Grecia l’ex ministro Louka Katseli contraria all’intesa è espulsa dal Pasok

 

Noi comunisti dell’Iskra lo dicevamo da tempo e la ex ministra greca Louka Katseli, nell’articolo-intervista riportato sotto, ci conferma la giustezza della nostra analisi che è datata 1995.

La riflessione è tratta dal mio intervento-introduzione fatto a Milano al convegno Lavori in Corso diventata poi la prefazione al libro degli atti dell’iniziativa.

 

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segue…

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Cosa volevano fare i masso-capitalisti era chiaro bastava fare l’opposto.

Ma tutti, chi più chi meno, hanno concorso al grande disegno del nemico di classe. In quel periodo il bertinottismo imperava e i risultati si vedono…

Ma come diceva un vecchio saggio “Ho distribuito draghi ed ho raccolto pulci”.

Questo accade quando si legge poco e si ascolta ancora meno. Soprattutto se a parlare e a scrivere sono dei proletari.

Ma il nemico di classe lo deve sapere che i proletari sono dei fondisti e vincono alla distanza.

Saluti comunisti

Andrea Montella

  

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22 febbraio 2012

L’intervista

L’ex ministro Louka Katseli, contraria all’intesa, è  stata espulsa dal Pasok



“Alla mercè degli appetiti dei creditori negati anche i diritti costituzionali”



DAL NOSTRO INVIATO


DANIELE MASTROGIACOMO

ATENE – “Votare quel pacchetto di misure è stato un grave errore. A Bruxelles si è  solo consumato l’ultimo atto di una strategia decisa da altri. La Grecia, adesso, si trova con le mani legate. E’ prigioniera dei paesi finanziatori. Ha  perso la sua sovranità. E tutto questo per dei provvedimenti che non hanno una logica né finanziaria né politica”.
Louka Katseli, ex ministro del Lavoro e della Previdenza sociale del governo Papandreu, è una nota economista anche a livello internazionale. Ma è  soprattutto la voce dissidente del Pasok da cui è  stata espulsa, assieme ad altri 20 deputati.

La concessione del nuovo credito consentirà di ridurre il deficit.
“Darà un po’ più di respiro. Soprattutto il contributo dei creditori privati aiuta a superare questa difficilissima fase. Ma non risolve il problema alla radice. La crisi tornerà ad aggredire. In modo ancora più  drammatico”.

Perché?
“Perché le cause non sono state risolte. Si è solo guadagnato tempo. Per la prima volta abbiamo uno Stato che ha eliminato tutti i diritti, anche costituzionali. Ha abdicato alle sue prerogative. Questo per soddisfare gli appetiti dei nostri creditori: Se la Grecia non onorerà i suoi impegni, accumulerà dei ritardi, gli altri Stati potranno rifarsi sulle proprietà pubbliche. Potranno attingere persino all’oro della Banca centrale”.

Esistevano alternative?
“Queste misure non creano sviluppo. Spingono ancora di più verso la recessione. Il debito non riuscirà a ridursi. Le misure, inoltre, aumentano gli squilibri economici, disgregano il tessuto sociale, creano scompiglio nelle scelte politiche”.

La Grecia viene considerata un caso disperato.
“La Grecia è stata usata come cavallo di Troia di un nuovo corso che coinvolgerà tutti i paesi europei. Soprattutto quelli che si trovano in difficoltà. Le conseguenze delle misure adottate nei nostri confronti finiranno per ripercuotersi anche in Italia, in Spagna, in Portogallo, in Irlanda. E’ un serio pericolo, di cui la gente non coglie la dimensione e la  portata. Le misure arriveranno poco alla volta e solo alla fine la  popolazione se ne accorgerà”. 

 

Grecia l’ex ministro Louka Katseli contraria all’intesa è espulsa dal Pasokultima modifica: 2012-02-24T11:00:00+01:00da iskra2010
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