Dens dŏlens 131 – Sono queste, forse, minacce?

di MOWA

Il 14 agosto 2014 leggere su “il Fatto Quotidiano”, in prima pagina, nella sezione “la cattiveria” e firmato www.spinoza.it un trafiletto di poche parole (il cui contenuto non trovava altri riscontri in tutto il quotidiano né su altra stampa), una frase che potrebbe essere equivocata e che pareun avvertimento: Dopo l’ex compagno di classe, muore anche il prete amico di Berlusconi. Adesso si teme per D’Alema.” mi richiamava alla mente una delle tante trame degli episodi del famoso 007, di Ian Fleming.

Nei libri/film la segreta organizzazione Spectre colpiva alternativamente uno dei due blocchi del mondo (Est/Ovest) attraverso i propri emissari nel tentativo di far ricadere le colpe prima sugli uni poi sugli altri giostrandosi con codici su codici e terminologie per pochi addetti pur di raggiungere l’obiettivo prefissato.

Che cosa voleva, veramente, intendere con quelle poche parole l’estensore www.spinoza.it?

Le prime parti si sono “capite” perfettamente ed erano riferite sia alla tragica fine fatta dall’ex compagno di classe di Silvio Berlusconi, dai salesiani, Adriano Manesco, professore universitario di 77 anni (tagliato a pezzi da due giovani piacentini e scaricato in un cassonetto dopo averlo messo in un trolley) che alla morte dell’89enne don Gelmini amico di Silvio Berlusconi (come spiegato dettagliatamente a pagina 13 da Emiliano Liuzzi)…

E sempre a pag. 13 l’articolista si riferiva, forse, al decesso in Nicaragua di Francesco Cardella sospettato sia della morte di Mauro Rostagno che di un traffico d’armi dalla Somalia e che per ciò si rifugiò in quel paese?

Ma D’Alema cosa c’entra con tutto ciò?

Costretti a “fantasticare”, più che a supporre, per decifrare la cripto-frase ci si è spinti sino ad immaginare che l’ex Presidente del Consiglio (D’Alema non Berlusconi) abbia da “temere per la propria vita” (così sembra per come è scritto il trafiletto)…

Forse per i suoi trascorsi d’amicizia con parte del mondo cattolico (come, ad esempio, CL)?

Oppure per le sue indiscusse simpatie con parte dei poteri forti?

O, ancora, per le evidenti simpatie atlantiche che hanno portato la NATO a bombardare l’ex Jugoslavia?

O per la scelta di alcuni soggetti bancari invece di altri?

Ipotesi fantastiche? Chissà!

Anche perchè tutto ciò si sa da tempo ed è stato già motivo di litigio tra militanti quando il leader era nel PCI quindi non capiamo perché si debba temere, ora, per lui (D’Alema)… e “per la sua vita”.

Che la borghesia abbia l’abitudine di usare e gettare, subito dopo, ciò che non gli serve più lo si sapeva da mo’ ma che si arrivi, attraverso un quotidiano ( per quanto in modo ironico), a dire e non spiegare (anche se si spera venga fatto nel prossimo futuro) che senso abbia quella frasetta… ci lascia perplessi: siamo convinti che la funzione dei giornali dovrebbe essere quella di informare e far comprendere mentre quella di www.spinoza.it è stata una frase oltremodo equivoca.

Dobbiamo supporre, forse, che l’articolista intendesse dire che D’Alema avesse a che fare con le pratiche sado-maso o molestie sessuali?

Con la droga e/o i soldi scomparsi che venivano dati ai centri di riabilitazione?

Con le armi e/o le vicende somale?

Che fosse intimo amico di Berlusconi e quindi…?

E dunque per tutto ciò, ed “altro” ancora, depositario di verità a noi sconosciute (anche di quando era stato Presidente del Consiglio) tanto da essere diventato, oggi, “scomodo” per qualcuno?

Anche a noi D’Alema non sta simpatico anzi lo reputiamo uno dei responsabili della distruzione del Partito Comunista Italiano (per il danno conseguente che ciò ha arrecato al paese intero) e per questo motivo imperdonabile e non faremmo accordi con lui, ma siamo profondamente convinti che solo tramite la dialettica si possano evidenziare le contraddizioni, non certo con l’ “eliminazione fisica” come traspare dall’articoletto; perché quella prassi è tipica della borghesia e dei suoi derivati culturali non certamente dei comunisti che, storia alla mano, si sono sempre difesi dai soprusi, ricordiamo, infatti, i 23 milioni di morti (23.000.000 tra civili e militari… numero ineguagliabile per la Seconda Guerra Mondiale) dell’URSS contro il nazismo foraggiato dal capitalismo.

Questo giusto per distinguere i piani d’intervento dei comunisti dal resto dei liberali, azionisti, fascisti, nazisti, fabiani, laburisti, massoni, rotariani, lionisti, piduisti e…

… ma, forse, anzi, quasi certamente, ci sbagliamo e siamo noi a non aver capito il sarcasmo dell’articolista.

Dens dŏlens 131 – Sono queste, forse, minacce?ultima modifica: 2014-08-20T01:08:01+02:00da iskra2010
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