Dens dŏlens 160 – EXPO: se queste vi sembran regole…

di MOWA

Rimanendo sulle note della gag di Crozza che assumendo la faccia da “diversamente intelligente” imita Renzi dicendo: “No, signori miei. Basta con i gufi e con la politica del dire. Noi vogliamo quella del fare”, si dovrebbe rispondere: “Renzi c’hai ragione. Basta con la politica del dire si incominci a fare. Ma fare sul serio!

Si potrebbe cominciare, ad esempio, ad allontanare dall’Expo chi è stato indagato perché ha evaso più di un milione di €uro (numero, nientemeno, con 6 zeri) sottraendo, così, all’intero paese, servizi a favore della collettività e risorse economiche che lo avrebbero reso migliore.

Ed, invece…

Il Governo, affetto dalla “sindrome” del pensiero inverso, non guarda in faccia nessuno. E, forse, soffrendo di un particolare strabismo che gli impedisce di guardare verso i poveri li castiga ulteriormente un giorno sì e l’altro… pure.

Infatti, al grido tipico degli shogun: “gli facciamo vedere, una buona volta, di che pasta è fatto ‘sto Governo” contrasta ogni decisione sino a contestare quella della Corte Costituzionale che ha dichiarato, palesemente, illegittima la legge sulle pensioni.

Non appagato dei risultati ottenuti a botta di fiducia in Parlamento, ‘sto Governo, che non arretra di fronte a nessuno e non sapendo bene (forse) da che parte schierarsi… poteri forti inclusi, cosa fa?

In un diabolico mix tra shogun, che minaccia ossessivamente “gli facciamo vedere noi” e la “sindrome” del pensiero inverso, alle ultime elezioni regionali promuove un candidato impresentabile.

E dato che ‘sto Governo non vorrebbe inimicarsi nessuno, sull’onda del “nuovo corso” non voler reprimere “nessuno” ma quando lo fa (come è successo ai diversi poveri malcapitati lavoratori che protestavano nelle piazze per il proprio posto di lavoro sempre più precario e meno stabile), si pente coccodrillescamente scusandosi del qui pro quo.

Infatti, ‘sto Governo che è fatto di nuovi (o quasi) rappresentanti politici è andato ben oltre dimostrando quella “sobrietà istituzionale” (sic! vorremmo sottolineare), che mai avremmo immaginato di vedere; sobrietà istituzionale guastata, purtroppo, dalla compulsione irrefrenabile dovuta dalla “sindrome” del pensiero inverso che tende a spingerlo a mostrare i denti aguzzi ed, anche, i muscoli nei confronti degli sfortunati interlocutori… E, d’altronde, vista la giovane età dei parlamentari può, anche, permetterselo. Poi, se abbiamo sostenuto che ‘sto Governo è oltre…, è oltre in tutto.

La perspicacia e la lungimiranza di ‘sto Governo nell’essere più mordace (come si dice oggi: al passo coi tempi), lascia di stucco chiunque superando, così, i precedenti governanti che promettevano, solo, protesi dentarie agli anziani. Potremmo sostenere, parafrasando la favola di Cappuccetto Rosso, “per mordere meglio!

Quindi, dicevamo, ‘sto Governo, affetto dalla “sindrome” del pensiero inverso, decide di lasciare al suo posto, in spregio a ‘sti zozzonidi gufi”, l’evasore e corre a mettersi gli stivali freschi freschi di lucidatura. E, tanto son lucidi ‘sti stivali, di ‘sto Governo, che hanno abbagliato, persino, il magistrato con il compito di stroncare la criminalità riguardo l’evento internazionale di Expo.

Infatti, al malcapitato magistrato, gliel’hanno fatta proprio sotto il naso.

‘Sto popò di scherzo da pensiero inverso con, addirittura, la presidente dell’Expo 2015 Spa che viene indagata dalla Guardia di Finanza per un ammontare di un milione di €uro in evasione fiscale (“dicono, ma non ci credo” direbbe Crozza, per frode) che, se versata regolarmente, invece, avrebbero dato (con quei soldi frodati) occupazione a tanta bravissima gente.

Infatti, il “nostro Angelino” che capisce le cose al volo (lo si percepisce perché è in una squadra di vincenti e quando uno è in una squadra di vincenti, non può che andare altrimenti..) di concerto con il “diversamente intelligente” crozziano che fa?

Affetto, anch’esso, dalla “sindrome” del pensiero inverso, scruta tra le polverose carte dell’archivio di Questura e Prefettura, se, per caso, nel passato dei potenziali lavoratori dell’Expo vi fosse, magari, qualche contestazione alla politica dei vari governi sull’occupazione, sulla casa, e così via e, una volta trovati gli estremi”, in barba alle libertà di espressione prevista dalla Costituzione, li lascia a casa disoccupati…

Il lavoro per questi contestatori, forse, un domani arriverà.

E, se cambiano parere sui governi, forse, prima.

Chissà?

Oppure, seriamente, per dirla come Carla Filosa: “Sotto le apparenze di questa formula istituzionale, politica e ideologica si nasconde il comando sul lavoro altrui, contenuto nelle leggi come nelle Costituzioni dei vari Stati. Il focus su questo specifico punto […] rinvia alla individuazione del conflitto sociale […], all’antagonismo strutturale degli interessi sociali, da rintracciare anche nelle forme giuridiche e istituzionali. Per quanto concerne il paese in cui viviamo, le riforme istituzionali, e non, sono continui colpi di maglio all’esistenza stessa della conflittualità sociale, eradicando le basi stesse della sua espressione collettiva. La soppressione di questa, anche nella Carta costituzionale, costituisce il prossimo appuntamento governativo all’indomani delle elezioni regionali.

Ma non bisogna farne una colpa al “nostro Angelino” che, ribadiamo capisce le cose al volo (lo si percepisce perché è in una squadra di vincenti…), se il “diversamente intelligente” crozziano non si è spiegato bene quando ha affermato: “No, signori miei. Basta con i gufi e con la politica del dire. Noi vogliamo quella del fare”, forse alludeva (speriamo noi che sia, proprio così) con quel “basta con la politica del dire” al passare dalle parole ai fatti e non togliere le possibilità a chi non è d’accordo.

Signor Crozza, ci metta Lei una buona parola.

Lo spieghi, magari con delle slide, a ‘sto popò di Governissimo, in un suo prossimo show cos’è e com’è nocivo il pensiero inverso.

Dens dŏlens 160 – EXPO: se queste vi sembran regole…ultima modifica: 2015-06-13T01:46:24+02:00da iskra2010
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