2 Info SIRIA- notizie nascoste dai media

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da Angelo Ruggeri

GUERRAFONDAI

Nella fase dell’imperialismo transnazionaledopo aver scelto la Libia per la guerra di aggressione interimperialistica per l’interposta persona di Gheddafi partecipe di  “secondo livello” dell’imperialismo, guerra preparata e fomentata dalla Francia di Sakozy, anche con Hollande la Francia fomenta e vuole una sua guerra interimperilastica di aggressione questa volta alla Siria per “interposta persona” di Assad. Purtroppo testimoniando, ulteriormente  (e  in tempi così ravvicinati da non lasciare dubbi – per chi ancora ne avesse), che il sistema politico-elettorale del presidenzialismo gollista “colpo di stato permanente” è appunto quelle del “DOPPIO TURNO DEI GAGLIOFFI E GUERRAFONDAI” che si alternano tra loro per  persegure gli stessi obbiettivi di dominio del capitalismo finanziario nell’ambito dei suoi interni conflitti economici, politici e militari, in una fase in cui si è passati DALLA GUERRA COME ESPANSIONE DELLA POLITICA ALLA POLITICA COME ESPANSIONE DELLA GUERRA, VERO VOLANO DEL SISTEMA DI ACCUMULAZIONE CAPITALISTICA, tanto più indispensabile, quindi, nelle fasi di crisi, tanto meglio se serve a preparare altre guerre ed anche un terzo generale conflitto, con cui smerciare i sistemi d’arma accumulati  e a rinnovarli a favore dell’apparato industriale-finanziario-militare di una borghesia imperialista che conoscela più ipocrita delle paci“(Aden Arabia)  e la più ipocrita delle guerre quale quella “umanitaria”: dietro cui, specie nei tempi di crisi, “si organizzano l’industria francese e la guerriglia civile contro gli operai che non  mangiano morti” (Aden Arabia) . E dove (come specifica  lo staff di ISKRA – http://iskra.myblog.it/archive/2012/05/31/bernard-henri-levy-il-guerrafondaio.html), i vari e numerosiBernard Henri-Lévy francesi, europei, italiani, sono la prova incarnata e acclarata del fatto che “la borghesia ingrassa i suoi intellettuali nelle stie perché non siano tentati di amare il mondo” (Aden), a ciò nascondendo loro, fin dalle scuole dell’infanzia in su, l’esistenza dei loro fratelli carnali quali gli operai e i popoli che non mangiano morti, affinchè quando saranno adulti siano veramente agguerriti per il lavoro da curati e curatori degli interessi di  pochi a cui la borghesia li destina. A.R.

http://italian.irib.ir/

 

Siria, l’Onu scopre acqua calda: gruppi terroristi ostacolano la missione di pace  

NEW YORK – Sembra che sia attiva in Siria una terza forza, estranea al governo di Damasco e all’opposizione politica, che non è interessata al dialogo.

L’ha detto Martin Nesirky, portavoce del segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, dopo che quest’ultimo ha dovuto ammettere che la selvaggia efficienza dei massacri terroristici compiuti in Siria lascia pensare che a commetterli sia un’organizzazione di professionisti del terrorismo. “Questa forza complica indubbiamente il compito degli osservatori internazionali”, chiamati a far rispettare il piano di pace di Kofi Annan. Ha ribadito Nesirky. 

 

Siria: espulsi ambasciatori alcuni paesi tra cui anche l’Italia

 

DAMASCO- Il governo della Siria ha dichiarato ‘indesiderati’ alcuni ambasciatori accreditati.

Nella lista si vedono anche il nome del rappresentante dell’Italia insieme a quelli di Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Turchia e Spagna. È quanto si legge in un comunicato diffuso dal ministero degli Esteri a Damasco. ”Non graditi” in Siria, viene precisato, sono anche gli incaricati d’affari di Belgio, Bulgaria, Germania e Canada.

La mossa del Ministero degli Esteri siriano arriva alcuni giorni dopo una simile azione da parte dei paesi occidentali.

