Se anche le Forze dell’Ordine alimentano le fake….

Siamo stati educati a rispettare le leggi (e continueremo a farlo) anche in presenza di squallidi atti perpetrati da organi istituzionali che dovrebbero, invece, dare lezioni di democratica comprensione e civiltà, nello stile di un’onestà intellettuale super partes. Assistiamo, nostro malgrado e impotenti, ad una scorretta produzione di tensione sociale con il mezzo di internet.

Il riferimento, a tutto ciò, è su quanto accaduto, e riportato nel post sotto, dove le Forze dell’Ordine alimentano le fake, creando scompiglio e disorientamento nella collettività.

Onestà e rispetto che sono contraccambiate dai propri concittadini quando sentono parole serie pronunciate dal segretario del sindacato di polizia Silp Cgil, Daniele Tissone “…Noi come sindacato siamo antifascisti perché condanniamo ogni manifestazione di violenza“… ma che, purtroppo, non sono condivise in altre importanti sedi ufficiali.

Una vergognosa e alimentata rappresentazione di vittime inesistenti (messa in gioco sul versante psicologico del sostegno al “predato“), che vanno dal fascista Simone Di Stefano di CasaPound (che non dovrebbe avere per la nostra Costituzione, nata dalla Resistenza al nazi-fascismo, giustificazione alcuna a presentarsi alle elezioni e/o fare comizi), sino alla fake di poliziotti vittime di schegge di legno.

Una dichiarazione gravissima, quest’ultima, che andrebbe sanzionata con il codice penale per aver provocato un ingiustificato allarme sociale e, tra l’altro, commessa, non da uno stupidotto minorenne, ma, dal sito ufficiale della Polizia di Stato che avrebbe, invece, il compito obbligatorio di mitigare e non alimentare l’animosità generale.

Animosità generale che è andata, ultimamente, crescendo  e che contrastano con i dati prodotti nelle dichiarazioni del magistrato, Presidente della II Sezione Penale presso la Corte suprema di cassazione, Piercamillo Davigo, alla trasmissione «La sicurezza non è un optional» su La7 del settembre u.s. sull’ingiustificato terrorismo psicologico.

Fake che non favorisco e non favoriranno la pace ma che entra, invece, in uno strano gioco al massacro dove il buon senso scende in cantina e la violenza sale ai piani più alti; neppiù ne meno, come successe con le frottole raccontate al G8 di Genova o alla scuola Diaz, dove si creò una spaccatura con chi avrebbe dovuto garantire sicurezza invece di azzerarla e che allontanò (facendo buon gioco con provocatori e “cattivi maestri“) le simpatie di intere generazioni di democratici con le Forze dell’Ordine. In quegli episodi di Genova del 2001 erano confermate le proccupazioni di Pier Paolo Pasolini, quando nella poesia dopo i fatti degli scontri di Valle Giulia, del 1° marzo ’68, intravedeva una lontananza di classe tra chi obbedisce e chi, invece, da gli ordini:

“«E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci, con quella stoffa ruvida che puzza di rancio, fureria e popolo. Peggio di tutto, naturalmente, è lo stato psicologico in cui sono ridotti (per una quarantina di mille lire al mese): senza più sorriso, senza più amicizia col mondo, separati, esclusi (in una esclusione che non ha eguali); umiliati dalla perdita della qualità di uomini per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare)»”

Se vi sembra, tutto ciò, poca cosa…

MOWA

 

 

La bufala della bomba coi chiodi e bulloni lanciata dai centri sociali a Torino

La polizia di Stato ha corretto in modo significativo la notizia della bomba carta contenente chiodi e bulloni lanciata da esponenti dei centri sociali durante le manifestazioni di protesta contro il comizio di CasaPound a Torino.

Bomba carta coi chiodi

La bufala della bomba coi chiodi e bulloni lanciata dai centri sociali a Torino

Sul profilo ufficiale di Twitter  la polizia di Stato ha indicato come sia stata una scheggia di legno a colpire la gamba di un operatore. Il legno però, come nota il giornalista Massimo Mazza, non è un materiale compatibile con una bomba carta. Di conseguenza, la tesi della polizia che lega il ferimento di un agente al lancio di ua bomba carta appare quantomeno fragile.

Appare invece una chiara bufala la notizia circolata all’inizio, da ambienti del Viminale, su ordigni contenenti chiodi e bulloni, costruiti appositamente per il ferimento dei poliziotti. «I militanti antifascisti che volevano “stanare” il comizio di Simone Di Stefano, candidato premier di CasaPound, infatti, non si sono limitati a pestare da terra un carabiniere o a bastonare un poliziotto. Ma hanno lanciato contro gli agenti bombe carta piene di chiodi e pezzi di coccio. Ordigni pensati appositamente per aumentarne la pericolosità. E forse anche per uccidere.Non è un caso dunque se un uomo in divisa è rimasto ferito dopo essere stato colpito in pieno dall’esplosione di uno di questi ordigni artigianali: un pezzo di legno schizzato via da un petardo gli si è conficcato nella gamba (guarda qui le foto choc). Si vede il foro provocato dalla scheggia e il sangue uscire copioso dalla coscia sinistra. L’agente è stato operato. “Sono bombe create per mutilare – ci confessa sotto anonimato un tutore dell’ordine – è un atto terroristico in piena regola”», riportava il Giornale.

Se anche le Forze dell’Ordine alimentano le fake….ultima modifica: 2018-03-02T07:53:21+01:00da iskra2010
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