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Nota di Alice
13 agosto 2011
Il cuore di Silvio Berlusconi “gronda sangue”, così ha detto egli stesso dopo la presentazione delle correzioni alla manovra finanziaria imposte dalla Banca Centrale Europea.
L’espressione “grondare sangue” evoca, naturalmente, il Golgota. Su quell’altura, dopo il tremore della terra e l’oscuramento del cielo, un legionario romano punse con la lancia il costato di Cristo per verificarne la morte: ne uscì acqua e sangue, non un lamento.
Nella recente evocazione, Berlusconi, punto dai rilievi della BCE, dice di avere il cuore che “gronda sangue”; ovvero dà di sé una rappresentazione crocifissa, dolorante, pietosa eppure reattiva e indomita.
Berlusconi, infatti, è politicamente morente, non morto. Non ancora, almeno.
Per questa ragione, Trichet ha infilato la lancia in un corpo vivo per produrne la morte, non in un corpo morto per verificarne la vita.
E poi dicono che non c’è complotto!…
A che servono queste sante evocazioni? Servono a tenere buoni i gonzi mentre i furbi, con passo felpato e appesantiti da borse e fagotti, hanno varcato e varcano, in fila, la frontiera svizzera.
“E la Guardia di Finanza che fa?”, chiederete voi.
Investiga… Divisa in cordate, investiga su se stessa.