Dens dŏlens 187 – I giorni della memoria

Foto:  inaugurazione sede Scientology viale Fulvio Testi – Milano

di MOWA

Come potremmo chiamare quelle popolazioni che, avendo vissuto recentemente tragedie come dittature militari, non vogliono assolutamente dimenticare ed, anzi, hanno istituito giornate specifiche per ricordare affinché ciò che hanno subito resti sempre presente nella memoria collettiva perché non si ripeta?

Coraggiose o lungimiranti?

Noi pensiamo che tramandare alle nuove generazioni quanto successo quando la memoria è ancora fresca e non annacquata dal tempo (tempo che, spesso, in complicità con i revisionisti e i potenti, cancella o ridimensiona le atrocità subite dal popolo) sia una cosa giustissima e, anzi, debba essere fortificata.

Un esempio lo abbiamo in America Latina, ed esattamente in Argentina dove il 30 di ottobre ricorre la giornata che rammenta a tutti, ma in particolare alle nuove generazioni ed al mondo intero, quanto successe sino al 1983 nel paese che fu vittima di una dittatura feroce voluta dall’ingordigia dell’imperialismo (in prevalenza statunitense) per espropriarlo, anche, delle ricchezze del sottosuolo privandolo, per anni, della democrazia.

Un paese che era stato trasformato in un immenso lager dove le opposizioni (in particolare quelle comuniste le più ferme a quel regime), vennero uccise nei modi più atroci o furono fatte scomparire (desaparecidos).

Un paese, l’Argentina, che ha vissuto (anche se con qualche anno di ritardo), le stesse vicende che abbiamo vissuto noi in Italia con il nazi-fascismo. Loro, gli argentini, giustamente ricordano e noi, invece, facciamo di tutto per rimestare nel torbido e creare confusione e caos storico come sta succedendo con la nostra Costituzione e la nostra ricorrenza del 25 aprile 1945, che qualcuno ha molto svilito anche regalando posti onorevoli come per il Famedio del Cimitero Monumentale a coloro che si sono macchiati di quella cultura fascista e che non hanno mai abiurato.

Paradossale, se così si può definire, è che ad aver concesso il Famedio sono proprio quelli che si auto-definiscono “compagni” (ma che, probabilmente, non lo sono mai stati) e che fanno parte di una Giunta di “sinistra” a Milano.

Con una decisione presa all’unanimità, la Commissione che presiede il Famedio (della quale fanno parte tra gli altri il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo e due assessori della giunta Pisapia, Filippo Del Corno e Franco D’Alfonso) ha concesso di iscrivere al Famedio il nome di Franco Servello ex senatore del Movimento sociale italiano.

Lascia basiti che queste figure abbiano usato le sane energie dei compagni e delle compagne per consolidare il principio dell’asservimento ai poteri forti. Tanto si sono dimostrati asserviti che si è autorizzata, persino, la costruzione di una mega struttura del valore di diverse decine di milioni di €uro, in viale Fulvio Testi, ad una organizzazione discutibile come Scientology.

Invece, dovrebbero riflettere tutti quei compagni che hanno visto la destra più oltranzista e xenofoba scagliarsi contro coloro che arrivavano sul suolo italiano da realtà colpite dalle guerre e non dire assolutamente nulla rispetto a questa realtà fatta di ricche personalità che per certi versi è ancor peggiore perché interviene in modo subdolo  tanto da essere condannata e bandita in molti paesi europei per la sua pericolosità (Francia, ecc)…

E’ una coincidenza (ma forse ci sbagliamo) che questa struttura/chiesa di Scientology sia stata creata proprio a Milano durante la reggenza di Pisapia? Ricordiamo che il sindaco, negli anni novanta, si è occupato della difesa di alcuni pastori e militanti di quell’organizzazione.

In un paese dove aumentano i casi (10 milioni) di avvicinamento a fenomeni di esorcismo e dell’occulto forse si dovrebbe chiedere ai propri concittadini di tenere i piedi per terra e ben saldi…

Perché la storia ci insegna che, sia in Argentina che in Europa, i regimi totalitari che hanno portato a dittature e guerre sono partiti avendo l’adesione/collaborazione di movimenti esoterici (e questo ci preoccupa) per la straordinaria riproposizione degli schemi finanziati e supportati dal manovratore capitalista.

Che i compagni aprano in fretta gli occhi prima che costoro glieli chiudano definitivamente.

Che i compagni dicano presto qualcosa sulla validità della memoria negativa vissuta (e da non riproporre) perché pericolosa per il genere umano e per la sua evoluzione.

Dens dŏlens 187 – I giorni della memoriaultima modifica: 2015-11-01T01:50:37+01:00da iskra2010
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