SCHEDE, MATERIALI PER IL SEMINARIO DEL COMITATO NO DEBITO 21-22 SETTEMBRE 2012

Postiamo, separatamente, n. 6 schede che sono la base di discussione (tesi del Comitato No Debito) per il seminario in oggetto.

MOWA


SCHEDA N° 1 – UNA PREMESSA

Affrontare la questione del programma del comitato NO DEBITO pone problemi politici e di merito che vanno ben individuati ed ai quali va data una risposta chiara politicamente per un verso e comprensibile a livello di massa per l’altro.

La sinistra

Non possiamo non partire dalla prima questione che è quella della condizione culturale, ancor prima che politica, della sinistra in Italia. Gli ultimi venti anni hanno prodotto una subalternità politica e culturale in ampi settori della sinistra (sia nei partiti che nel senso comune di massa) all’ideologia neoliberista, subalternità che nella vicenda del debito si manifesta in modo chiaro anche in settori al di sopra di ogni “sospetto”.

Il paradosso che si registra è che di fronte al ricatto che viene fatto dalle classi dominanti su pagamento del debito o default, oppure su Europa o regressione sociale la risposta che emerge è s sì di “sinistra” ma dentro l’accettazione del fatto che il debito vada pagato altrimenti…. Certamente andrebbe pagato da chi non ha mai pagato, da chi evade le tasse, da chi sfrutta i lavoratori e le lavoratrici, ma si accetta il fatto che il debito esista e che con esso  dovremo comunque fare i conti.

Su questa trasformazione culturale e politica ha agito anche la contrapposizioni fra berlusconiani e antiberlusconiani, che nel dibattito pubblico italiano ha occultato il fatto che sia centrodestra che centrosinistra siano dentro le logiche del neoliberismo e le politiche di austerity, come l’esperienza del governo Monti dimostra ulteriormente. La subalternità al quadro politico (cioè all’ipotesi di un accordo o di un affidamento al Pd) di settori politici e sindacali ha inoltre costituito un freno pesante al dispiegarsi di una dimensione di massa del conflitto e prima ancora della formazione delle coscienze. Le politiche di austerity, peraltro, si reggono sull’ideologia dell’ineluttabilità dei sacrifici per uscire dalla crisi:sull’idea che  questa società può essere magari migliorata ma non cambiata se non addirittura ci si pone il problema della gestione della crisi 

Questo è un piano della battaglia politica, che riguarda anche i dati obiettivi, che va assolutamente organizzato e rappresentato bene per dare forza e credibilità alla lotta per il rifiuto del debito il quale è il prodotto non degli ultimi eventi finanziari o della cattiveria degli speculatori ma di uno sviluppo che da più di trenta anni porta diritto nella direzione della crisi dei debiti pubblici e privati con tutti gli effetti che ormai si manifestano.  

Il lavoro ed il blocco Sociale

A questo primo punto se ne aggiunge un altro che è quello del rapporto tra la prospettiva del comitato NO DEBITO ed i settori sociali a cui si rivolge. In altre parole si pone la questione del programma che non può essere visto solo come un elenco di punti che hanno solo una valenza identitaria, pur importante, ma una base politica per far crescere la relazione con tutti quei settori sociali che sono, e saranno sempre più, travolti dalla crisi. Questo lavoro di costruzione del programma presenta una notevole difficoltà in quanto deve fare i conti con una società e con delle classi sociali non più omogenee ma che mostrano una complessità che non può essere ignorata oppure rifiutata sulla base di una “purezza” di classe oggi molto difficile da individuare con nettezza. 

La mobilitazione dei ceti medi/piccola borghesia travolta dalla crisi, l’estensione del lavoro a cottimo e falsamente autonomo, pur mostrando tutta la loro matrice sostanzialmente conservatrice, sono questioni che non possono essere ignorate sul piano politico e vanno recuperate dentro un’ottica di egemonia e di blocco sociale che è l’unica che può aspirare ad una ricomposizione unitaria dei conflitti nel mondo del lavoro dipendente e nelle altre articolazioni del sociale. L’insieme di queste questioni ci pone anche il problema del come e di quali strumenti individuare. 

In conclusione il lavoro di individuazione del programma deve avere questi due riferimenti diversi ma inscindibili nella pratica sia di elaborazione che in quella di intervento e organizzazione concreta. In questo senso devono essere lette le schede che intendono costruire questo impianto programmatico.

SCHEDE, MATERIALI PER IL SEMINARIO DEL COMITATO NO DEBITO 21-22 SETTEMBRE 2012ultima modifica: 2012-09-22T12:00:00+02:00da iskra2010
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