Un Balzac per il degrado politico-economico-giornalistico

 

IMG_3602+logoMOWA.jpgfoto MOWA

di Angelo Ruggeri

MENTRE NAPOLITANO INVITA AD ACCORDARSI PER “UN GOVERNO DI BASTONATORI” TARGATO “EUROPA DEI “RIFORMISTI” E DEI LIBERISTI MISTIFICATORIAMENTE DISTINTI, SUPERFETTAZIONE DI UN SISTEMA DI POTERE “A CASTELLODEL COMPLESSO INDUSTRIALE-MILITARE DEL CAPITALISMO FINANZIARIO E VERA ANTITESI DELLA DEMOCRAZIA E TRIONFO DELLA INCIVILTA’ GIURIDICA DI UNO STATO SENZA STATODOMINATO DA MAASTRICHT E DALLA “COSTITUZIONE ECONOMICA” DEL RE-GOVERNATORE D’EUROPA DELLA “CASA REALE” BCE DI DIRITTO EREDITARIO INTERNO TRA I NUOVI PRINCIPI “GOVERNATORI CENTRALI”… 

Ci vorrebbe un Maupassant o Balzac per descrivere il degrado culturale dell’ambiente affaristico-politico-giornalistico e del PD “new age…”, di una festa dove, agli stessi tavoli, pranzano Romiti, Napolitano, Caltagirone, Ricucci, i “furbetti” del risiko bancario, tutti i principali banchieri e i banchieri dei bond argentini e quelli dei crac Cirio e Parmalat, attori e attrici, registi e romanzieri , e tutto il Gotha del giornalismo e le contesse dei salotti “neri” della Capitale”(che schifo e disgusto). 

 

Una “fotografia” del PD (quando ancora non c’era il partito ma aveva già per segretario Walter Veltroni), ci pare che sia stata anticipata da quella “festa organizzata dai diessini veltroniani, con 360 tavoli (10 coperti l’uno) riempiti dall’establishement economico-finanziario-giornalistico-politico.

Foto simbolo della kermesse un tavolo conRomiti, Veltroni, Miriam Mafai e Giorgio Napolitano.C’erano poiCaltagirone, che appoggiò, per un po’, Ricucci e i “furbetti” nel c.d. risiko bancario e ovviamente tutti i principali banchieri, delle obbligazioni (bond) argentine, dei crac Cirio e Parmalat; attori e attrici, registi e romanzieri, tutto il Gotha del giornalismo e le contesse dei salotti “neri” della Capitale”.

Una immagine, ci pare, più rivelatrice delle “primarie” populistiche e “codiste”(dove tutti i banchieri fecero la fila pur di votare), prive sia di certezza giuridica e di controlli “terzi” (quindi manipolabili – come il referendum sindacale) sia di veri contenuti, ma dotate di “pizzini” del tipo: “vota per lei perché è donna” o “per lui perché è vicino a noi“.

Tale festa è stata ripresa dalle cronache mondane (e riportata da Indipendenza), ma ci vorrebbe un Maupassant (Bel Ami) o un Balzac per descrivere le “Illusioni perdute” di tale “sinistra” e il degrado culturale dell’ambiente affaristico-politico-giornalistico di quella festa.

Una “americanizzazione” della politica (ben più grave e diversa che in America), dove il politico agisce in collegamento con l’agente economico-finanziario e dove contano solo le persone che contano. Una vera “antipolitica“, contro la Costituzione che esige un controllo democratico, politico e sociale, dell’economia, non la commistione affaristico-lobbystica tra centri e persone del potere politico e di quello economico. La Festa era per sostenere, nelle ultime elezioni politiche, il candidato Bettini(chi lo conosce come noi saprà bene che razza di squallido arrivista e strisciante arrampicatore si tratti), uomo di punta di un Veltroni che chi, come noi, l’ha conosciuto, sa che si è “inventato una fantasiosa tradizione kennedyana…”.

Con “un marketing personale” in cui, ad es., “Robert Kennedy diventa una sorta di Berlinguer americano e il Berlinguer veltroniano è sia comunista che anticomunistaIn una linea di continuità che non c’entra con i contenuti politici… del tutto personali e di “gruppo”, con D’Alema, Fassino e “Mussi che è il nostro papà, tanto che lo chiamiamo Babbo” (disse Fassino nell’88)”. Un Veltroni “new age…e di un senso comune con cui si può dire tutto e il contrario di tutto” (Andrea Romano, Compagni di scuola, Mondadori).

Noi, che fummo dirigenti della Fgci nazionale quando lui lo era di quella di Roma, ben ci ricordiamo di Walter Veltroni: altro che dei Kennedy, era “fanatico” di Angela Davis (dirigente nera del P.C. USA) e, soprattutto, di Stokely Carmichael, stratega comunista delle Pantere Nere dotato di grande coscienza e intelligenza strategica, seppe perfettamente e molto bene prevedere “la fine” che avrebbero fatto i Veltroni e simili:

“degli organizzatori politici e sindacali della vecchia sinistra…che dall’internazionalismo scenderanno al discorso politico locale…, con giovani leaders, oggi polemici e vicino alle masse, domani anche loro, disposti a trattare, a intascare, a minimizzare, a ingannare” (Strategia del potere nero, Laterza).

Quella di Stokely Carmichael dimostra essere un’autentica “profezia” per Veltroni che di recente, sul La Repubblica, ha proposto “schemi di finanziamento e di gestione attrattivi per capitali privati in cerca di impieghi poco rischiosi”, aggiungendo di voler “tagliare” il “patrimonio pubblico“. Donde l’accusa di aprire le porte

a sistemi politici dispotici per l’ulteriore insoddisfazione generata dalle politiche che il Pd intende proporre per soddisfare i suoi finanziatori…, continuando a stravolgere il dettato costituzionale… consegnando attività produttive pubbliche alle oligarchie sue finanziatrici, tagliando le tutele lavorative, la sanità, il sistema previdenziale e di l’istruzione” (Claudio Giudice, “Il programma del P.D. lascerà la porta aperta al fascismo”, rivista Movimento Internazionale per i diritti civili – Solidarietà -, 11/9/07). Angelo Ruggeri – Tutto l’establishement intorno al P.D.

Un Balzac per il degrado politico-economico-giornalisticoultima modifica: 2011-11-18T08:30:00+01:00da iskra2010
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