Fincantieri, spunta un piano bis

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08/10/2011

 

Genova.

A tre giorni dal vertice con il ministro per lo Sviluppo Economico, Paolo Romani, in programma martedì alle 11.30 a Roma, dove sono stati convocati istituzioni locali, Fincantieri e sindacati, il segretario ligure della Fiom Cgil, Bruno Manganaro, ha ribadito che “se martedì non ci sarà una risposta positiva, la città di Genova si deve aspettare manifestazioni molto dure”. 

Al centro dell’incontro, le questioni della cantieristica ligure, ma soprattutto le sorti dello stabilimento genovese, su cui pende da marzo una totale assenza di commesse e il conseguente spettro della chiusura. Nonostante le recenti rotture dei sindacati sull’accordo per i cantieri di Riva e Muggiano, non firmato dalla Fiom, martedì la parola d’ordine sarà una: lavoro per Sestri Ponente e, naturalmente, assicurazioni su finanziamenti per il ribaltamento a mare. 

“Gli operai saranno in sciopero e assemblea dalle 8 del mattino – ha detto oggi Manganaro – e seguiranno in diretta l’incontro con il ministro. Se non ci saranno fumate bianche la loro risposta sarà durissima”.

 

 

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13 ottobre 2011

 

Fincantieri, spunta un piano bis

La grande crisi


Venerdì l’azienda torna in città, annunciato pure l’ad Bono

 

Ancona– Il 24 ottobre l’azienda presenterà ad ogni singolo cantiere del gruppo Fincantieri i rispettivi carichi di lavoro. La riunione è stata indetta dalla direzione generale di Fincantieri a Roma, saranno presenti i segretari territoriali di Fiom, Fim e Uilm e tutti i delegati dell’Rsu. Tradotto significa che Fincantieri annuncerà una sorta di piano industriale bis dopo quello presentato e ritirato nel giugno scorso. Intanto l’amministratore delegato Giuseppe Bono e il suo staff incontrano separatamente i vari rappresentanti sindacali locali con l’obiettivo di far recepire la ricetta: le navi arrivano se accettate gli esuberi e firmate l’accordo. I sindacati rispondono picche e lo stallo resta. Una sorta di gioco delle tre carte che rischia di inasprire i toni.



Bono ha provato a “vendere” le due navi assegnate ad Ancona al cantiere ligure di Sestri (infiammato in questi giorni da proteste, scioperi e manifestazioni forti a causa di un accordo sul ribaltamento a mare, opera da 5 milioni, accordo arrivato solo in extremis ieri pomeriggio), ma prima la Fiom genovese e ieri il presidente della Regione Burlando hanno detto no ad una guerra tra poveri. Ma la vera notizia è che, dopo quasi due anni il governo, ha detto sì ad un tavolo nazionale della cantieristica. L’ultimo vertice, alla presenza dell’allora ministro per lo sviluppo economico Scajola, è datato 18 dicembre 2009. Salvo rinvii dell’ultima ora il grande vertice è stato fissato per il 15 novembre prossimo a Roma.



Le prossime settimane, i prossimi giorni, saranno comunque molto intensi, c’è la sensazione che nel giro di un mese si possa delineare con chiarezza la situazione generale. Domani (ore 12) l’azienda torna ad Ancona per incontrare i rappresentanti dei lavoratori e trovare un accordo sugli esuberi. Una mail in direzione di due giorni fa annunciava la presenza dell’ad Bono, non è detto però che alla luce dei disordini di Sestri il manager calabrese possa declinare l’appuntamento restando in contatto coi suoi emissari.



Una riunione che si preannuncia intensa, sebbene i sindacati abbiamo già chiarito che sulla questione di esuberi non ci sia margine di trattativa, si tratta di una questione che va discussa in ambito nazionale. Sempre domani, ma alle 16, è stato fissato il consiglio comunale aperto dedicato in toto alla crisi Fincantieri. Saranno presenti anche diversi esponenti della Provincia, dalla presidente ad alcuni assessori passando per i capigruppo.



p.cu.

Fincantieri, spunta un piano bisultima modifica: 2011-10-22T13:52:00+02:00da iskra2010
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