Per l’Italia dovrebbe pesare il fatto che viene cacciata dalla Siria insieme agli ambasciatori di Usa, Gb e Francia, odiati seriamente dalla popolazione siriana.

Chissa’ se gli italiani confermano la politica portata avanti dal governo Monti nei confronti della Siria, che finora all’Italia non ha portato altro che il peggioramento delle relazioni con Damasco, tradizionalmente ad un buon livello.

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Siria dà a Onu nomi terroristi stranieri

ANSA) – DAMASCO, 18 MAG – Ci sono anche un francese e un britannico nella lista dei 10 “terroristi stranieri uccisi di recente in Siria” consegnata da Damasco all’Onu. Secondo il quotidiano Al Hayat, il rappresentante siriano all’Onu, Ibrahim Jaafari, ha consegnato alla Segreteria generale delle Nazioni Unite la lista che contiene i nomi dei dieci presunti terroristi: tra egiziani, algerini, tunisini e sauditi, spuntano i nomi di un francese e un britannico, 8 dei quali penetrati illegalmente dalla Turchia. (http://www.ilcittadinomb.it/stories/ansa/289477_siria_d_a_onu_nomi_terroristi_stranieri/)

 

Info 2

Terroristi, NATO, Lega Araba, mafiosi dell’Uck tutti uniti nel dimostrare che il capitalismo è una organizzazione socio-politica internazionale criminale. Quello che sta accadendo in Siria e che è accaduto in Libia, siatene certi, accadrà anche in Europa è solo questione di tempo. 

Lo smembramento continuo di ogni sovranità nazionale serve per imporre il Nuovo Ordine Mondiale composto da centinaia di Stati fantoccio. 

L’internazionalizzazione del capitale ha bisogno di estendere al massimo lo sfruttamento della manodopera di tutto il pianeta, ma anche bisogno di continue guerre, alimentando così il suo ciclo economico ideale: produzione-distruzione, stabilendo nel contempo i nuovi livelli della sua gerarchia interna.

La frase Comunismo o barbarie acquista forza ogni giorno.

Saluti comunisti

Andrea Montella

 

 

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Siria. I miliziani anti-Assad addestrati in basi nel Kosovo

I ribelli addestrati in Kosovo? Mosca chiede alla Nato di “provvedere”. L’ombra di Al Qaida sulla Siria si fa più forte. Gli avversari di Assad continuano dividersi. Saltata la riunione al Cairo insieme alla Lega Araba. (http://www.contropiano.org/it/esteri/item/8846-siria-i-miliziani-anti-assad-addestrati-in-basi-nel-kosovo)

 

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di  Sergio Cararo                        

Mosca ha espresso ieri preoccupazione per le notizie secondo cui i ribelli siriani si addestrerebbero in Kosovo. Il ministero degli esteri russo, citato dalla Tanjug, ha fatto riferimento a notizie di stampa su “contatti fra esponenti dell’opposizione siriana e le autorità della cosidetta Repubblica del Kosovo”. Contatti che includerebbero non solo “scambi di esperienze nell’organizzazione di movimenti separatisti diretti a rovesciare governi in carica, ma anche l’addestramento di ribelli siriani in Kosovo”. Le notizie riferite dal ministero degli esteri di Mosca, paralano di centri di addestramento creati in ex basi dell’Esercito di liberazione del Kosovo (Uck). “Trasformare il Kosovo in una base internazionale per l’addestramento di ribelli di differenti formazioni armate potrebbe rivelarsi un grosso fattore destabilizzante con effetti ben al di là dei Balcani”, ha concluso il ministero russo che ha chiesto per questo alla Forza internazionale della Nato in Kosovo (la Kfor di cui fanno parte anche militari italiani) di adottare “tutte le misure necessarie per prevenire la messa in atto di tali piani”. Accuse fantasiose? Non si direbbe. L’Associated Press rivela che il 26 aprile scorso, al ritorno dagli Stati Uniti, una delegazione di membri dell’opposizione siriana ha fatto tappa a Pristina per tenere colloqui su come impiegare in Siria le conoscenze dell’ Esercito di Liberazione del Kosovo. “Siamo venuti qui per imparare. Il Kosovo ha già compiuto questo cammino e possiede un’esperienza che potrebbe esserci molto utile,” afferma il capo della delegazione siriana Ammar Abdulhamid, “attivista dei diritti” umani nato in Siria. “Soprattutto vorremmo sapere in che modo gruppi armati sparsi si sono infine organizzati nell’UCK.” I leader dell’opposizione siriana hanno promesso di riconoscere subito il Kosovo una volta preso il potere nel paese.

