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Il nuovismo di Matteo Renzi sindaco di Firenze


“…la storia nuova la scrivono i pionieri. E non i reduci”.
Matteo Renzi


Matteo Renzi

“Una generazione può essere giudicata dallo stesso giudizio che essa dà della generazione precedente, un periodo storico dal suo stesso modo diconsiderare il periodo da cui è stato preceduto.
Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladiatorie e smania per la grandezza. 
È il solito rapporto tra il grande uomo e il cameriere.


Fare il deserto per emergere e distinguersi.
Una generazione vitale e forte, che si propone di lavorare e di affermarsi, tende invece a sopravalutare la generazione precedente perché la propria energia le dà la sicurezza che andrà anche più oltre; semplicemente vegetare è già superamento di ciò che è dipinto come morto.


Si rimprovera al passato di non aver compiuto il compito del presente: come sarebbe più comodo se i genitori avessero già fatto il lavoro dei figli.


Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente: chissà cosa avremmo fatto noi se i nostri genitori avessero fatto questo e quest’altro? ma essi non l’hanno fatto e, quindi, noi non
abbiamo fatto nulla di più.


Una soffitta su un pianterreno è meno soffitta di quella sul decimo o trentesimo piano? Una generazione che sa far solo soffitte si lamenta che i predecessori non abbiano già costruito palazzi di dieci o trenta piani. Dite di esser capaci di costruire cattedrali, ma non siete capaci che di costruire soffitte”.

Antonio Gramsci

Il nuovismo di Matteo Renzi sindaco di Firenzeultima modifica: 2011-11-13T09:19:00+01:00da
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