LA SOVRANITA’ POPOLARE NEL FORZIERE DELLA BCE

 

IMG_3605e+logoMOWA.jpg foto MOWA

Dalla “sovranità popolare” alla “sovranità dall’alto”, nel centralismo verticista del federalismo dell’Europa del “quarto Reich” (1)

 

di Angelo Ruggeri ( Movim. Nazion. Difesa e Rilancio della Costituzione)

……….. “Questo mentre si mistifica sul superamento dello stato-nazione, quando invece si creano e si rivendicano altri stati-nazione. Mentre l’Europa stessa si configura come un ordinamento strumentale degli stati-nazione, una loro proiezione e luogo di incontro degli esecutivi nazionali di governo, da cui questi dettano “direttive” che dominano sugli stati, al di sopra e contro la sovranità popolare. Direttive fissate quindi da “elites” degli stati nazionali, che si dislocano in sedi sovranazionali, su cui i Parlamento e ancor più le comunità locali, non possono nemmeno interloquire.

L’ordinamento europeo risulta infatti centralisticamente imperniato:

A) su una “Commissione europea” che nessuno ha mai eletto; B) sul potere monocratico (vero “dictator” secondo l’etimologia latina che indicava colui che veniva eletto proprio quando non si poteva farne a meno, cioè solo nei tempi di guerra, solo per 6 mesi e affiancato da un altro) del Presidente della Banca centrale europea, che con un mandato che dura il doppio di quello del presidente degli Usa, non deve né rispondere a qualcuno né essere eletto, bensì viene nominato da boiardi degli stati-nazione, che proprio in questi giorni stanno litigando, tramando e complottando per decidere chi sarà il prescelto.

Il rafforzamento centralistico dello stato-nazione con il federalismo e il super-stato-nazione europeo. E’ comprensibile che questa “Europa dei boiardi” voglia garantirsi rispetto alla “sovranità popolare”. Ecco perché, appena eletto presidente della Bicamerale, il “maggiordomo” D’Alema è volato da Koll e alla Bundesbank, e ci è tornato in questi giorni, per assicurargli che le “riforme” costituzionali si faranno. Con il federalismo appunto, che garantisce i boiardi perchè eleva di potere le “elites” locali anziché le comunità territoriali. Le quali comunità, oltre che con il centralismo nazionale, avranno a che fare con tanti altri e arroganti centralismi regionali e locali. Oltretutto privi di poteri economici e, quindi, dipendenti dalle decisioni assunte : 1) dal governatore della Banca d’Italia, in esecuzione degli “ordini di servizio” che gli verranno trasmessi dal “dictator” della Banca europea; 2) dal governo statale nazionale, in esecuzione delle decisioni assunte nelle sedi extra-nazionali, subalterne ai centri monetari, in cui si proietta il vertice statale nazionale, e che il federalismo rende del tutto inarrivabile e incontrollabili dalle comunità locali.

La “sovranità popolare” trasferita ad una Banca : questo è il conclamato “deficit democratico” dell’Europa, di cui si parla, ovvero la germanizzazione da parte del “quarto Reich”.

 

(1) Da un articolo su La Prealpina del il 6 maggio ‘98 e intitolato LA SOVRANITA’ POPOLARE NEL FORZIERE DELLA BCE

LA SOVRANITA’ POPOLARE NEL FORZIERE DELLA BCEultima modifica: 2012-07-10T08:25:00+02:00da iskra2010
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