Dens dŏlens 305 – Le contraddizioni in seno al “popolo” forzista…

di MOWA

Che il “popolo” forzista fosse nato con qualche ambiguità non è una novità di questi giorni ma che fosse infarcito di tutto quello che lo scibile negativo umano possa immaginare questo era, sinceramente, impensabile.

In questi giorni, è elemento di discussione l’esaltazione sulla pagina facebook del forzista Giorgio Cavazzoli della massoneria e la giusta riprovazione del suo collega Roberto Benatti riportate nelle cronache dei giornali.(Vedi sotto)

Un partito, si diceva, (nato in modo strano, più come azienda che formazione partitica tradizionale) che ha percorso continuamente strane e tortuose strade a cominciare proprio dal suo capostipite, condannato in via definitiva per alcuni reati (e, sembra, non abbia intenzione di smettere di essere messo sotto osservazione giudiziaria) tanto da “destabilizzare” il quadro istituzionale italiano.

Che il capostipite fosse un massone iscritto alla P2 non è una novità. Novità sarebbe, invece, se qualcuno della magistratura chiedesse conto, per quanto risultato dalla Commissione Anselmi, come costui possa essere stato prima eletto e poi, addirittura, diventato Presidente del Consiglio, tanto da supporre che la Repubblica non sia in grado, vista la forza eversiva dei “fratelli”, di essere più forte ed esprimere una democrazia stabile concessa e pretesa dalla Costituzione.

Qualcuno, come il forzista Giorgio Cavazzoli, non avendo, forse (o opportunisticamente), chiaro il ruolo eversivo della massoneria osa innalzare lodi di perbenismo a cotante strutture, professando anche l’appartenenza al cattolicesimo.

Ecco, allora, chiedere cosa ne pensi il cattolico-massone di Forza Italia, Cavazzoli, del contenuto del libro (mai querelato) dal titolo Voglio essere massone di cui riportiamo, solo, alcune citazioni per poterne capire l’estraneità con una emancipata civitas, nella speranza che non si trinceri dietro l’assurda risposta di circostanza dove “ognuno è libero di pensare quello che vuole” perché sarebbe un viatico anche per i nazisti, fascisti… Saremmo, altresì, curiosi di sapere cosa ne pensino le donne di casa sua.

“Le donne ce l’hanno nel sangue

[…] L’argomento da lui trattato riguardava il ripudio delle donne da parte della Liberamutaroria; ne riporto gli stralci più significativi e toccanti, così come da me annotati:

‘ Fratelli carissimi nei vostri gradi e dignità, la tradizione biblica è stata sempre esaustiva sul valore della donna: infatti, il Serpente non parlò ad Eva a casaccio, ma di proposito l’abbordò, conoscendo non tanto la sua debolezza, quanto piuttosto la sua bramosia a volersi sostituire al Gran Principio Generatore. Fin d’allora apparve chiara in lei questa volontà tinta di demiurgismo, che rappresenta la forma estrema della sua ribellione contro l’autorità degli eventi, del tempo e della materia.

‘Nella velleità generatrice la donna rivela il personalissimo suo punto-limite, un parossismo tale che si esteriorizza e cerca di manifestarsi nella materia. In tal modo ogni eva rappresenta l’elemento introduttore dei miti, servendone la potenza dei simboli e delle immagini, introducendosi in essi. Ma questo punto-limite, dalla donna identificato nella fonte generatrice, non è se non la sua totale immissione nell’immagine ingannatrice simbolica, di cui si fa pazza interprete.

‘Ma noi sappiamo che l’autorità demiurgica che lei si attribuisce in qualità di madre, le rimarrà soltanto la sofferenza di constatare la propria impotenza. Nel corso dei secoli, questo essere ha utilizzato i suoi poteri magici, i quali sono sempre risultati l’espressione d’una volontà tesa a soppiantare l’autorità del Demiurgo.

