Dens dŏlens 83 – “Non vi daremo la nostra anima!”

di MOWA

Ci siamo più volte espressi sugli intenti di questo “Tecnocrate”, e scrupoloso discepolo del capitalismo, sul suo fare i “compitini” per far tornare i conti pubblici sulla pelle dei lavoratori, e sempre a favore della grande borghesia e, nel contempo, sul fatto che sia appoggiato/“contestato” da una sinistra socialdemocratica a cui è rimasto solo il compito di non perdere il consenso del suo bacino elettorale.

Mentre la schizofrenia delle elezioni a modello capitalistico ha fatto perdere la “trebisonda” a tutti gli elettori che si considerano più vittime che protagonisti nel vedere gli schieramenti dei partiti proporre un turbinio di proposte altalenanti…

D’altronde non è, forse, questo uno degli obiettivi della borghesia?

Quello di mettere in condizioni l’elettore di spazientirsi sino al punto di scegliere di non presentarsi alle urne per il caos politico che lo circonda, oppure, sfinito dalle bagarre mediatiche dei candidati, di arrivare e mettere una croce sulla scheda elettorale senza convincimento alcuno purché cessino le vicendevoli accuse.

Non elenchiamo le fesserie proposte da quasi tutti i partiti in lizza altrimenti cadremmo nel trabocchetto di innervosire anche i più pazienti e, quindi, ci limitiamo a domandare come mai nella tornata elettorale si parli poco dei veri motivi che hanno provocato la crisi del nostro (ma non solo) paese… e del fatto che il capitalismo sia in piena fase imperialista; che i vincoli sovranazionali imposti da Maastricht prima e, l’introduzione dell’euro come moneta unica poi, abbiano avuto un effetto rapinoso di ingenti quote di reddito dal lavoro salariato al capitale.

Altro che incidente tecnico per i mancati controlli!

E, non essendo l’Europa gli USA, dove si stampano dollari per coprire il deficit, le ricadute sui paesi della UE sono comprensibili anche ai meno esperti di economia.

Inutile, quindi, mettere gli immobili dello Stato in vendita facendo credere che questo possa sanare il “buco” economico, invece, di dire che con quella vendita si vuol fare un favore agli “amici degli amici” e basta, con un ulteriore aggravio per le casse del bilancio statale che fa, in questo modo, peggiorare i conti pubblici.

Vorremmo ricordare, a tutti, che le entrate di bilancio dello Stato sono date all’83 per cento dalla tassazione del reddito da lavoro dipendente ed il rimanente è dato dai redditi d’impresa e da lavoro autonomo, gli ultimi due, oltretutto, beneficiano di agevolazioni fiscali.

Possiamo quindi dire, senza possibilità di smentita, che il proletariato italiano tiene in piedi l’impianto borghese di questo paese.

Inutile sottolineare che, le misure di defiscalizzazione a favore delle imprese e l’aumento dell’Iva e dell’imposizione indiretta (intesa come entrate allo Stato), in generale, colpisce il consumatore finale come, d’altronde, la decontribuzione scaricata sulla fiscalità generale.

Le “mascalzonate” come l’allungamento dell’età pensionabile e la modifica (ma sarebbe meglio chiamarla “rapina”) del TFR hanno consentito di compensare lo sgravio contributivo ai padroni.

Ci chiediamo perché i partiti, ed in particolar modo quelli che si definiscono di “sinistra”, non dicano che i 6 miliardi che paghiamo ogni anno per i costi della politica (dal parlamentare al consigliere comunale) sono una “cianciafruscola” rispetto ai 23 miliardi e 560 milioni di euro spesi nel 2011 per la Difesa e che, quel primo dato, ha contribuito a rendere forte il messaggio del “Piano di Rinascita Democratica” della P2 (che prevedeva il ridimensionamento della rappresentatività parlamentare), alla cui realizzazione nessuno schieramento politico si è sottratto ed, anzi, di contributi alla probabile riuscita di questo piano ne sono stati creati altri (vedi i grillini o gli IdV con le loro proposte di riduzione dei parlamentari).

Ma la cosa che i partiti (“sinistra” inclusa) non dicono è il vero motivo del deficit, a cui gli stessi ideatori non riusciranno a porre rimedio, e cioè che lo stesso è dovuto all’impossibilità di svalutare l’euro ed al divieto per la Banca d’Italia di comprare titoli del debito pubblico lasciando così che gruppi, che controllano il mercato finanziario internazionale (ad es. Soros), divengano i protagonisti dell’innalzamento o abbassamento dello spread di uno Stato dell’Unione Europea.

E non sarà certamente l’EMS (European Stability Mechanism) ad immettere quella liquidità per evitare la crisi di questo o quel paese senza aumentare la situazione debitoria, di ingiustizia distributiva a carico della fiscalità generale.

Dimostrazione di come si è comportata l’Unione Europea con i lavoratori sono stati i 3500 miliardi di euro regalati alle banche private per ricapitalizzarle dando un impulso in salita al deficit dei paesi membri con aggravio della spesa pubblica.

Queste sono, solo, alcune delle motivazioni che ci portano a sostenere che i partiti della “sinistra”, così composti (che si sono immedesimati nella visione capitalistica del mondo) non ci rappresentano più perché hanno accettato la logica della “legge Truffa” (o “Porcata”) senza opporre la benché minima resistenza a questo progetto borghese ed è perciò che invitiamo tutti i comunisti ed i sinceri democratici a scrivere sulla scheda quanto proposto da Andrea Montella nel suo articolo (1) che termina con il seguente invito:

Quindi come forma di protesta non avendo la forza, ora, per una lotta generale contro queste finte elezioni e questi asserviti partiti, conviene annullare la scheda elettorale scrivendoci una frase con forte contenuto politico come: “riprendiamoci la Costituzione del 1948 e lottiamo contro i masso-capitalisti per far applicare i suoi articoli”.

Il voto nullo, credeteci, può spaventare molto più di quello bianco o dell’astensione perché evidenzia una presa di posizione non inattiva ma determinata facendo quindi più paura al grande capitale.

Alle prossime elezioni contiamo su questa proposta, facciamo in modo che gli astensionisti, disillusi da questo “andazzo”, vadano a votare con l’intento di dare una vera voce al dissenso costruttivo…

Potremmo ri-iniziare a preoccupare i piani della borghesia.

 

note:

(1) http://www.iskrae.eu/?p=1682&preview=true

Dens dŏlens 83 – “Non vi daremo la nostra anima!”ultima modifica: 2013-02-13T02:34:06+01:00da iskra2010
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