20 anni da Tangentopoli d’imprese private. Lettera a G. Colombo per rilanciare Costituzione elotta alla corruzione

 

IMG_3705+logoMOWA.jpgfoto MOWA

di Angelo Ruggeri

A vent’anni dalla “Tangentopoli” che fece emergere che le “normali” forme corruttive della contrattazione privata tra imprese venivano usate e applicate anche rispetto, e nei rapporti, verso la pubblica amministrazione diventando così “corruzione”.

Quando scrivemmo a Gherardo Colombo per una iniziativa che rilanciasse la Costituzione per continuare la lotta alla corruzione.

Sito Proporzionale integrale:

Dall’abbattimento della proporzionale al rafforzamento dei poteri di vertici di Stato e di Governo

Centro Culturale “IL LAVORATORE”Via Zini 24 Tradate (VA),T.0331/811396 Via Gran S. Bernardo 13,T.3491398, Milano

Dott. Gherardo Colombo

Procura della Repubblica Tribunale di Milano

Corso di Porta Vittoria

Milano

Illustre Dott. Colombo,

nel seguire, in termini culturali, le vicende istituzionali che la Costituzione repubblicana e antifascista ha voluto funzionali alla dinamica dei rapporti politici, economici e sociali, nella prospettiva di uno sviluppo dello Stato di diritto verso l’emancipazione della società dal prepotere dei “soggetti forti” e dei vertici delle istituzioni, abbiamo costantemente individuato il processo di maturazione, prima, e di consolidamento poi, di una coscienza democratica diffusa sia nei cittadini e nei lavoratori, nel quadro dei principi della democrazia organizzata, sia degli esponenti delle istituzioni che, a vario titolo e in forme diverse, concorrono ad interpretare, in sede di elaborazione degli indirizzi legislativi e in sede di controllo della loro corretta applicazione, la sovranità popolare e il primato della legge.

In tale contesto, sentiamo il dovere di attestare l’apprezzamento, non solo civile ma anche culturale, per il rigore, la nettezza e la tempestività con cui Ella e i più vicini collaboratori della Procura della Repubblica di Milano – nonché gli altri Procuratori impegnati responsabilmente nelle varie sedi in cui la magistratura inquirente e giudicante sono state chiamate a garantire l’osservanza del diritto e della democrazia dagli assalti che direttamente o indirettamente sono reiterati da forze sia palesi che occulte – sono intervenuti e intervengono, anche con dichiarazioni, volte a precisare, come il “terzo potere” sia divenuto il luogo istituzionale nel quale prevale l’autonomia e l’indipendenza, come intreccio di valori che, decaduti nelle sedi in cui origina e si elabora l’indirizzo politico, sono tuttora il presidio di una democrazia che rischia lo snaturamento e lo sfaldamento, se non si mantiene il più stretto collegamento tra i Principi Fondamentali e la Prima Parte della Costituzione da un lato, e la Seconda Parte della Costituzione stessa.

Nel momento in cui nella “Commissione bicamerale per le riforme costituzionali”, si punta al rafforzamento dell’esecutivo, con una varietà di proposte tutte ispirate dall’idea che debba prevalere il vertice del potere governativo, ci è gradito esprimere condivisione e solidarietà verso le puntualizzazioni con cui Ella – esprimendo un responsabile, competente e libero pensiero – sottolinea l’esigenza di mantenere operanti quei Principi Costituzionali, che hanno consentito di operare una essenziale riforma democratica dello Stato sul versante del ruolo e dell’organizzazione della magistratura, anche come base di riferimento di una riaffermazione della sovranità popolare, che è presidio di una garanzia di rispetto del diritto e della democrazia da parte di tutti, compresi quegli esponenti della classe imprenditoriale che si curano solo dei propri interessi privati e sono incuranti dei valori della democrazia formale, oltre che di quella sostanziale.

A seguito dell’intervista di domenica sul Corriere della Sera, da noi pienamente condivisa, e delle violente e inaccettabili reprimende annunciate, nell’intento oltre che di solidarizzare, anche di raccogliere i motivi ispiratori dell’intervista, in un quadro di riflessioni teorico-politiche che documentino l’esigenza di rinsaldare la Costituzione del ’48 contestando il ruolo delegittimante della Commissione Bicamerale, abbiamo in animo di indire a Milano, a cura del Centro “Il Lavoratore”, una tavola rotonda con la sua gradita partecipazione, tenuto conto che, per quanto ci riguarda, già dal ’96 abbiamo stigmatizzato i tentativi di modifica della Seconda Parte della Costituzione, con un seminario a Milano, i cui atti sono stati pubblicati nel volume di cui seguirà invio, poi ancora nel ’97, in un convegno congiunto del Centro e della Comunità di Ricerca, presso il Centro S. Fedele di Milano, le cui relazioni sono pubblicate nell’ultimo numero della rivista Fenomenologia e Società, Rosenberg & Sellier, n.3, 1997.

Frattanto, nel comunicarle che abbiamo debitamente informato il direttore del Corriere della Sera e fiduciosi di una rapida interlocuzione, porgiamo i nostri più distinti saluti.

24/2/1998

per il Centro:

il presidente Prof. Salvatore D’Albergo il coordinatore esecutivo Angelo Ruggeri

20 anni da Tangentopoli d’imprese private. Lettera a G. Colombo per rilanciare Costituzione elotta alla corruzioneultima modifica: 2012-03-13T08:08:00+01:00da iskra2010
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