Già nel 2004, il generale statunitense Lewis Mackenzie scriveva sul National Post “Gli albanesi-kosovari ci hanno suonato come uno Stradivari. Noi abbiamo finanziato e indirettamente sostenuto la loro violenta campagna per un Kosovo etnicamente puro e indipendente. Non li abbiamo mai rimproverati per essere stati i perpetratori della violenza nei primi anni ’90 e continuiamo a dipingerli oggi come le vittime designate, a dispetto delle prove del contrario. Quando essi raggiungeranno l’indipendenza con l’aiuto dei proventi delle nostre tasse, combinati con quelli di Bin Laden e di Al-Qaeda, consideriamo allora il messaggio di incoraggiamento che verrà mandato ad altri movimenti d’indipendenza sostenuti dal terrorismo in giro per il mondo”.

E’ stata intanto rinviata a data da destinarsi la riunione delle opposizioni siriane organizzata dalla Lega Araba al Cairo per il 16 e 17 maggio. Lo rende noto un comunicato della stessa Lega Araba, spiegando che la richiesta di rinvio è venuta dal Consiglio Nazionale Siriano e dalla Commissione di Coordinamento Nazionale delle forze per il cambiamento democratico. Giovedì prossimo al Cairo era prevista una riunione di tutte le opposizioni sirianeche però restano divise fra loro. Già ieri, la Commissione per il Coordinamento Nazionale (Ccn), che si dice rappresentante dell’opposizione all’interno del paese, aveva annunciato il boicottaggio della riunione del Cairo, sponsorizzata dalla Lega Araba su richiesta dell’inviato Onu Kofi Annan. I vertici del Consiglio nazionale siriano (Cns, ancora presenti a Roma, avevano detto che anche loro non sarebbero andati al Cairo, perchè “non invitati come Cns ma a titolo individuale”. Il Cns è la piattaforma che riunisce gli avversari di Assad all’estero e che conta tra le sue file i miliziani armati che agiscono all’interno del paese. Dietro le questioni formali si nascondono però nodi politici legati a rivalità interne e personali tra i vari dissidenti all’estero e in patria. Nei giorni scorsi, una commissione mista Ccn e Cns aveva tentato invano di dare vita a una piattaforma congiunta in vista della conferenza del Cairo.

L’Unione Europea ha varato nel frattempo il quindicesimo pacchetto di sanzioni contro la Siria. Da più parti piovono le accuse ai governi europei e statunitense di imporre sanzioni che alla fine colpiscono più il popolo che i vertici del potere siriano, ma l’Alto rappresentante della Ue, Catherine Ashton- così come fece l’allora segretario di stato Usa Madeleine Albright nel caso dell’Iraq, ha affermato il contrario: “Le sanzioni Ue colpiscono il regime siriano, non la popolazione civile. Finchè la repressione durerà, la Ue continuerà a mettere pressione sui responsabili”, ha detto. In Iraq, come noto, i fatti hanno dimostrato il contrario. Con la decisione odierna, salgono a 128 le persone e a 43 le imprese colpite da misure restrittive. I nomi delle nuove tre persone e delle due società colpite saranno pubblicati oggi sulla Gazzetta Ufficiale europea.

2 Info SIRIA- notizie nascoste dai mediaultima modifica: 2012-07-05T08:35:00+02:00da iskra2010
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