‘Tutte le influenze emanate dalla donna risultano un pauroso ostacolo alla penetrazione dell’Energia cosmica nella nostra sfera terrestre, favorendone l’immobilismo. E questo noi non lo permetteremo mai. Perché le evoluzioni dell’uomo e della donna procedono in maniera divergente e sono la causa di tanti conflitti umani; la Liberamuratoria non ha bisogno di rivendicazioni egocentriche personali. Perciò, la donna resterà sempre fuori dalla nostra Fratellanza, anche perché veicolo d’impurità…”

“Miei Fratelli, nei nostri Templi i due luminari del Sole e della Luna rappresentano, per noi che abbiamo occhi per intendere e orecchie per vedere, il compendio dell’androginìa, attributo del Dio Ordinatore e Regolatore del Principio etico: quest’è la qualità suprema che Gli conferisce onniscenza ed immortalità. Così noi dobbiamo acquisire l’altro sesso, per raggiungere, trascendendola, la bisessualità.

‘E ciò, sulle orme dei nostri antichi predecessori, martiri Templari, che c’invitano al sacro soffio dei loro sepolcri, al fine di conseguire la sessualità edenica. Per questo, a noi, non necessitano le donne: anzi, che nessuna di esse violi le nostre ‘sinagoghe’.

‘Limitiamo dunque l’azione delle femmine all’area del simbolismo tellurico, escludendole – come da sempre ordinano i nostri Statuti – dal mondo uranico. Del resto, esse (e l’ho già accennato) sono veicolo d’impurità: analizziamone il motivo/cardine.”

Seguono altre preoccupanti citazioni massoniche che fanno venire in mente alcune pratiche accadute nei casi sollevati da “Le Iene” nel corollario dell”omicidio‘ di David Rossi al MPS o quanto successo alle attrici (e non solo!) del caso hollywoodiano:

…in quanto maschi, nella vita quotidiana ci occorre la femmina come strumento di vaghezza e anche di perfezionamento. Ma quando è in quei periodi, dobbiamo star lontani da quella cocomera dal ventre sanguinolento. In qualità di uomo del Tempio, figlio del Demiurgo, osserva le diapositive che verranno proiettate e ascolta il commento che farò a ciascuna di esse: comprenderai come arrotolarti nella spirale del Serpente cosmico, per conseguire la completa evoluzione del tuo Essere, sotto l’impulso del Grande Architetto.”

Passando, poi, al capitolo L’offerta anale

La sala s’abbuiò ed io vidi scorrere sul telo bianco un corteo d’immagini, muto. Muto, perché il Venerabile aveva preferito far apparire dapprima, senza critica, tutti i peccati della terra in orribili maschere, che riassumevano in sé ogni esasperazione, attraverso cui era entrato lo spirito del mondo. Ma una sottile musica, piena di echi compositi e di ritmi preziosamente ripetuti, cerava nella mente una specie di estasi, una morbosità sognante, fine barriera tra fantasmi e realtà.

‘Figli della Vedova, – riprese – in quelle immagini la via dei sensi è descritta coi termini della filosofia mistica e ripecchia la sacralità del corpo e dello spirito conseguita dai nostri predecessori, alla quale noi dobbiamo anelare. Vincendo o morendo.

[…] Nell’evidenza, – proseguì – a noi appare un tagliatore di pietre, brache calate, grembiule di cuoio sollevato, che offre il didietro all’immissio penis d’un monaco templare. Ricorderete certamente questi quattro capi d’accusa, i quali determinarono la condanna al rogo della militia Templi, celebrata e vendicata nei nostri Rituali: 1) la brougerie o sodomia; 2) il comportarsi in Chiesa come donne; 3) la pratica del bacio anale o sul fondo schiena, al momento dell’iniziazione; 4) l’adorazione di un idolo, la cui pelle aveva per una metà la barba al viso e, per l’altra metà, al culo.

[…] La voce del Fr Hans lasciava trapelare uno stato di terribile eccitazione, manco avesse perduto il controllo delle parole.

‘Petingòla! – esclamò – ecco cosa rappresenta questa scultura.’

‘Quale poesia…’ mi venne da commentare.

