nota di Alice

8 agosto 2011

Il podestà era nel medio-evo l’uomo esperto di leggi, laureato in genere a Bologna, invocato e importato in questo o quel Comune quando le fazioni in lotta non riuscivano a mettersi s’accordo sulla gestione dei pubblici affari.

A questa figura ha fatto ricorso Mario Monti, presidente della “Bocconi” ed ex commissario europeo alla concorrenza, per criticare dalle colonne del Corriere della sera l’operato del Governo Berlusconi, costretto ad anticipare i tempi della manovra finanziaria su intimazione dei mercati.  

Il governo è stato commissariato dai mercati, ha scritto chiaramente Monti. Viene voglia di commentare: meglio tardi che mai!

Dov’è stato, infatti, il prof. Monti durante tutto il tempo in cui Tremonti ha fatto il vigilante innanzi alle banche e Berlusconi  ha cantato canzoni con Apicella, ha raccontato barzellette a tutti e fatto merende con Emilio Fede e Lele Mora? Com’è evidente, sarebbe stato un bene per tutti se il professore avesse formulato con qualche anno o con qualche decennio d’anticipo le sue critiche che, comunque, investono l’insieme delle classi dirigenti italiane, il sistema politico bipolare, i meccanismi della spesa periferica non interamente controllabili, i paradisi e le evasioni fiscali,  le economie criminali ecc.

Così, intanto, è.

Allo stato dei fatti, è da sperare che i podestà forestieri si rendano conto della necessità di unificare l’Europa – da subito e velocemente – e contribuiscano a rendere agli europei e a tutto il mondo meno gravi le turbolenze dei molti, variegati e tutti famelici capitalismi.

La domanda, a questo punto, d’obbligo è: non è una sciocchezza affidare al capitalismo europeo, che non c’è e che non si vede all’orizzonte, l’attenuazione degli effetti delle molte crisi che il capitalismo, a livello globale, sta attraversando? Non è vano e mortificante aspettare salvezza dai nemici?  

In buona misura, è esattamente così. Si tratta di un “meno peggio”, infatti, reso necessario dalla inesistenza di forze alternative che possano imprimere alla storia un corso nuovo e diverso, tempi e ritmi  misurati sui bisogni  di tutti gli uomini.

Il podestà stranieroultima modifica: 2011-08-23T01:55:00+02:00da iskra2010
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