Riflessioni sul 2012 e sull’anno appena iniziato

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Con questa prima riflessione del 2013, volevo tirare le fila di quanto accaduto durante l’anno appena concluso e proporre degli spunti propositivi per l’anno che è appena cominciato.
Purtroppo, il 2012 è stato un anno carico di sangue e violenza: solo in Italia (circa) 124 donne sono state uccise per mano di partner, ex partner, amici o conoscenti; in stati lontani dal nostro (ma neanche tanto) donne vengono violentate ogni giorno, considerate “proprietà maschile” e prive di qualsiasi valore personale e/o sociale. Due ragazze indiane, giovanissime, sono morte in seguito a stupri di gruppo: una si è suicidata perché quasi costretta a ritirare la denuncia ed a sposare uno dei suoi aguzzini, l’altra morta per le percosse e il “trattamento” subìto, dopo giorni di lotta per la vita, in ospedale.
Per non parlare delle innumerevoli pubblicità sessiste, maschiliste, degradanti, che ci hanno dipinte come “stupide” e “vuote” o articoli che hanno messo in dubbio “l’allarme femminicidio” partito nel nostro paese per denunciare l’efferatezza, la cattiveria con cui le donne vengono uccise dopo aver subìto per anni violenze da chi era loro vicino; articoli che hanno addirittura parlato di donne che sono “provocanti”, che, dunque, “se la vanno a cercare”, come se qualcuna avesse addirittura chiesto di essere violentata, picchiata o uccisa.
Ancora in troppi hanno provato (e stanno provando) a mettere in discussione una legge (la legge 194) che dà diritto a noi donne di scegliere del NOSTRO corpo e della NOSTRA salute.

Nel 2013 ci auguriamo che le cose siano diverse, che dopo le notizie “di morte” (e non solo) che sono state diffuse durante questo terribile anno appena terminato, le donne (TUTTE) alzino la testa e comincino a dire “NO”; che, anche insieme ai loro compagni, amici, colleghi uomini (parte indispensabile anche loro in questa battaglia), trovino la forza di lottare ancora per cambiare le cose, per non accettare più di essere sottomesse, di essere giudicate.


Perché è il 2013: di caccia alle streghe, di roghi e di dita puntate, finora, ne abbiamo già viste troppe.
Ora è arrivato il momento di puntare i piedi e tenere gli occhi ben aperti.

Posted by  on gen 1, 2013

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Riflessioni sul 2012 e sull’anno appena iniziatoultima modifica: 2013-01-04T09:18:00+01:00da iskra2010
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