Le sinistre: “La rottura del patto di stabilità conseguenza di scelte sbagliate”

 

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Rifondazione, Pdci e Sinistra unita per San Giuliano criticano  l’amministrazione comunale che è uscita dal patto di stabilità. A loro avviso l’uscita è stata causata da gravi problemi di bilancio causati da scelte sbagliate. . “La rottura del cosiddetto “patto di stabilità” rappresenta una scelta condivisibile e da sempre auspicata da chi come noi ha sempre visto in ciò una gabbia centralista posta in essere per gestire gli enti locali con scelte di stampo liberista e tramite una filosofia aziendalista miope e foriera di guai e forti disagi sociali. Ma la rottura dei parametri, imposti ai Comuni per non veder ridotti i conferimenti dello Stato, può esser determinata o da  scelte politiche positive o da una necessità determinata da politiche amministrative sbagliate.

La fuoriuscita da parte del comune di San Giuliano dal patto di stabilità non può esser assunta, come tenta di fare il Sindaco, come frutto di una libera scelta dell’ Amministrazione Comunale. Nel caso del comune di San Giuliano non occorre avere la memoria lunga per ripercorrere tutte le scelte sbagliate (puntualmente sottolineate dai consiglieri di Sinistra Unita per san Giuliano) per rendersi conto di come l’ aver sforato i parametri non sia frutto di un’autonoma scelta  ma l’ esito di errori ripetuti, di individuazione di priorità sbagliate, di una pervicace volontà di ribadire la autosufficienza di una maggioranza che ha governato non certo con una visione della pubblica amministrazione al sevizio dei cittadini.
Occorrerà qui rammentare come già da qualche anno tutte le risorse destinate allo sviluppo sono state dirottate dal Comune sulla Cerratelli, su un termalismo di élite e le risorse del Comune dragate soprattutto da assunzioni  in odore di clientela e da una politica del personale finalizzata a costruire una macchina amministrativa che somiglia ad una piramide rovesciata: tanti dirigenti e pochi esecutori.
Siamo stati duramente attaccati quando abbiamo rivendicato che GeSte assumesse il ruolo che le compete, trasferendo ad essa tutti i servizi che le potevano essere assegnati, quando ci siamo battuti contro la vendita degli immobili comunali a prezzi stracciati e, recentemente, contro la decisione di vendere le farmacie: non si può pensare di risanare i bilanci vendendo i gioielli di famiglia, figuriamoci quando essi vengono svenduti!
Non possiamo perciò che rilevare come la Amministrazione si sia colpevolmente resa conto solo sotto Natale della voragine che si apriva sotto i suoi piedi: basta pensare che  ai primi di dicembre ci veniva raccontato che tutto era sotto controllo e che la nostra richiesta di rinvio della discussione sul bilancio preventivo del 2012 veniva respinta solo un giorno prima di quello in cui il Sindaco ha annunciato di essersi avveduto del “buco”, chiedendo di procrastinare ogni decisione alla fine di Gennaio!
In questo quadro, per una opposizione come la nostra che si è sempre comportata in modo costruttivo, il futuro bilancio deve esser visto come un banco di prova di un effettivo mutamento di rotta: per questo è necessario in primo luogo un’operazione di trasparenza sulla situazione finanziaria in cui versa il Comune facendo  piena luce sulle responsabilità che hanno portato a questa situazione di criticità e che vengano rivisti investimenti e piani di sviluppo che privilegino i servizi sociali.
A GeSte deve esser restituito il ruolo che le compete mediante un piano industriale di rilancio credibile e concreto che ne faccia l’ unica azienda fornitrice dei servizi al Comune e quindi attraverso finanziamenti straordinari ed una riqualificazione del personale tecnico che la renda attiva tra i comuni dell’area pisana. Così come si dovranno rivedere criticamente – perché tornare indietro si può – scelte esose per costo e fallimentari per ricaduta sociale quali la Fondazione Cerratelli.   Ai consiglieri di maggioranza, e particolarmente a quelli del PD, rivolgiamo un appello perché abbandonino la politica del muro contro muro con l’ opposizione di sinistra e perché comprendano che un atteggiamento monolitico a difesa di scelte sbagliate produce non solo un danno al loro stesso partito ma soprattutto alla comunità sangiulianese.
Se emergerà la volontà politica di  rivedere anche l’insieme di queste impostazioni e “rompere” con le scelte che ci hanno portato fin qui, la situazione che si è creata può rappresentare una
grossa opportunità per un rilancio della politica amministrativa del Comune che recuperi quelle politiche innovative, partecipative, di equità sociale e di tutela ambientale  che in altri periodi hanno visto il nostro apprezzamento”.
 
Gilberto Vento – coordinamento Comunale Rifondazione Comunista Libertario Bacci- segr. sezione  PdCI
Claudio Bolelli e Marco Carioni – consiglieri comunali “Sinistra Unita per San Giuliano”

CRONACHE

SAN GIULIANO TERME

 4/1/2012 – 18:47

Le sinistre: “La rottura del patto di stabilità conseguenza di scelte sbagliate”ultima modifica: 2012-01-06T20:38:00+01:00da iskra2010
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