Ormai una scelta ineludibile…VIA DALLA CGIL

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Ci sentiamo in dovere di segnalare quanto sta avvenendo all’interno della CGIL. 
Significativi segnali di erosione dal sindacato di Di Vittorio, che per colpa di diversi dirigenti di questa sigla, sviluppano lo tzunami dell’abbandono da questa sigla da parte di delegati sui posti di lavoro e che hanno dai 20 ai 30 anni d’iscrizione alla CGIL. Amaramente diciamo che non vi è interesse a sanare questa situazione… anzi!
C’erano tutti i presupposti “dell’epurazione” e lo avevano detto nel http://iskra.myblog.it/2011/08/02/il-mio-ricorso-cgil/
La Redazione
 
Ormai una scelta ineludibile…
Non credo più nella riformabilità di questa CGIL.
Seppur continuo a sentirmi vicino alla FIOM, temo che presto anche questi compagni coraggiosi e coerenti, dovranno fare scelte importanti.
Cosa c’entra la Camusso con l’ostinato segretario FIOM Landini?
E che fine ha fatto quella “CGIL che vogliamo”, che è stata per me e per molti altri l’ultima speranza in campo?
Ancora una volta le scelte di convenienza hanno avuto la meglio ed hanno dimostrato che la battaglia congressuale non è servita a nulla.
Molti dirigenti di questa area hanno trovato una collocazione accettabile e la spinta iniziale si è ridotta per non dire che è svanita.
Sono rimasti sulla graticola, delusi e smarriti, tutti quei delegati e quegli iscritti che hanno creduto nella battaglia congressuale,ma hanno poi dovuto constatare che la coerenza e la continuità nella lotta non sono prerogative tanto diffuse in chi lavora per la CGIL.
Chi teme il ritorno sul posto di lavoro, non può essere un buon dirigente sindacale. Purtroppo la coerenza può costare caro e allora…
Ecco perchè non credo più nella riformabilità della CGIL. Perchè è più conveniente fare lo yesman che dissentire e quindi…
Quando la CGIL diventa il tuo datore di lavoro e sai che bisogna allinearsi per non complicarsi la vita e il futuro lavorativo…
Quando un incarico sindacale ti accompagna sino alla pensione, senza prevedere indispensabili turnazioni, ecco che il migliore di noi si trasforma in un burocrate. E’ inevitabile.
Insomma, la ns esperienza parla chiaro, ma non solo la nostra.
Personalmente,credo di poter dire che le mie aspettative per il futuro non sperano più nella CGIL.
Non c’è pessimismo, ma cruda analisi dei fatti e delle prospettive
Ecco perchè ho fatto una scelta così importante. 
                                                                                                                                                           Danilo
VIA DALLA CGIL*

Dopo tanti anni di militanza sindacale nella CGIL Funzione Pubblica di Milano, ce ne andiamo sbattendo la porta.

PERCHE’ per aver espresso un legittimo dissenso durante la famosa assemblea della Polizia Locale, sull’art.208 CdS del 22 aprile 2010, siamo stati denunciati e sospesi.

Regista dell’operazione, fu il segretario di allora Adriano Sgrò che a differenza nostra, sostenne l’opzione che fu sconfitta nel referendum tra i vigili raccogliendo solo il 3% dei consensi.

PERCHE’ l’organismo dirigente della CGIL PL, di cui facciamo parte, non si ritrova dal 19 ottobre 2009.

Chi decide per i vigili della CGIL?

Unico indiscusso caposaldo rimane la pensionata Anita Baccalini, che ha un mandato 

(a differenza di quanto afferma lo Statuto) per rappresentare la CGIL in ogni occasione.

PERCHE’ la volontà degli iscritti non ha diritto di cittadinanza.

L’ultima assemblea della PL del 25 giugno 2009, da noi pretesa con raccolta firme, decise di sostituire Anita Baccalini con altri colleghi ancora in attività.

Il gruppo dirigente della CGIL FP di Milano si è sempre rifiutato di voler rispettare quella scelta, fatta dagli iscritti a stragrande maggioranza.

PERCHE‘ per lungo tempo, la CGIL non ha reso possibile il lavoro delle RSU, cercando di imporre come coordinatore, quell’Adriano Sgrò inviso alle altre Organizzazioni Sindacali. 

PERCHE’ in CGIL scarseggia la democrazia interna. Ogni dissenso va esorcizzato e punito.

PERCHE‘ in CGIL si parla bene, ma si razzola malissimo.

Vincono gli yesmen e contano sempre meno i delegati sul posto di lavoro.

Trionfa il POLTRONISMO che è il vero cancro da estirpare.

Tutto ciò è per noi inaccettabile.

Con amarezza, ma grande consapevolezza, prendiamo atto che questa CGIL non può più rappresentarci.

TOSARELLI DANILO (RSU,direttivo FP Milano,Comitato Iscritti )    PL zona 2

MANERA GIANFRANCO (RSU,Comitato Iscritti)    PL palazzo Beccaria              

MONTELLA WALTER (Comitato Iscritti)    PL via Catone

PETTENAZZA GIACOMINA (Comitato Iscritti)   PL via Catone

MAGNANI MASSIMO  (Comitato Iscritti)   PL zona 3    

Settembre 2011

* volantino distribuito fuori dai posto di lavoro

Ormai una scelta ineludibile…VIA DALLA CGILultima modifica: 2011-09-16T00:30:00+02:00da iskra2010
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