Dens dŏlens 311 – Obiettivo massocapitalistico: caos!

di MOWA

Nel lontano 1996, Andrea Montella scriveva, nell’articolo intitolato Cominform, che i massocapitalisti, attraverso una delle loro più influenti organizzazioni, il Club 1001, avevano preventivato, nei riguardi dell’Europa, come obiettivo del capitale finanziario

… la disgregazione dell’Europa passando attraverso la distruzione delle capacità di coesione che i movimenti di massa di sinistra hanno costruito negli ultimi due secoli. L’Europa ha la più forte società solidaristica che oggi il mondo conosca, mutuata dalle grandi organizzazioni sindacali di massa, dai partiti di sinistra e dal volontariato cristiano e laico.

Obiettivo mai accantonato da una delle parti dei poteri forti in lizza per il dominio e che sta avendo qualche successo con le politiche sostenute dai vari Trump, sia con la politica dei dazi che con quella strumentale dei respingimenti intrapresa, con stop and go, in molti Stati (Francia, Ungheria, Bulgaria, Polonia, Gran Bretagna…) e dai reazionari leghisti alla Salvini .

Due soggetti (Trump e Salvini) che hanno uno strano e accidentale connubio ideologico con organizzazioni massoniche (l’uno, riconoscibile con i vari simbolici richiami corporei ai “fratelli” mentre, l’altro, con il logo dell’organizzazione di provenienza come ben evidenziato nelle foto qui sotto dove si ritrae il Gran Maestro Virgilio Gaito, seduto sullo scranno, della Loggia del Grande Oriente d’Italia, dove campeggia il Sole delle Alpi).

Un tipo di massocapitalismo che ripropone, storicamente, se stesso, sia nei propositi che nelle azioni restrittive nei confronti delle fasce più deboli, pur di non perdere il potere minacciato dalla propria incapacità politico-economica di una visione di futuro senza sfruttati e sfruttatori.

sopra Lager nazisti e sotto

la pratica, contestata dall’ONU, in vigore negli Stati Uniti di separare i figli dai genitori migranti che entrano illegalmente dalla frontiera con il Messico

Non si contano le similitudini comportamentali tra i diversi capi di Stato sul tema delle immigrazioni dove ridicolmente sentiamo un Donald Trump, con origini recentissime tedesche (il nome originario del nonno era Friedrich Drumpf), lanciare slogan anti-stranieri.

Oppure, quel Matteo Salvini, figlio della politica del senatore leghista Gianfranco Miglio che sosteneva

…di essere “la più aggiornata manifestazione del Demonio”; affermazione non peregrina visto che sosteneva che: “il linciaggio è la forma di giustizia nel senso più alto della parola”, che l’Italia è “figlia illegittima di una congiuntura storica particolare: ha mescolato insieme popoli che dovevano restare separati” e che l’Europa sta: “rivivendo le invasioni barbariche” e che quindi è necessario: “mantenere la distinzione tra schiavi e liberi”. Per Miglio la politica era l’inizio di una guerra: “A un certo punto, un uomo politico deve impugnare il fucile” e, a proposito della criminalità mafiosa, affermava che: “Io sono per il mantenimento anche della mafia e della ’Ndrangheta. Il Sud deve darsi uno statuto poggiante sulla personalità del comando. Che cos’è la mafia? Potere personale, spinto fino al delitto. Io non voglio ridurre il Meridione al modello europeo, sarebbe un’assurdità. C’è anche un clientelismo buono che determina crescita economica. Insomma, bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate”.

Personaggi inquietanti che dovrebbero suscitare in noi la più lucida repulsione verso quei messaggi, invece, di rimanerne benevolmente catturati non dimenticando mai che le origini delle immigrazioni sono prevalentemente causate da predazioni di pochi soggetti a danno di molti, e vanno dalla predazione di risorse come le materie prime sino all’intellettualità passando, anche, dalle opere d’arte e dalla cultura.

Altro che microfrazionamenti. Qui necessità, per non subire le angherie delle lobby che hanno sprigionato questo voluto e determinato caos internazionale (sfociato anche in guerre), una volontà collettiva di cooperazione cercando di comprendere che i disguidi non sono causati nelle maglie più basse della popolazione ma dalle ingordigie dei pochi potenti che si sono creati figure o soggetti politici a loro asserviti pur di evitare che gli oppressi aprano gli occhi e li mandino (come dovrebbero) a “lavorare” come tutti.

Lavoro tra eguali, dove il progresso si misura attraverso la distribuzione delle ricchezza che non è appannaggio di poche élite che sono quelle che creano anche l’immigrazione di uomini, donne e bambini.

Dens dŏlens 311 – Obiettivo massocapitalistico: caos!ultima modifica: 2018-06-21T05:50:40+02:00da iskra2010
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