San Canzian – Friuli – Rifondazione rifiuta il confronto interno

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Si estende la protesta contro il centro commerciale
…e Rifondazione rifiuta il confronto interno.

Non è mai stata più scomoda la posizione di Rifondazione Comunista a San Canzian come in questi ultimi tempi, schiacciata tra la cittadinanza, l’elettorato, la base del partito contrari allo sviluppo del Centro Commerciale, e la permanenza in maggioranza con il Partito Democratico.

Sebbene molte delle sottoscrizioni alla petizione e adesioni al comitato cittadino contro il Centro Commerciale sono dei nostri compagni, iscritti, simpatizzanti, elettori, Rifondazione non vuole distaccarsi dalla propria linea governista, anche a costo di appoggiare questo scempio (non solo ambientale) che si andrà ad approvare tra poco in consiglio.


Eppure Rifondazione si è presentata alla cittadinanza di tutta la provincia con le seguenti parole: “Perché vogliamo tutelare il territorio, per evitare un’eccessiva e dannosa cementificazione e un’inutile costruzione di faraoniche infrastrutture, per sostenere l’eco-urbanistica e per evitare il consumo di altro territorio, in quanto risorsa esauribile”, eleggendo un proprio autorevole esponente a consigliere provinciale. Dopo pochi mesi dall’elezione, però, decidere di approvare la cementificazione di 9 ettari di terreno per edificare un inutile Centro Commerciale è un tradimento non solo del programma, ma anche degli elettori che hanno voluto sostenere quel programma.


Una cosa va chiarita: questa è la deriva della dirigenza del partito, l’imposizione autoritaria della linea attuale ha sollevato i malumori della base. Di qui un mio tentativo di auto convocazione degli iscritti: la risposta è stata immediata con la mia sospensione dal partito, adducendo fatti estranei allo statuto, sintetizzati dai censori in un’offesa fatta ad un assessore di Rifondazione. Un assessore all’ambiente, neo laureato in scienze ambientali che non è capace di dire una sola parola di dissenso o critica alla cementificazione di 86000 metri quadri di terreno agricolo. 
In definitiva l’attuale gruppo dirigente del PRC di San Canzian mira ad emarginarmi dalla discussione e togliermi ogni agibilità politica a poche settimane dal congresso e da una potenziale assemblea di circolo.

La sospensione serve quindi ad eliminare un oppositore interno che riguardo la politica locale ha espresso la sua netta divergenza, ed impedire che ci sia chi in provincia promuova la mozione congressuale che sostiene l’unità dei comunisti oggi polverizzati in un arcipelago di partiti e movimenti estremamente deboli.


A ben vedere, dunque, la mia principale colpa sarebbe quella di battermi per l’autonomia del PRC dall’abbraccio letale del PD e delle politiche neoliberiste, e farlo con la coerenza del militante comunista che intende rimanere tale.


Quando inizieremo a far politica sulla base dei principi cardine tra cui l’eguaglianza, la giustizia sociale, la democrazia, lasciando in disparte gli interessi personali e l’ambizione di “posti al sole”, forse potremo avvicinarci di più ai bisogni della società civile: così saremo vincenti, sempre e comunque, a prescindere dai risultati elettorali.


Luca Furlan

San Canzian – Friuli – Rifondazione rifiuta il confronto internoultima modifica: 2011-10-25T08:09:00+02:00da iskra2010
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