La politica dei piagnistei

Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer

per la ricostruzione del P.C.I.

 

di Domenico Marino

segretario della Sezione di Pisa

Io non penso che il M5s sia peggiore o più pericoloso del Pd di Fi o addirittura della Lega. Visto la loro intercambiabilità rispetto alle politiche in favore del capitalismo e contro i lavoratori e i meno abbienti. Quello che mi fa paura piuttosto è il fideismo dei suoi seguaci, che non sono mai minimamente scalfiti da alcun dubbio; che accettano qualsiasi racconto fantasioso fatto dai suoi leaderini, o peggio dal demiurgo Beppe Grillo.

Nel video sotto c’è un delirio macroscopico di mania di persecuzione.

Di Maio millanta una cospirazione nei confronti del M5s, che sembra essere il centro del mondo con l’universo che gli gira intorno. Narcisismo infantile tipico di una società che vive di immagine e di bugie. Per il resto la loro politica cialtronesca fatta di narrazioni pindariche prima o poi verrà sbugiardarla dai fatti. Per questo sarei curioso di vederli governare, anche se sembra brutto. Ma la democrazia ha delle regole, antidemocratiche paradossalmente come il sistema elettorale maggioritario (che il M5s non ha fatto nulla per superare e ritornare al proporzionale puro); ma ci sono! E se ti candidi alle elezioni le devi accettare con l’idea magari di cambiarle una volta al governo o meglio ancora con battaglie politico-sociali nella società. Ma il Movimento fattosi partito non mi pare abbia tanto lavorato per questo.

Dunque?

Che si fa?

Di Maio sa bene che questa è la sua ultima chance. Poi verrà il tempo di Di Battista, che non si è candidato, con la scusa della famiglia, apposta per potersi presentare da candidato Premier alla prossima tornata. Sembrano bamboccioni ma i loro conti furbeschi li sanno fare… Dopodiché (Di Maio) sarà costretto a lasciare per le regole del Movimento stesso. Quindi se vuole togliersi lo sfizio di diventare primo ministro o si allea con chi ci vuole stare e supera il 50% dei seggi in parlamento o deve sperare che altri non facciano ammucchiate per così ritornare ai seggi elettorali e sperare di prendere da solo più del 50% dei voti, cosa francamente molto difficile, nonostante la volubilità dell’elettorato italiano.

Per inciso il partito comunista pur riscuotendo più di 12 milioni di voti è stato costretto per più di trent’anni all’opposizione, con la DC che si sarebbe alleata anche col diavolo, vedi governo Tambroni o gli anni del pentapartito del CAF (Craxi, Andreotti, Forlani) per impedire al PCI di governare. A questo ostracismo vanno anche aggiunti la strategia della tensione, Gladio, terrorismo di destra e di sinistra messi in piedi contro di lui, in una cospirazione vera quanto documentata con tanto di stragi e morti. Ma il PCI non ha fatto mai vittimismo e anche dall’opposizione ha fatto progredire il paese imponendo nuove leggi e soprattutto una nuova etica.

Questi altri invece gridano alle cospirazioni, aizzano il popolo in rete, ma stranamente non lo portano mai in piazza, mentre è normale, in questa (pseudo)democrazia elettoralistica, che dopo le elezioni chi vince coalizione o partito faccia il governo se ha i numeri. I numeri che bisogna avere sono almeno il 51% dei seggi e nessuno ce li ha. Va da sè che bisogna costruire alleanze.

Legittima da parte dei cinquestelle la volontà di stare da soli ma è LAPALISSIANO che da soli non possano governare. FINE DELLA STORIA. E’ inutile fare piagnistei e gridare impropriamente all’attentato. Sembra di sentire un comico che passava diversi anni fa sul programma Zelig e che gridava sempre al posto di al lupo al lupo: ATTENTATO!

 

La politica dei piagnisteiultima modifica: 2018-03-10T04:23:53+01:00da iskra2010
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