‘Ti prego, Fr ▲ Mavì, di contenere il tuo disprezzo e la protesta contro il realismo di quest’arte.

[…] Inoltre, il rapporto sodomitico dei Templari affonda le sue radici, non già in una perversione gratuita, ma nell’arte mistica alchemica; in base ad essa, il vero sapiente può compiere la Grande Opera ad imitazione del dio Ordinatore. Le tre fasi dell’Opus al nero, al bianco, al rosso venivano conseguite dai Monaci guerrieri appunto con l’immissione del pene in anus masculorum. Il kysos (cunicolo) posteriore, per la sua conformazione stretta e ad anelli, si presta a fungere da crogiolo, nel quale avvengono le successive mutazioni.

‘Se si considera che dall’orifizio anale c’è l’emissione di feci, degli escrementi, diventa comprensibile il perché i seguaci di Giacomo de Molay sublimavano questo tipo di penetrazione: in alchimia, dalla putrefazione, dal nero più nero del nero, s’innalza qualunque risurrezione, per il compimento delle altre due fasi, bianca e rossa.

‘E così nella completezza del congiungimento sodomitico avviene: circolazione del ‘soffio’, raggiungimento della putrefactio (feci = OPERA AL NERO), emissione dello sperma (OPERA AL BIANCO) e fuoruscita di sangue per la rottura delle fibre striate sotto la luz (OPERA AL ROSSO). I Templari erano soliti congiungersi sempre con giovinetti differenti, per conseguire la sublimazione demiurgico-alchemica: corporizzare lo spirito e spiritualizzare il corpo. Ho detto!”

Arrivando, infine, ad altre stupidaggini come nel capitolo de Il sigillo di discrezione sulla bocca della cagna dove si parla dell’accanimento dei massoni, sin dal XVIII secolo sui “difetti” delle donne denunciando le ineguagliabili virtù possedute dai maschi…

Non c’è che dire, Giorgio Cavazzoli, un bel campionario di persone perbene…

 

Da Giorgio Cavazzoli inno alla massoneria: ‘Attratto da gente perbene’

 

Il leader carpigiano di Forza Italia professa su Facebook il suo sostegno ‘Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo’. L’attacco di Roberto Benatti

Da Giorgio Cavazzoli inno alla massoneria: 'Attratto da gente perbene'

‘Sinceramente e serio A.g.d.g.a.d.u’. Lo storico esponente di Forza Italia di Carpi Giorgio Cavazzoli, professa così su Facebook la sua vicinanza alla massoneria. E’ lo stesso Cavazzoli ad ammettere la volontà di esporsi con la nota formula massonica (“Alla Gloria del Grande Architetto dell’Universo”).

Immediato l’attacco del compagno di partito, recentemente allontanato dai vertici forzisti, Roberto Benatti: ‘Eccolo, ci mancavano solo i simboli massonici esibiti in vetrina. E poi uno si chiede perchè appenna tocco i poteri forti mi sbattono fuori dal partito – afferma Benatti -. Spero veramente sia uno scherzo di Giorgio, dal quale mi aspetto spiegazioni convincenti. In ogni caso prendo le distanze ufficialmente e clamorosamente da queste schifezze’.

La spiegazione

Contattato telefonicamente Cavazzoli spiega e conferma tutto. ‘Ho tanti amici perbene in quel mondo e da due mesi ho messo quella sigla su Facebook – afferma Giorgio Cavazzoli -. E’ un mondo laico di persone perbene che amano l’umanità, dal quale sono attratto e che voglio esaltare. Da cristiano mi ha colpito molto questa scelta di vita che può essere condivisa anche da chi non è inserito in quella realtà. Benatti è una persona negattiva che è costantemente alla ricerca del male dove non c’è’.
E alla domanda secca, ma le dunque è massone? Cavazzoli replica così: ‘No comment’.

Giuseppe Leonelli

15 Maggio 2018

Dens dŏlens 305 – Le contraddizioni in seno al “popolo” forzista…ultima modifica: 2018-05-20T05:51:41+02:00da iskra2010
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